Ddl Montagna: primo ok in CdM agli incentivi per imprese, giovani e Comuni
Bonus per gli operatori sanitari, credito d’imposta per gli investimenti degli imprenditori agricoli e agevolazioni per l'acquisto e la ristrutturazione delle abitazioni in montagna. Sono alcune delle misure contenute nel disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri.
Come funziona il Fondo per lo sviluppo delle montagne?
Obiettivo del Ddl Montagna, il 23 ottobre sul tavolo del Consiglio dei Ministri il 23 ottobre, è tutelare l’ambiente, le risorse naturali, il paesaggio e la salute e salvaguardare le peculiarità territoriali, storiche, culturali e linguistiche delle zone montane.
Per l'implementazione del provvedimento, che dovrà essere approvato in via definitiva dal CdM e passare poi alle Camere, è prevista l'adozione di 15 decreti attuativi, tra cui il decreto per la classificazione dei Comuni montani.
"Prevediamo di stanziare circa 100 milioni all'anno, che andranno ad aggiungersi agli oltre 100 milioni del Fondo per lo sviluppo delle montagne (FOSMIT) per iniziative degli enti territoriali, poiché le zone montane hanno un'importanza strategica anche in ottica di interesse nazionale. Il testo ora è atteso in Conferenza Unificata, dopodiché tornerà in CdM per la definitiva approvazione e successivamente verrà trasmesso alle Camere”, ha dichiarato il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli.
Cosa prevede il Ddl Montagna?
Sul fronte dei servizi pubblici, il disegno di legge affronta diverse tematiche:
- sanità di montagna, con la previsione di modalità per valorizzare l’attività prestata dagli esercenti le professioni sanitarie, ai fini della partecipazione alle procedure concorsuali presso le aziende del Servizio sanitario nazionale e per l’assunzione di incarichi nell’ambito delle aziende e degli enti medesimi. La norma prevede inoltre crediti d’imposta per coloro che, per fini di servizio, acquistano un immobile a uso abitativo, con l'accensione di un finanziamento ipotecario o fondiario per il trasferimento nei Comuni del personale;
- scuole di montagna, con deroghe ai punteggi ordinariamente attribuiti in favore di chi svolge il proprio servizio in tali scuole, deroghe in materia di dimensionamento delle classi e crediti d’imposta per locazioni e acquisti di immobili da parte dei docenti;
- servizi di comunicazione, con la previsione di contratti di programma relativi alle concessioni della rete stradale e ferroviaria nazionali nei quali saranno inseriti interventi sulle infrastrutture di competenza atti a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali. Si afferma inoltre che la copertura dell’accesso ad internet in banda ultralarga rappresenta una priorità per lo sviluppo socioeconomico dei territori montani, con specifico riguardo ai Comuni a maggiore rischio di spopolamento.
Previste agevolazioni per la residenza e il domicilio stabile in montagna, come la deducibilità degli interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto di proprietà immobiliare derivante da ristrutturazione edilizia di edificio preesistente da adibire ad abitazione principale e domicilio stabile.
In tema di tutela del territorio, si introducono misure di valorizzazione dei pascoli e dei boschi montani, demandate ad apposite linee guida. Le zone montane vengono riconosciute come zone floro-faunistiche a sé, caratterizzate dalla consistente presenza della tipica flora e fauna montana.
Si introducono norme in materia di bacini idrici previsti ai fini dell’attività agricola, della lotta agli incendi e dell’attività turistica, incluso l’innevamento artificiale, per prevenire e fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e la crisi idrica nei territori montani.
In arrivo anche un credito d’imposta agli investimenti e alle attività diversificate degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, che investono nel miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione benefiche per l’ambiente e il clima, misure fiscali di favore per le imprese montane fondate da giovani (flat tax del 15% per ricavi fino a 100mila euro) e un credito d’imposta per le imprese che promuovono il lavoro agile nei Comuni montani quale modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa.
Le professioni di guida alpina, aspirante guida alpina, accompagnatore di media montagna, guida vulcanologica e maestro di sci, infine, vengono ricnosciute quali presidi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane.
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