La ricerca sui materiali e' piu' forte grazie al progetto paneuropeo sui KMM
Il progetto, che ha coinvolto 36 partner in dieci paesi, ha ricevuto finora un finanziamento di 8,1 milioni di euro. Le attività sono gravitate attorno all’Istituto di Tecnologia Fondamentale presso l’Università polacca delle scienze di Varsavia.
Secondo Michal Basista, uno dei coordinatori del progetto, responsabile per la ricerca e l’integrazione, il principale obiettivo di KMM-Noe era la mobilitazione e la concentrazione del potenziale scientifico nell’ambito dei KMM per creare una struttura durevole ed efficiente che non solo sviluppasse una ricerca innovativa, ma potesse anche trasferire al di fuori del network le competenze acquisite. L’altro scopo era quello di rafforzare le capacità tecnologiche nei settori industriali collegati.
“Tecnicamente il progetto KMM-NoE si è focalizzato sulla comprensione, sulla progettazione e lo sviluppo di KMM originali con proprietà superiori come una più bassa densità, una più elevata forza e maggiori resistenza e durezza - ha affermato Basista – I KMM possono essere applicati per esempio al settore aerospaziale, all’automotive, ai trasporti, all’energia, all’industria dei macchinari, dell’elettronica e della biomedicina.
Il progetto è stato completato ed i risultati ottenuti sono enormi. Tra gli esiti più rilevanti emergono una maggiore competitività internazionale della ricerca europea nel campo dei KMM, attraverso la concentrazione di know-how e di infrastrutture trasferite dai partner di KMM-NoE, grazie a dodici progetti interni.
KMM-NoE ha contribuito ad accrescere la competitività e l’innovazione in Europa trasferendo i risultati della ricerca ai partner industriali. Ciò è stato reso possibile grazie alla Rete dei Centri di Competenza KMM: 12 giornate di informazione” e tre workshop industriali. Questi eventi sono stati creati su misura tanto per le grandi industrie, quanto per le piccole e medie imprese.
Le sinergie tra i ricercatori e le industrie hanno giocato un ruolo fondamentale, soprattutto per la definizione degli argomenti da trattare nei dodici progetti di ricerca interni. Tra i partner industriali del consorzio campeggiano la Fiat, l’Alenia, il politecnico di Torino e la multinazionale tedesca EADS, specializzata nel settore aerospaziale.
(Alessandra Flora)