Commissione europea: 18 miliardi per lo sviluppo della banda larga

Joaquín Almunia - Credit © European Union, 2011Garantire l'accesso ad internet ad alta e altissima velocità a tutti i cittadini europei, compresi quelli residenti nelle zone rurali o remote, ma anche sostenere la ripresa economica e la competitività dell'Europa nel lungo termine. Con questi obiettivi la Commissione europea ha approvato l'impiego di 18 miliardi di euro di fondi pubblici per la concessione di aiuti di Stato diretti allo sviluppo di reti a banda larga nel 2010.

L'azione della Commissione, in linea con la strategia Europa 2020 e con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea, riflette quanto già affermato con gli orientamenti sugli aiuti di Stato al settore approvati nel settembre 2009 (Broadband Guidelines).

L'idea, come spiegato dal vicepresidente della Commissione responsabile per la concorrenza Joaquín Almunia, è che "investimenti intelligenti nelle infrastrutture a banda larga ad alta velocità sono fondamentali per creare posti di lavoro, aumentare le prestazioni economiche e sbloccare il potenziale competitivo dell'UE nel lungo termine".

Naturalmente l'impegno della Commissione deve integrarsi con interventi attuati a livello nazionale per ridurre il digital divide e a questo proposito la programmazione dei Fondi strutturali dell'UE per il periodo 2007-2013 ha destinato 2,3 miliardi di euro ad investimenti nelle infrastrutture per la banda larga e 12,9 miliardi per i servizi societari di informazione.

Bisogna considerare inoltre che 360 milioni di euro sono stati destinati al finanziamento della banda larga nell'ambito del Fondo per lo sviluppo rurale, mentre la BEI ha promosso investimenti per 2,3 miliardi nel solo 2009, per un totale di 12 miliardi di euro a partire dal 2000.

La Commissione ha sottolineato, tuttavia, come allo sforzo pubblico debbano affiancarsi significativi investimenti da parte privata, per portare la banda larga anche in aree remote, nelle quali normalmente le società tendono a non operare, e garantire così ai cittadini l'opportunità di sfruttare i servizi internet per le attività lavorative quanto per una migliore qualità della vita.