Terremoto - Casa Italia, decolla una nuova Unita' di missione

Un nuovo dipartimento presso Palazzo Chigi, che si occuperà di convogliare gli interventi su cinque temi: dissesto, scuole, periferie, antisismica e beni culturali.

presidenza del consiglio

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Il piano Casa Italia, sul quale il Governo ha immediatamente puntato all’indomani del terremoto che ha sconvolto il Centro Italia, comincia a delinearsi. Si parte da un giro di consultazioni di istituzioni, imprese e professionisti, in programma nella giornata di oggi. Sarà il primo atto di un processo che porterà alla costituzione, al massimo nel giro di un anno e mezzo, di una nuova unità di missione, guidata dal rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone.

Il ruolo del project manager

Si parte con un primo giro di tavolo nel quale saranno ascoltati tutti i diversi attori che possono dare suggerimenti in relazione al lavoro da fare. Gli incontri - presieduti e coordinati dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e dal rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone - permetteranno a Palazzo Chigi di mettere in campo un piano di lavoro, dalla durata di almeno un anno.

Questo, il calendario degli incontri in programma:

ore 10.00

  • ANCI
  • UPI
  • Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome

ore 11.00

  • Istituto Nazionale di Urbanistica
  • Consiglio Nazionale degli Architetti
  • Consiglio Nazionale degli Ingegneri
  • Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
  • Consiglio Nazionale dei Geologi
  • Società Geologica Italiana
  • Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • CNR
  • ENEA
  • ISPRA
  • CRUI
  • Conferenza Nazionale dei Presidenti e dei Direttori delle Strutture Universitarie di Scienze e Tecnologie
  • Conferenza Presidi delle Facoltà di Architettura
  • Conferenza Presidi delle Facoltà di Ingegneria
  • Ricerca sul Sistema Energetico (RSE)

ore 12.30

  • CONFINDUSTRIA
  • ANCE
  • CONFAPI
  • CONFEDILIZIA
  • ASSOIMMOBILIARE
  • Alleanza Cooperative Italiane
  • Rete Imprese Italia
  • CGIL
  • CISL
  • UIL
  • UGL

ore 14.00

  • Forum Terzo Settore
  • Legambiente
  • W.W.F.
  • Italia Nostra

Le cinque priorità

L’azione, in questa fase di apertura, sarà circoscritta a cinque temi: la prevenzione sismica, il dissesto idrogeologico, i beni culturali, l’edilizia scolastica e il recupero delle periferie. Su tutti questi ci sono già programmi in corso e fondi a disposizione. E questo permetterà di agire in tempi rapidi, mandando subito Casa Italia a regime.

I fondi a disposizione

Presso il Governo circolano già i primi calcoli. Sul dissesto idrogeologico, tra fondi esistenti e nuovi investimenti, ci sono già sul piatto 4-5 miliardi. Altrettanti sono stati convogliati dall’Esecutivo negli ultimi anni sulle scuole. Sui beni culturali è arrivato un investimento da un miliardo, mentre sulle periferie sono stati stanziati 750 milioni con due diversi bandi. Il totale, quindi, è nell’ordine degli 11-12 miliardi. Ai quali andrà aggiunto altro denaro.

La prevenzione sismica

A parte, poi, bisogna affrontare il discorso della prevenzione antisismica. In questo caso non esistono particolari spese già attivate, dal momento che il bonus fiscale del 65% è rimasto in gran parte inutilizzato. La prossima legge di Stabilità si occuperà di come potenziarlo, rendendolo di più facile utilizzo per i cittadini. Su questo Casa Italia dovrà dare un apporto importante.

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Le proposte di imprese e professionisti

Da imprese e professionisti, comunque, sono destinate ad arrivare diverse proposte per allargare il raggio d’azione. Alcune di queste sono già note. Come quella che arriva dalla Rete delle professioni tecniche di reintrodurre il fascicolo di fabbricato. O quella dell’Ance di lavorare sul fronte degli sconti fiscali, rendendo detraibile al 100% la diagnosi antisismica. E rendendo più semplice l’accesso al bonus, magari riducendo il tempo di recupero del denaro (che attualmente è dieci anni).