Dal Piano Olivetti al bonus 18app, cosa prevede il nuovo DL Cultura
Con 149 voti favorevoli e 98 contrari, l'Aula della Camera ha approvato il DL Cultura, un provvedimento contenente tredici articoli recanti una serie di misure urgenti per il settore.
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Con il via libera della Camera al provvedimento, procede l'iter di approvazione del DL Cultura, un provvedimento che introduce una serie di interventi per promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, ma anche volto a valorizzare le biblioteche, la filiera dell’editoria libraria, gli archivi, gli istituti culturali e i settori cinema e spettacolo dal vivo.
Il testo passa ora all'esame del Senato, dove deve essere convertito in legge entro il prossimo 25 febbraio. Tra le misure più rilevanti affidate al decreto legge figurano il Piano Olivetti per la Cultura, un'unità di missione per la cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo allargato, e nuovi dettagli operativi relativi alla Carta della cultura Giovani, alla Carta del merito e al vecchio Bonus cultura 18App.
Piano Olivetti per la Cultura
Ispirato alla figura dell’imprenditore e filantropo Adriano Olivetti, nella strategia del governo il "Piano Olivetti per la Cultura" mira a favorire lo sviluppo della cultura come bene comune accessibile e integrato nella vita delle comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale.
Questa strategia stabilisce le linee guida per promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e delle aree svantaggiate, in particolare quelle caratterizzate da marginalità sociale ed economica, degrado urbano, denatalità e spopolamento.
Durante l’esame alla Camera, sono stati inseriti tra le finalità del Piano ulteriori riferimenti alla cultura del movimento, alla promozione dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo, alla promozione della digitalizzazione del patrimonio librario e dell'alfabetizzazione digitale, della produzione culturale e artistica giovanile, alla diffusione delle biblioteche scolastiche e delle librerie per bambini, oltreché alla necessità di coinvolgere il Terzo settore nelle attività di rigenerazione culturale delle periferie.
Tra gli obiettivi del Piano ci sono anche:
- valorizzare le biblioteche, con il loro patrimonio materiale e digitale, quali strumenti di educazione intellettuale e civica, di socialità e di connessione con il tessuto sociale;
- la promozione della filiera dell'editoria libraria, anche attraverso il sostegno alle librerie caratterizzate da lunga tradizione, da interesse storico-artistico e alle librerie di prossimità;
- tutela e valorizzazione del patrimonio e delle attività degli archivi nonché degli istituti storici e culturali, quali custodi della storia e della memoria della nazione.
Sempre in sede referente, è stata introdotta una disposizione volta ad istituire una posizione dirigenziale di livello generale all’interno dell’ufficio di gabinetto del Ministero della cultura, con funzioni di supporto all’attuazione del Piano.
44 milioni a biblioteche, librerie ed editoria
Il DL Cultura, coerentemente con il Piano Olivetti, reca misure urgenti in materia di editoria, di biblioteche e di librerie, con un intervento complessivo di 44 milioni di euro.
Da questo tesoretto, un fondo con una dotazione di 4 milioni di euro per il 2024 è riservato per finanziare l’apertura di nuove librerie da parte di giovani fino a trentacinque anni di età, con priorità alle aperture in aree interne e svantaggiate o in aree prive di librerie o di biblioteche, e con una specifica destinazione, quanto ad 1 milione dei 4 stanziati, per le librerie collocate in talune tipologie di piccoli Comuni, ove siano l’unico punto vendita di libri nel Comune.
C'è poi un fondo con una dotazione di 24,8 milioni di euro per il 2025 e di 5,2 milioni di euro per l’anno successivo, destinati all’acquisto di libri, anche in formato digitale, da parte delle biblioteche statali aperte al pubblico, degli enti territoriali e degli enti culturali che ricevono contributi pubblici, al fine di sostenere la filiera dell'editoria libraria, anche digitale, nonché le librerie caratterizzate da lunga tradizione e interesse storico-artistico, le librerie di prossimità e quelle di qualità;
Infine, in via sperimentale, nascerà un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2025, finalizzato ad ampliare l’offerta culturale dei quotidiani in formato cartaceo attraverso il potenziamento delle pagine dedicate alla cultura, allo spettacolo e al settore audiovisivo.
'Piano Mattei' per la Cultura
Particolare rilevanza viene data a progetti di cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo allargato, anche attraverso l'istituzione di una unità di missione.
La struttura, di concerto con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, eserciterà funzioni di indirizzo e di coordinamento di progetti e interventi di cooperazione culturale con Stati e Organizzazioni internazionali africane, promuoverà il dialogo tra enti e istituzioni culturali italiani e quelli degli Stati africani e del Mediterraneo allargato e sosterrà la realizzazione di progetti di rigenerazione culturale nelle aree del Mezzogiorno. Inoltre, l'unità di missione coordinerà i programmi di ricerca e alta formazione promossi dal MIC a beneficio di enti e istituzioni dell’Africa e del Mediterraneo allargato e promuoverà forme di partenariato pubblico-privato per il sostegno alla valorizzazione del patrimonio culturale africano.
Presso il Dipartimento del tesoro del MEF verrà istituita una posizione dirigenziale di livello generale avente funzioni di supporto alle attività inerenti alla collaborazione tra l’Italia e gli Stati del Continente africano. L’unità di missione e il dirigente generale sopra citati operreanno in stretto raccordo e coordinamento con la Cabina di regia del Piano Mattei.
Cosa succede al bonus cultura 18app?
Il provvedimento punta a risolvere anche la problematica emersa dall'indagine della Corte dei conti sul "bonus cultura 18app" che, la deliberazione n. 72/2023, aveva evidenziato la necessità di prevedere un termine di scadenza per la richiesta, da parte degli esercenti, del rimborso delle fatture. In effetti – viene specificato nella relazione – la mancanza di un termine perentorio per l’invio delle fatture ha generato la difficoltà di chiusura delle contabilizzazioni delle edizioni ormai da tempo concluse con conseguente giacenza di ingenti somme gestite dalla società Consap S.p.A.
In questo contesto, quindi, il DL Cultura ha introdotto una disposizione per regolamentare l’utilizzo della "Carta della cultura giovani" e della "Carta del merito". Di fatto, i commercianti che accettano la carta devono trasmettere la fattura entro 90 giorni dall’acquisto. In caso contrario, perderanno il diritto al rimborso.
Inoltre, con riferimento al pagamento del credito maturato nell’ambito delle edizioni già concluse riferite all’iniziativa “bonus cultura 18app”, gli stessi soggetti sono tenuti alla trasmissione della fattura entro il termine del 31 marzo 2025.
Le altre misure nel DL Cultura
Nel testo del DL Cultura si stanziano 800 mila euro per la Celebrazione del venticinquesimo anniversario della Convenzione europea sul paesaggio, firmata a Firenze il 20 ottobre 2000.
Il provvedimento assicura anche il finanziamento stabile di quattro Istituti - Giunta storica nazionale, Istituto italiano per la storia antica, Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, Istituto italiano di numismatica - e alla Domus mazziniana. Il contributo riservato a questi soggetti, a decorrere dal 2025, è pari complessivamente a 2 milioni di euro.
Nel corso dell’esame alla Camera in sede referente è stata autorizzata la spesa di 300 mila euro annui a decorrere dal 2025 a favore della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, al fine di favorire la fruizione e la valorizzazione del Memoriale della Shoah di Milano.
Presenti misure per la semplificazione degli interventi sul patrimonio culturale, per il cinema e per il settore audiovisivo, tra i quali l'introduzione di una nuova categoria di opere classificabili come “opere non adatta ai minori di 10 anni”. La proposta di modifica è espressione anche del lavoro della Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche.
Ulteriori interventi consentono di procedere all’attuazione del Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici di diretta collaborazione del ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, previsto dal DCPM 57/2024 e in vigore dal 18 maggio 2024.