Report UIBM 2024 sui brevetti: +7,4% il numero di nuove richieste rispetto al 2023
Oggi il Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) ha pubblicato il report sui brevetti italiani nel 2024 gestiti dall’UIBM (Ufficio italiano brevetti e marchi). Nonostante i provvedimenti emessi siano stati inferiori rispetto al 2023, il MIMIT spiega che la flessione è dovuta per lo più all’entrata in vigore del brevetto unico europeo. Sono cresciute, invece, le domande di nuove richieste di brevetto.
Il Brevetto unitario europeo sta avendo successo
Secondo il MIMIT e l’UIBM, dunque, i dati contenuti nel report 2024 sono complessivamente positivi e confermano una dinamicità del sistema produttivo italiano sul fronte dell’innovazione e della sua tutela.
I brevetti italiani nel 2024
Andando sui numeri, nel 2024 i provvedimenti emessi dall’UIBM sono stati complessivamente 34.358, segnando una flessione del 7,3% rispetto al 2023 che però, come già accennato, l’UIBM attribuisce “quasi esclusivamente alla diminuzione delle richieste di convalida di brevetto europeo a seguito dell’entrata in vigore, nel giugno 2023, del brevetto europeo con effetto unitario, per il quale non è necessaria alcuna procedura di convalida presso gli uffici brevetti nazionali”.
Per quanto concerne il deposito di nuove domande nazionali di brevetto - che comprendono i primi depositi di brevetto e le domande che rivendicano la priorità di una precedente domanda (interna o estera) - nel 2024 il numero si è assestato su 12.242 depositi, di cui l’82% ha riguardato brevetti per invenzione industriale e il 14% brevetti per modello di utilità.
Nel primo caso si tratta di quei brevetti che tutelano una nuova invenzione che può riguardare un prodotto, un processo (oppure, in ambito medico, un nuovo uso di un prodotto). Parliamo, insomma, di brevetti che hanno un livello di inventiva molto alta, sui quali l’UIBM sottolinea il positivo incremento del 7,4% (con un numero di depositi passato da 9.453 a 10.148 domande.
In calo del 1,1%, invece, le domande depositate di brevetto per modello di utilità che passano da 1.850 a 1.830. In questo caso si tratta di quei brevetti che proteggono nuove forme, configurazioni o disposizioni di un prodotto che, oltre ad essere nuove, conferiscono un vantaggio pratico, come una maggiore efficacia o comodità nell’uso.
In entrambi i casi i numeri più alti sono stati raggiunti in Lombardia dove le domande di brevetto per invenzione industriale superano il 20%, unica regione in Italia a raggiungere questa decina. Segue l’Emilia Romagna con 17,8% e poi il resto del nord. Per le domande di brevetto per modello di utilità la Lombardia (che guida sempre la classifica) si conferma sempre al primo posto con un 17,26% di domande depositate sul totale del paese. Al secondo posto troviamo invece il Veneto (13%) e poi l’Emilia Romagna (10%).
In tutte e due le tipologie di brevetto la classifica è chiusa dal Sud Italia.
Oltre a queste due principali forme di brevetto, il report tiene traccia anche delle altre tipologie di brevetti depositati nel 2024.
Oltre alle 12.242 nuove domande italiane di brevetto, è necessario prendere in considerazione anche le due tipologie di domande per cui l’UIBM agisce in qualità di ufficio ricevente: le domande internazionali di brevetto (307) per conto dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) e le domande di brevetto europeo (69) per conto dell’European Patent Office (EPO). A queste si aggiungono infine anche altre tipologie brevettuali: i certificati di protezione complementare di prodotti medicinali e fitosanitari; i brevetti per nuova varietà vegetale; e le richieste di convalida di brevetto europeo.
Fin qui i dati sulle domande depositate. Se invece si guarda ai brevetti concessi, il quadro cambia un po, ma l’UIBM invita a tenere conto che alcuni brevetti richiedono più tempo per essere approvati.
In breve, nel 2024 l’Ufficio ha emesso 34.538 provvedimenti definitivi, che segnano un decremento del 7,7% delle concessioni di brevetto rispetto al 2023. In particolare, a trainare questo risultato sono state le concessioni di brevetti per invenzione industriale.
L’UIBM sottolinea, però, “che l’accoglimento delle convalide di brevetti europei avviene a distanza di pochi mesi dal deposito, per cui tale numero risulta strettamente collegato a quello dei depositi dell’anno di riferimento. Per il rilascio dei brevetti per invenzioni industriali e modelli di utilità è invece necessario tenere in considerazione che i tempi dell’iter brevettuale sono di circa 24 mesi a partire dalla data di deposito”.
In tale contesto, conclude quindi l’Ufficio italiano per i brevetti, “i dati, seppur in alcuni casi con lievi diminuzioni, non possono che confermare la propensione verso l’innovazione da parte del nostro sistema imprenditoriale con lo sviluppo di nuove applicazioni industriali”.