Mobile e-mail: dal BlackBerry l'effetto traino per le altre applicazioni wireless
Secondo David Heit, product manager per Research In Motion, leader nelle comunicazioni wireless, ci sono voluti sei anni per raggiungere il primo milione di utenti BlackBerry, ma in seguito sono bastati solo sei mesi per conseguire il secondo milione. Ad oggi sono ben 19 milioni le persone che utilizzano i dispositivi BlackBerry e gli accessi e-mail wireless passano attraverso gli smartphone di Nokia, du Apple e dei produttori di Windows Mobile così come attraverso altri dispositivi.
“La mobile e-mail è di gran lunga il nostro più grande successo dati - ha affermato Alex Windle, responsabile e-mail e applicazioni per Vodafone Uk - Dopo le e-mail non c’è nessuna grande applicazione orizzontale così grande da realizzare”.
Secondo una ricerca di AppTrigger, specializzata in sistemi di connettività, nonostante la sua popolarità, la mobile e-mail non è omnipresente. Un terzo del campione intervistato negli Usa e in Canada, non si serve delle mobile e-mail per uso personale e il 45% non le usa neppure per lavoro. Solo il 24% ritiene che le e-mail siano una caratteristica fondamentale per i loro cellulari.
“Se si guarda al passato, era molto più difficile ricevere Hotmail sul proprio cellulare” commenta Stuart Orr, partner di Accenture. “Ora le persone hanno la possibilità di trasferire il loro account fissi sul dispositivo mobile molto più facilmente”.
Nonostante i miglioramenti nella facilità di utilizzo apportati dai produttori dei cellulari, le mobile e-mail hanno ancora i loro difetti. David Heit di Research in Motion ricorda che i costruttori devono scontrarsi con diverse contraddizioni. “Le persone dicono di volere uno schermo più grande, ma pretendono che il loro telefonino sia il più piccolo possibile”. Secondo Simon Devoshire, responsabile marketing per O2, solo un terzo delle aziende utilizza il cellulare per le e-mail, metre gli altri preferiscono la connessione al computer portatile.
Allo stesso tempo, l’industria è desiderosa di trarre vantaggi dal successso delle mobile e-mail. Alcuni stanno cercando di integrare le funzionalità delle e-mail con altre applicazioni. I costruttori di dispositivi sono riusciti a farlo più facilmente nel caso di altre applicazioni, dagli instant messaging ai siti di social networking. Per fare un esempio, l’Android phone system sviluppato da Google non funziona se prima non è stato effettuato il login su Gmail.
Inoltre, non tutti sono soddisfatti delle proprie mobile e-mail, tanto che alcuni vorrebbero rimuoverle dai loro dispositivi. In alcuni casi le mobile e-mail sono divenute motivo di distrazione, soprattutto se utilizzate dai dipendenti delle aziende per controllare i risultati delle partite di calcio o per giocare al solitario.
Anche a Vodafone è stato richiesto di disattivare la funzione e-mail dei dispositivi BlackBerry dei clienti corporate. Alla base c’è l’idea di risparmiare utilizzando un solo tipo di servizio, laddove le mobile e-mail non risultino essenziali al business.
In futuro gli utenti professional nei paesi industrializzati non saranno più il target di riferimento per i servizi di mobile e-mail. Richard Warmsley, Internet manager a T-Mobile, afferma che la maggiore crescita nell’uso di mobile e-mail nella sua rete, negli ultimi quattro anni, si è verificata nel settore consumer. Altri ritengono che le maggiori opportunità si realizzeranno nei nuovi settori emergenti dei paesi in via di sviluppo. E’ qui che l’uso del mobile è cresciuto maggiormente: Pyramid Research prevede che l’85% del prossimi utenti mobile possa provenire dall’Africa e dal Sud America, dove le connessioni fisse e l’uso del pc restano scarsamente diffusi.
Nei paesi in via di sviluppo gli operatori stanno implementando approcci tariffari differenti. Un modello che funziona è quello di un abbonamento flat soltanto per le mobile e-mail che includono la trasmissione di dati.
(Alessandra Flora)