Eolico: Italia quarta per produzione in Europa
Nel 2011, gli stati dell'Unione europea hanno investito complessivamente 12,6 miliardi di euro in impianti eolici, di cui 10,2 miliardi di euro a terra e 2,4 miliardi di euro offshore. Nel contesto comunitario, l'Italia si piazza al quarto posto tra i maggiori produttori. Sono solo alcuni dei dati rilevati dall'Associazione europea energia del vento (Ewea), che ha analizzato l'andamento del mercato eolico in Europa e, più in particolare, negli Stati dell'Ue.
In termini di installazione di nuovi impianti, la Germania registra di gran lunga il mercato più florido, con una nuova capacità di circa 2.100 MW. Seguono poi il Regno Unito con 1.300 MW (di cui 752 MW in mare aperto), la Spagna con 1.050 MW, l'Italia con 950 MW, la Francia con 830 MW e la Svezia con 763 MW. Tra i mercati emergenti, spiccano la Romania, con una capacità di 520 MW, e la Polonia con 436 MW.
In totale, gli impianti eolici istallati nell'Europa a 27 nel corso del 2011 producono una capacità di 9.616 MW, su un totale europeo di 10.281 MW. In ambito comunitario, il mercato a terra, pari a 8,750 MW, è rimasto stabile rispetto al 2010, mentre quello offshore, pari a 866 MW, ha subito una flessione dell'1,9%.
Nel complesso, riporta il documento, il 2011 si presenta come un anno record per l'Europa, con una nuova capacità di energia elettrica pari a 45 GW, il 3,9% in più rispetto al 2010.
Sul totale del 2011, le tecnologie che ricoprono un peso maggiore in ambito energetico sono, in ordine di importanza, il solare, che rappresenta il 46,7% della capacità totale registrata lo scorso anno, il gas (21,6%) e, per l'appunto, l'eolico (21,4%). Dati di gran lunga superiori a quelli riportati per le altre tecnologie, come il carbone (4,8%), l'olio combustibile (1,6%), l'idroelettrico (1,3%), e poi il nucleare, le biomasse, il geotermico – queste ultime, tutte con una percentuale inferiore all'1%.