UE: autorizzato regime di aiuti italiano per il biodiesel
La Commissione europea ha autorizzato l’istituzione in Italia di uno sgravio fiscale volto a favorire la produzione e l’impiego di biodiesel. La misura modifica e proroga un regime approvato in precedenza e introduce un obbligo di fornitura di biocarburanti. Lo sgravio fiscale proposto si applicherà soltanto ad una percentuale del biodiesel immesso e coprirà soltanto una parte della differenza dei costi di produzione.Il regime di aiuti notificato prevede che un contingente annuo di 250.000 tonnellate di biodiesel benefici di un’aliquota di accisa pari al 20% dell’aliquota applicabile al carburante diesel utilizzato come carburante per autotrazione. Tutti i produttori di biodiesel dell’UE possono partecipare al programma e beneficiare della riduzione d’accisa.
Il contingente che beneficia della riduzione d’accisa sarà distribuito tra i produttori proporzionalmente ai rispettivi dati relativi alla produzione effettiva, cosicché soltanto una percentuale del biodiesel prodotto da ciascun produttore beneficerà dello sgravio fiscale. L’importo previsto dello sgravio fiscale, per la durata complessiva del regime di quattro anni (2007-2010), è pari a 384 milioni di euro.
Le autorità italiane hanno inoltre introdotto un obbligo di fornitura di biocarburanti: ciascun fornitore di benzine e carburanti diesel presente sul mercato italiano è obbligato a immettere una percentuale minima di biocarburanti. Dal 1° gennaio 2008, tale percentuale è pari al 2% della fornitura complessiva registrata l’anno precedente e il mancato rispetto di tale obbligo è passibile di sanzioni. La riduzione d’accisa rappresenta una misura provvisoria che facilita la transizione verso un regime, la cui introduzione non è prevista prima del 2011, in cui vi sarà soltanto l’obbligo di fornitura.
(Fonte: Europa )