Ente Nazionale Microcredito: Progetto Microcredito di Libertà per l’emancipazione delle donne che hanno subito violenza
Descrizione
Scheda tecnica di approfondimento del Progetto Microcredito di Libertà per l’emancipazione delle donne che hanno subito violenza.
Obiettivo
Il Microcredito di Libertà promuove l’inclusione sociale e finanziaria delle donne che hanno subito violenza, agendo su quella particolare forma che è la violenza economica, ovvero il controllo esercitato sull’autonomia di una persona, al fine di renderla completamente dipendente da sé, come accade quando un uomo impedisce alla donna di lavorare, di gestire il suo denaro, o la costringe a sottoscrivere impegni economici.
Il progetto è volto a promuovere l’empowerment e l’inclusione sociale e finanziaria delle donne vittime di violenza che hanno intrapreso un percorso di emancipazione dalla stessa, rivolgendosi ad una Casa Rifugio o ad un Centro Antiviolenza aderente all’Intesa Stato Regioni.
Anche al fine di riscattare le donne vittime di violenza da eventuali forme di sudditanza economica che possono determinarsi o acuirsi in seguito alla denuncia delle violenze subite e dall’allontanamento dal contesto maltrattante, è stato costituito il “Fondo per il Microcredito di Libertà”, a valere su risorse del bilancio del Dipartimento per le Pari Opportunità, affinché:
- possano essere fornite garanzie pari al 100% per favorire l’accesso al credito delle donne che hanno subito violenza in situazioni di vulnerabilità e esclusione sociale momentaneamente non in grado di far fronte alle correnti necessità personali e familiari, tramite lo strumento del microcredito sociale, con azzeramento del tasso d’interesse;
- possa essere agevolato l’accesso al microcredito imprenditoriale con un tasso di interesse pari a 0% per le donne che hanno subito violenza e che intendano avviare una propria attività imprenditoriale o realizzare nuovi investimenti per un’attività già esistente. Le richieste di finanziamento sdaranno garantite per l’80% del credito richiesto dal Fondo di Garanzia per le PMI;
- grazie ai servizi di tutoraggio che verranno erogati gratuitamente per tutta la durata del finanziamento, sia nel caso del microcredito sociale che nel caso dell’imprenditoriale, si mira a consolidare e conservare nel futuro l’indipendenza economica auspicabilmente raggiunta.
Inoltre, è prevista la possibilità di partecipare gratuitamente a corsi di educazione finanziaria e di formazione all’imprenditorialità.
Beneficiari
Le destinatarie del progetto sono le donne vittime di violenza, italiane e straniere regolarmente residenti nel territorio italiano, con e senza figli, che abbiano avviato un percorso di fuoriuscita dalla violenza avvalendosi dei servizi offerti dalle Case Rifugio e dai Centri Anti Violenza (CAV) aderenti all’intesa Stato-Regioni.
Le donne possono manifestare il loro interesse per gli strumenti messi a disposizione dal Progetto per il tramite delle Casa Rifugio o dei CAV da cui sono assistite, i quali daranno comunicazione all’Ente Nazionale per il Microcredito secondo le procedure telematiche condivise con i CAV e le Case Rifugio. Qualora non si fosse ancora chiesta assistenza ad un CAV, si potrà contattare tramite il sito https://www.1522.eu/mappatura-1522/) oppure chiamando il “1522” , Numero nazionale Antiviolenza e Stalking, servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento per le pari Opportunità, gratuito da linea fissa e mobile attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
Interventi ammissibili
Sono ammissibili ai finanziamenti di microcredito imprenditoriale di libertà, le beneficiarie finali che svolgono una qualsiasi attività economica, ad eccezione dei settori esclusi ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013; delle disposizioni del Fondo di garanzia per PMI (Legge 662/1996, art. 2 C. 100, lett. A) (classificazione ATECO 2007):
- a) K – Attività finanziarie e assicurative, Divisioni 64 e 65;
- b) – Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;
- c) T – Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;
- d) U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali;
- e le beneficiarie che svolgono attività economiche con codice ATECO: “A-Agricoltura, silvicoltura e pesca.
Sono, inoltre, escluse dall’operatività disciplinata dalla presente Scheda le attività economiche espressamente individuate dalle policy interne del credito dei singoli soggetti erogatori convenzionati con l’Ente Nazionale per il Microcredito.
Gli strumenti del Microcredito sociale e imprenditoriale di Libertà non possono essere richiesti contemporaneamente dall’interessata. L’erogazione del Microcredito sociale di Libertà è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito (ad es. Naspi, Reddito di Libertà, ecc.…).
I finanziamenti sono erogati da intermediari finanziari, appositamente convenzionati con l’Ente nazionale per il Microcredito, sulla base di una procedura di adesione ad un avviso pubblico di manifestazione di interesse per la partecipazione al progetto Microcredito di Libertà per l’emancipazione delle donne che hanno subito violenza.
Budget e Tipologia di incentivo
Le risorse finanziarie ammonta a € 3.000.000, destinati alla costituzione del Fondo di Microcredito di Libertà a valere su risorse del bilancio del Dipartimento per le Pari Opportunità. Tali risorse sono destinate:
- Per € 2.500.000 alla copertura integrale di garanzia dei finanziamenti di microcredito sociale che verranno erogati;
- Per € 500.000 all’abbattimento del TAEG, nella misura del 100%, sule operazioni di microcredito sociale e di microcredito imprenditoriale che verranno erogati. Entrambe le tipologie di finanziamento, infatti, non costituiscono contributi a fondo perduto, ma prestiti a condizioni agevolate da restituire con rate mensili.
Tempi e scadenze
Il Progetto avrà termine, salvo eventuali proroghe, il 10 Novembre 2024, oppure sino ad esaurimento delle risorse disponibili sulla base dell’ordine cronologico di invio dell’esito dell’istruttoria da parte del tutor al soggetto erogatore.
Ogni CAV riconosciuto dalle Regioni, dopo essersi accreditato sulla piattaforma informatica messa a disposizione da ENM, potrà inviare a ENM una breve anagrafica e l'indicazione dello strumento prescelto dall'aspirante beneficiaria.
ENM provvederà a gestire le richieste relative ai corsi di formazione. Tramite la piattaforma, ENM trasmetterà le domande per lo strumento del microcredito imprenditoriale a tutor specializzati che si occuperanno dei servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio, mentre quelle per il microcredito sociale verranno inviate a Caritas Italiana che fornirà alla richiedente i servizi di assistenza al bilancio familiare.
Il punto di contatto Caritas fornirà direttamente i servizi di assistenza al bilancio familiare per il microcredito sociale. Per il microcredito imprenditoriale trasmetterà la richiesta a tutor specializzati.
Il microcredito sociale sarà restituito in rate mensili senza interessi, entro un periodo massimo di cinque anni. Per il microcredito imprenditoriale la restituzione avverrà in rate mensili, sempre senza interessi, in un massimo di sette anni.
Le richiedenti tramite i CAV potranno accedere ai corsi di formazione anche indipendentemente dalla volontà di richiedere il finanziamento, o in qualunque fase del microcredito di libertà.