Decreto FER-T: al via consultazione MASE sugli incentivi alle rinnovabili termiche

Foto di Chelsea da UnsplashIl Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha avviato oggi, 11 marzo, una consultazione pubblica sullo schema di incentivazione degli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili di grandi dimensioni, attraverso procedure di accesso competitive. C’è tempo fino al 21 aprile per partecipare.

Conto termico 3.0: ecco il testo del decreto in arrivo

La consultazione pubblica del MASE ha l’obiettivo di acquisire osservazioni e proposte degli stakeholder nell’ambito della successiva definizione di un provvedimento normativo che, come stabilito dal D.lgs n. 199/2021, preveda un meccanismo di incentivazione specifico per interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili di grandi dimensioni. Tale schema di decreto, che dovrebbe essere sviluppato dal dicastero nei prossimi mesi, sarà nominato “DM FER-T”. 

“La misura rappresenta un traguardo importante per il settore delle fonti rinnovabili termiche. Il meccanismo competitivo di incentivazione, complementare rispetto al Conto termico, mira all’incremento della produzione degli impianti di grandi dimensioni e al conseguimento degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione al 2030 delineati nel PNIEC”, ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin. 

Rinnovabili: come funziona il sistema di incentivi per interventi di energia termica di grandi dimensioni

Come anticipato, le agevolazioni per interventi di energia termica di grandi dimensioni sono previste dall’articolo 10, comma 1, lettera a) del D.lgs n. 199 dell’8 novembre 2021, il provvedimento (entrato in vigore nel dicembre 2021) con cui il Governo ha recepito la RED II, la direttiva rinnovabili. 

Con questa norma, nell’ambito del pacchetto Fit for 55 che mira ad ottenere una riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030, Bruxelles ha fissato degli obiettivi ben precisi per raggiungere, entro il 2030, almeno 95 gigawatt di potenza installata in tutta l’UE. 

In linea con le disposizioni della direttiva europea e nel rispetto dei target fissati, con il D.lgs n. 199/2021 l’Italia ha previsto diversi tipi di interventi, tra cui il meccanismo di incentivazione alle rinnovabili elettriche per la promozione dell’utilizzo dell’energia termica da rinnovabili

In tale contesto, i piccoli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili sono incentivati tramite il Conto Termico, il primo strumento di incentivazione diretto della produzione di energia termica rinnovabile e, al contempo, il primo meccanismo che permette l’accesso della Pubblica Amministrazione agli interventi di efficientamento energetico degli edifici e degli impianti. 

La misura posta ora in consultazione dal dicastero di Pichetto, invece, riguarda i grandi interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili, per cui il MASE ha per l’appunto previsto un decreto ad hoc

La consultazione MASE sul DM FER-T

Con la consultazione, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica intende raccogliere osservazioni e commenti per l’emanazione del decreto DER-T, disciplinante il meccanismo di incentivazione che incoraggia la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. 

La misura, si legge nel testo della consultazione, dovrà perseguire in via generale tre principali obiettivi

  • l’incremento della produzione di energia rinnovabile termica e conseguente riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, in relazione agli obiettivi vincolanti nazionali ed europei; 
  • la definizione di una misura incentivante bilanciata e determinata, tenendo conto della concorrenza e della sua proporzionalità, che risulti compatibile con la disciplina unionale in materia di Aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia;
  • il riconoscimento di incentivi congrui, a valere sulle componenti tariffarie del gas al pari del Conto Termico, in grado soddisfare gli interessi dei soggetti interessati alla realizzazione degli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili di grandi dimensioni. 

A questi obiettivi, se ne aggiunge un quarto: il perseguimento dell’obiettivo quantitativo nazionale di quota dei consumi finali lordi di energia coperta da fonti rinnovabili nel settore termico, considerando che tale quota nel 2022 è pari al 20,6% (quota calcolata applicando la metodologia fissata dalla Direttiva (UE) 2018/2001-RED II) e che il target per il 2030 assegnato all'Italia dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) inviato alla Commissione Europea nel luglio 2024, è pari al 35,9% (calcolata applicando la metodologia prevista dalla Direttiva (UE) 2023/2413-RED III). 

Per quanto riguarda la platea di soggetti a cui si rivolge il MASE, essa è piuttosto ampia: si tratta di “tutti i soggetti pubblici e privati interessati a presentare progetti futuri, volti potenzialmente a realizzare interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili di grandi dimensioni, nonché a tutti i soggetti in grado di fornire un contributo utile all’introduzione nell’ordinamento normativo nazionale di una disciplina efficace al perseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra nazionali e dell’Unione, e, al contempo, in grado di garantire un congruo incentivo ai soggetti partecipanti alle future procedure competitive”. 

DM FER-T: i temi posti in consultazione dal MASE

Nel dettaglio, i temi posti in consultazione dal Ministero sono quelli che saranno definiti dal decreto FER-T, ovvero:

  • i soggetti che possono accedere al meccanismo incentivante. In base alle anticipazioni presenti nel testo della consultazione, dovrebbero essere ammessi i soggetti pubblici e privati, incluse le imprese di tutte le dimensioni e i soggetti con un’adeguata capacità finanziaria ed economica rispetto all’investimento da sostenere. Tra i beneficiari potranno rientrare anche le ESCO, purché in possesso della certificazione UNI CEI 11352, e le CER;
  • le fonti energetiche rinnovabili (solare, geotermica, bioenergia, energia dell’ambiente) e gli interventi ammissibili (generatori di energia termica dotati di pompe di calore elettriche o a gas, che utilizzano energia aerotermica, geotermica o idrotermica, con potenza termica utile superiore a 2.000 kWt; generatori di calore alimentati da bioenergie, con potenza termica superiore a 2.000 kWt; impianti solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, con superfici del campo solare superiori a 2.500 m2; impianti per l’uso diretto della fonte geotermica con potenza termica utile superiore a 2.000 kWt). Tutti gli impianti dovranno rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm);
  • il funzionamento del meccanismo di incentivazione, che prevede una tariffa premio applicata alla produzione di energia termica rinnovabili degli impianti selezionati tramite le procedure competitive pubbliche tecnologicamente neutre al ribasso e caratterizzate dal criterio “pay as bid”. La selezione avviene sulla base del ribasso percentuale offerto sulla tariffa base e dei criteri di selezione degli interventi. L’incentivo riconosciuto assumerà la forma del contributo in conto esercizio riconosciuto in relazione ai dati rilevati di produzione di energia termica per la durata di dieci anni;
  • i criteri di selezione degli interventi all’esito delle procedure competitive, che include sia criteri di prezzo legati alle aste, sia criteri “non di prezzo” (come ad esempio la resilienza, la sostenibilità sociale e ambientale, la condotta responsabile d’impresa e il possesso delle certificazioni ISO 9001 e ISO 45001). 

Le tempistiche

Per partecipare alla consultazione del MASE per la definizione del DM FER-T, gli stakeholder possono inviare il proprio contributo tramite PEC all’indirizzo dee@pec.mase.gov.it   fino al 21 aprile 2025. Ricevuti i commenti, il Ministero li analizzerà e predisporrà lo schema di decreto FER-T. 

Per approfondire, leggi il testo della consultazione del MASE

Accedi

Accedi con ...

   

...o con il tuo account Warrant Hub