Interreg Italia-Svizzera 2021-2027: in arrivo il primo bando
Si scaldano i motori del programma Interreg Italia-Svizzera 2021-2027. Il Comitato di sorveglianza dell'iniziativa ha stabilito i criteri per il primo avviso di finanziamento relativo ai progetti di dimensioni ordinarie. Ecco le prime anticipazioni sulla call che verrà pubblicata entro la fine dell'anno.
Interreg 2021-2027: a quali programmi partecipa l'Italia?
Il programma Interreg Italia-Svizzera 2021-2027 - adottato dalla Commissione europea il 5 dicembre 2022 - contribuisce agli obiettivi della Strategia Europa 2020 e della Nuova Politica regionale svizzera (NPR), affrontando i bisogni comuni ai due versanti della frontiera e proponendosi di generare un significativo cambiamento nell’area di cooperazione, tanto in termini di crescita della competitività quanto di rafforzamento della coesione economica e sociale.
Il primo passo verso l'operatività effettiva del programma si è compiuto con la definizione dei criteri di selezione dei progetti, dei contenuti del primo avviso di finanziamento e di un calendario programmatico degli incontri, approvati dal Comitato di Sorveglianza lo scorso 16 novembre.
Ecco una guida al programma e una panoramica sulle call in arrivo che sono di interesse per alcune regioni del Nord Italia e che intendono rafforzare la cooperazione tra partner italiani e svizzeri attraverso il finanziamento di progetti incentrati su diversi tematiche, dalla digitalizzazione all'economia circolare.
Cosa finanzia il programma Interreg Italia-Svizzera 2021-2027?
Il programma può contare su uno stanziamento complessivo di circa 144 milioni di euro, di cui 82 milioni euro a valere sul Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), 20,5 milioni euro di cofinanziamento nazionale italiano e oltre 40 milioni di euro di contributo elvetico.
I fondi sono ripartiti su 5 priorità:
- favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico nelle aree di confine;
- tutelare l’ambiente e il patrimonio naturale delle aree alpine e prealpine;
- migliorare la mobilità nei territori di confine;
- promuovere l’inclusione sociale e il turismo nei territori del programma;
- migliorare l'efficienza dell'amministrazione pubblica attraverso la cooperazione con l'intento di eliminare gli ostacoli di tipo giuridico e di altro tipo nelle regioni frontaliere.
Gli obiettivi che saranno affrontati per rafforzare i processi di cooperazione sono:
- favorire la ricerca applicata, l’innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate;
- contribuire al miglioramento delle capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione dei rischi di catastrofe e maggiore resilienza;
- promuovere una riduzione dell’inquinamento e la protezione della natura e della biodiversità;
- realizzare una maggiore integrazione delle reti di trasporto e favorire la mobilità intermodale e sostenibile;
- consentire la parità di accesso all’assistenza sanitaria e il passaggio dall’assistenza istituzionale a quella su base familiare e sul territorio;
- partecipare al rafforzamento di cultura e turismo sostenibile;
- migliorare la governance transfrontaliera.
- favorire la competitività delle imprese attraverso lo sviluppo dell’imprenditorialità e il finanziamento della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico, per la creazione di nuovi prodotti e l’ottimizzazione dei processi produttivi anche in chiave di maggiore sostenibilità;
- favorire l’integrazione delle catene del valore e la creazione di possibili clusters transfrontalieri di imprese per incrementare i livelli di innovazione e l’efficienza del sistema produttivo;
- favorire la digitalizzazione delle imprese attraverso il supporto alla creazione di nuove soluzioni, servizi e capacità.
Le principali novità del Programma sono rappresentate dalla volontà di ascolto delle esigenze specifiche dei territori e dal maggiore coinvolgimento della società civile, anche attraverso il finanziamento di piccoli progetti e di progetti a dimensione finanziaria ridotta, oltre alle misure di semplificazione degli adempimenti in capo ai beneficiari e alle amministrazioni.
Saranno trasversali a tutto il programma i temi della digitalizzazione e dell’economia circolare e si prevede la partecipazione attiva dei giovani.
Al Programma partecipano i cantoni Vallese, Ticino e Grigioni, le regioni Lombardia (Como, Sondrio, Lecco e Varese), Piemonte (Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli) e Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Consulta la scheda di sintesi del programma
Italia-Svizzera: il primo bando Interreg entro la fine del 2023
Durante un infoday, tenutosi a novembre dello scorso anno, sono stati illustrati i primi dettagli a proposito dei bandi Interreg Italia-Svizzera della nuova programmazione. Nel dettaglio, questi avvisi finanzieranno diverse tipologie di progetti:
- progetti di volume finanziario modesto: contributo compreso tra 62.500 euro e 125.00 euro per i partner italiani, con durata massima compresa tra 12 e 18 mesi;
- progetti ordinari: contributo compreso tra 750mila euro e 1,5 milioni di euro per i partner italiani;
- piccoli progetti: contributo pari a 100mila euro per i partner italiani, con durata massima compresa tra 12 e 18 mesi.
Successivamente - grazie alla collaborazione delle Regioni Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, la Provincia Autonoma di Bolzano e i Cantoni Ticino, Grigioni e Vallesesono - sono stati definiti e approvati dal Comitato di Sorveglianza lo scorso 16 novembre i criteri di selezione dei progetti e dei contenuti del primo avviso di finanziamento.
In particolare, l'assessore di Regione Lombardia a Enti Locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori, ha fornito maggiori dettagli in merito alle tempistiche delle nuove call: "entro la fine dell’anno sarà pubblicato il primo avviso di finanziamento per progetti di dimensioni 'ordinarie'. A questo seguirà, entro l’estate 2024, un ulteriore avviso di finanziamento per progetti di ridotta dimensione finanziaria".
Secondo le anticipazioni, il primo bando prevederà finestre di presentazione delle proposte progettuali per le annualità 2024, 2025 e 2026, "offrendo così - ha spiegato l’assessore - un orizzonte temporale adeguato alle proposte progettuali a oggi non ancora mature".
"Inoltre, per favorire l’incontro tra potenziali interlocutori dai due lati della frontiera, con l’auspicio che questo porti allo sviluppo di idee progettuali in grado di cogliere le opportunità e affrontare le sfide proprie dell’area transfrontaliera tra Italia e Svizzera, le amministrazioni hanno deciso di pubblicare sul sito internet del Programma una speciale bacheca. Una zona volta a raccogliere spunti e proposte di confronto da parte di enti e organizzazioni interessati. Un nuovo modo per approcciare insieme problematiche o sfruttare sinergie e potenzialità comuni", ha concluso Sertori.
Al via un nuovo bando del programma Interreg Alcotra 2021-2027
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