Eurochambres Economic Survey 2015: imprese italiane, fiducia nella ripresa
Eurochambres Economic Survey
L’Eurochambres Economic Survey è un’indagine qualitativa condotta annualmente per analizzare le aspettative delle imprese europee, sulla base di un questionario condiviso tra tutti i paesi aderenti. Per l’edizione 2015, sono state coinvolte 60mila imprese aderenti ai sistemi camerali di: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Grecia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Montenegro, Olanda Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Turchia e Ungheria.
Imprese italiane: mercato, occupazione e investimenti
Per quanto riguarda l'Italia, dall’indagine emerge che:
- il 48% delle imprese crede nella ripresa economica attesa per il 2015,
- il 27,7% ritiene che le cose andranno meglio,
- il 24,4% è più pessimista.
In generale, rispetto al 2014, la fiducia delle imprese italiane è in aumento, con la differenza tra attese di aumento e di diminuzione del giro d’affari pari al 3,3% (nel 2014 era pari a -12,8%). Secondo le aziende italiane sarà il mercato estero a trainare la ripresa, con + 40,9% di saldo tra attese di incremento e di diminuzione delle esportazioni.
Per quanto riguarda il mercato interno, le attese sono inferiori: il 53% del tessuto produttivo italiano ritiene infatti che le vendite in Italia saranno stabili, il 22,1% che esse miglioreranno e il 24,9% che diminuiranno.
Anche sull’occupazione le aziende dell’industria e dei servizi si mostrano estremamente caute: il 66,2% prevede una stabilità del mercato del lavoro nel 2015, il 12,1% una ripresa e il 21,6% una riduzione dell’occupazione.
Secondo l’indagine nel 2015 dovrebbero crescere anche gli investimenti: +7,6% il saldo tra previsioni di un loro aumento e di una loro diminuzione, il 2% in più rispetto al 2014.
Regioni: fiducia a Nord-Ovest e Centro
A livello regionale, in Italia sono soprattutto le imprese del Nord-Ovest e del Centro ad esser più fiduciose, con rispettivamente il +6,6% e +5,2% di saldo tra attese di incremento e di diminuzione degli affari. Le imprese del Nord-Est sono più caute (+2,9%), mentre nel Mezzogiorno prevale un atteggiamento pessimistico (-4,4%).
