POC Energia e Sviluppo dei territori: ampliato il raggio degli interventi
Per incentivare modelli di comunità sostenibili dal punto di vista energetico, è stata ampliata la tipologia degli interventi finanziabili dal Programma Energia presso i comuni delle isole minori non interconnesse, includendo anche i sistemi e gli impianti di illuminazione pubblica.
> Decreto rinnovabili: come accedere agli incentivi
Il Programma - gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico e destinato alle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia - è nato per rafforzare gli interventi previsti dal PON Imprese e competitività 2014-2020 con risorse pari a 120 milioni di euro.
POC Energia e Sviluppo dei Territori
Il Programma Operativo Complementare Energia e Sviluppo dei Territori opera in maniera parallela e complementare al PON Imprese e Competitività e persegue l’obiettivo di modificare il sistema energetico delle piccole isole non interconnesse delle Regioni meno sviluppate, sostituendo l’utilizzo dei combustibili fossili per la produzione di energia con le energie rinnovabili.
Il POC è articolato in 2 Assi. Il primo, l’asse Energia, si articola a sua volta in due linee di azione.
La prima riguarda la promozione dell’eco-efficienza e la riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica. Sono inclusi interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, interventi di efficientamento dei sistemi di illuminazione pubblica, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici.
L’ambito di intervento della linea d’azione sono le isole minori non interconnesse o in via di interconnessione situate nelle Regioni del Mezzogiorno. I beneficiari sono le Amministrazioni Pubbliche e i soggetti gestori di strutture pubbliche o ad uso pubblico.
La seconda linea d’azione riguarda la realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grids) e interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari volti a incrementare direttamente la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Rivolta alle regioni del Mezzogiorno, l’azione vede come beneficiari i concessionari del pubblico servizio di distribuzione, trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica.
> Per approfondire: Il POC Energia e Sviluppo dei territori 2014-2020
Le novità introdotte a giugno 2020
La recente modifica ha introdotto la possibilità che tra, gli interventi di efficientamento previsti, possano essere inclusi, in misura non prevalente, anche i sistemi e gli impianti di illuminazione pubblica.
In particolare, i progetti per l’illuminazione pubblica potranno riguardare:
- l’efficientamento della rete elettrica di alimentazione e corpi illuminanti;
- la sostituzione di apparecchi di illuminazione pubblica con apparecchi LED o altra tecnologia di pari efficienza;
- l’installazione di sistemi di telecontrollo, telegestione, e regolazione del flusso luminoso.