Il decreto-legge 63-2013 sugli incentivi per efficienza energetica, ristrutturazioni e arredo
Entra in vigore oggi il decreto-legge n. 63 del 4 giugno 2013 per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia, che contiene anche la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e per gli interventi di efficienza energetica e introduce incentivi anche per le spese di arredo degli immobili ristrutturati.
Il dl 63/2013 dispone una serie di modifiche al decreto legislativo n. 192 del 19 agosto 2005, che dava attuazione alla direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia, relativamente:
- all'attestato di prestazione energetica dell'edificio, che deve essere rilasciato da esperti qualificati e indipendenti e fornire raccomandazioni per la riduzione dei consumi,
- all'attestato di qualificazione energetica, che deve essere predisposto da un professionista abilitato e riportare i fabbisogni di energia primaria di calcolo e la classe di appartenenza dell'edificio o dell'unità immobiliare, in relazione al sistema di certificazione energetica in vigore.
Edifici a energia quasi zero
Il decreto disciplina, inoltre, la metodologia per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e introduce nuove norme in materia di edifici a energia quasi zero. In particolare, a partire dal 31 dicembre 2018, gli edifici di nuova costruzione occupati e di proprietà di pubbliche amministrazioni, compresi quelli scolastici, devono essere a energia quasi zero. Dal 1° gennaio 2021 tale disposizione è estesa a tutti gli edifici di nuova costruzione.
Entro il 31 dicembre 2014, con decreto del ministro dello Sviluppo economico, sarà definito un Piano d'azione destinato ad aumentare il numero di edifici a energia quasi zero, che conterrà anche il quadro degli incentivi per l'efficienza energetica. Tra questi, in particolare per l'edilizia pubblica, giocherà un ruolo anche il fondo di garanzia per lo sviluppo dell'infrastruttura per il teleriscaldamento e il teleraffrescamento, di cui all'articolo 22 del decreto legislativo n. 28/2011.
Entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) metterà a disposizione un contratto-tipo per il miglioramento del rendimento energetico degli immobili, mentre, entro il 30 aprile 2014, il Ministero dello sviluppo economico, predisporrà un elenco delle misure finanziarie atte a favorire la transizione verso gli edifici a energia quasi zero.
Incentivi per l'efficienza energetica
In attesa del Piano, il decreto-legge proroga al 31 dicembre 2013 le detrazioni per gli interventi di efficienza energetica e porta l'entità dell'incentivo dal 55% al 65%.
Sono escluse:
- le spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia,
- le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
L'incentivo si applica, invece, fino al al 30 giugno 2014, sempre nella misura del 65%, alle spese sostenute per interventi relativi a parti comuni di edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio.
La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Incentivi per le ristrutturazioni e l'acquisto di mobili
Inoltre, il dl proroga al 31 dicembre 2013 le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia in scadenza al 30 giugno e riconosce ai contribuenti che fruiscono dell'incentivo una detrazione dall'imposta lorda nella misura del 50% delle ulteriori spese documentate per l'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro.
Risorse finanziarie
Oltre alla proroga degli incentivi, il decreto stabilisce:
- l'incremento di 47,8 milioni di euro per l'anno 2013 e di 121,5 milioni di euro per l'anno 2014 delle risorse del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga,
- l'incremento di 413,1 milioni di euro dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 5 della legge n. 7 del 6 febbraio 2009, "Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008".
Gli oneri derivanti da tali decisioni ammontano a:
- 47,8 milioni di euro per l'anno 2013,
- 271,3 milioni di euro per l'anno 2014,
- 373,5 milioni di euro per l'anno 2015,
- 260,7 milioni di euro per l'anno 2016,
- 257,8 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2017 al 2023,
- 413,1 milioni di euro per l'anno 2024.
Links
Decreto-legge n. 63 del 4 giugno 2013
Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192
Decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28