Dai supercomputer agli investimenti, le misure in arrivo per startup e PMI dell'IA
È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea il regolamento che modifica la normativa dell'EuroHPC Joint Undertaking, adottato ufficialmente dal Consiglio lo scorso 17 giugno. Obiettivo: sostenere le imprese innovative nello sviluppo di tecnologie di IA all'avanguardia, grazie alle potenzialità dei supercomputer UE.
EuroHPC JU, le novità sui bandi europei per il supercalcolo
Coerentemente con quanto annunciato dalla presidente dell'Esecutivo europeo durante il suo discorso sullo Stato dell'Unione 2023, il 24 gennaio scorso la Commissione europea ha proposto una emendamento per ampliare l'ambito di applicazione del regolamento che definisce gli obiettivi dell'impresa comune EuroHPC, una struttura istituita nel 2018 per svolgere un ruolo guida nel supercalcolo europeo.
Successivamente, il 23 maggio, il Consiglio dell'UE ha raggiunto un accordo politico sullo stesso regolamento teso ad ampliare gli obiettivi dell'EuroHPC JU al fine di rafforzare la leadership europea nell'intelligenza artificiale, introducendo una serie novità rispetto alla proposta iniziale avanzata da Bruxelles.
Dopo l'adozione definitiva del 'legal act' da parte dello stesso Consiglio, avvenuta il 17 giugno, il regolamento modificato è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea odierna ed entrerà in vigore tra venti giorni.
Dalla nascita delle AI Factories alle misure per promuovere startup e PMI nel campo dell'intelligenza artificiale, facciamo il punto sui contenuti del nuovo regolamento dell'EuroHPC Joint Undertaking.
Fabbriche d'intelligenza artificiale: come cambia il regolamento EuroHPC JU
Come già accennato, Bruxelles ha proposto all'inizio dell'anno una modifica del regolamento EuroHPC JU per istituire fabbriche di IA, un nuovo pilastro per le attività dell'Impresa comune dei supercomputer dell'UE. Questa novità include:
- acquisizione, aggiornamento e funzionamento dei supercomputer dedicati all'IA per accelerare l'apprendimento automatico e l'addestramento di grandi modelli di IA di machine learning e di general purpose AI (GPAI);
- facilitare l'accesso ai supercomputer dedicati all'AI, contribuendo all'ampliamento dell'uso di questa tecnologia innovativa a un gran numero di utenti pubblici e privati, comprese le startup e le PMI;
- creare uno sportello unico per le startup e gli innovatori, supportando l'ecosistema delle startup e della ricerca dell'IA nello sviluppo algoritmico, testando la valutazione e la convalida di modelli di IA su larga scala, e fornendo strutture di programmazione favorevoli ai supercomputer e altri servizi di sostegno all'IA;
- consentire lo sviluppo di una varietà di applicazioni di intelligenza artificiale emergenti basate su modelli di intelligenza artificiale di uso generale (GPAI).
In seconda battuta, il Consiglio ha aggiunto una serie di modifiche alla proposta iniziale dell'Esecutivo europeo. Tra queste, viene specificato che le attività svolte dalle AI Factories devono assicurare "eque opportunità di accesso ai supercomputer ottimizzati per l'IA, rendendoli accessibili a un maggior numero di utenti pubblici e privati".
La posizione dei 27, inoltre, evidenza che nel regolamento vengono menzionate esplicitamente startup e PMI quali possibili beneficiari dei supercomputer dedicati all'IA. Secondo una nota del Consiglio, "esse potranno ricorrere allo sportello unico creato da ciascun soggetto ospitante per agevolare l'accesso ai suoi servizi di sostegno".
I soggetti ospitanti possono ricevere un contributo finanziario dell'Unione che copra fino al 50% dei costi di acquisizione di supercomputer dedicati all'IA e fino al 50% dei relativi costi operativi (compresi i costi dei servizi di supercalcolo dedicati all'IA). La proprietà dei supercomputer ottimizzati per l'IA può essere trasferita ai soggetti ospitanti cinque anni dopo che il calcolatore ha superato una prova di accettazione.
Il regolamento modificato, infine, stabilisce che i supercomputer dedicati all'IA debbano essere principalmente utilizzati per lo sviluppo, la prova, la valutazione e la convalida di modelli di addestramento di IA per finalità generali su larga scala e per le applicazioni emergenti di IA, nonché per l'ulteriore sviluppo di soluzioni di IA nell'Unione.
IA: dall'UE un pacchetto di misure per l'innovazione di startup e PMI
Oltre all'introduzione delle fabbriche di intelligenza artificiale, l'Esecutivo UE ha presentato il 24 gennaio un più ampio pacchetto di misure per l'innovazione in materia di IA, finalizzato a promuovere lo sviluppo delle startup e delle PMI europee nel settore dell'IA e della comunità dell'innovazione in senso lato.
Più investimenti pubblici e privati per le imprese dell'IA
In primis, la Commissione ha fornito una comunicazione sulle startup e l'innovazione in materia di IA che delinea due attività chiave.
Da un lato, è previsto un sostegno finanziario della Commissione - attraverso Horizon Europe e il programma Digital Europe dedicato all’AI generativa - che genererà un ulteriore investimento pubblico e privato complessivo di circa 4 miliardi di euro fino al 2027.
Dall'altro, vengono incoraggiati ulteriormente gli investimenti pubblici e privati in startup e scaleup dell'IA, anche attraverso il capitale di rischio o il sostegno al capitale (anche attraverso nuove iniziative del programma di accelerazione del EIC e di InvestEU).
Le altre misure per le imprese
Inoltre, la proposta della Commissione ha previsto l’affiancamento alle iniziative di accompagnamento per rafforzare il pool di talenti dell'UE in materia di IA generativa attraverso attività di istruzione, formazione, qualificazione e riqualificazione; l'accelerazione dello sviluppo e della diffusione di spazi comuni europei di dati (Common European data spaces), messi a disposizione della comunità dell'IA, per la quale i dati sono una risorsa fondamentale per formare e migliorare i loro modelli.
Un’ulteriore iniziativa, 'GenAI4Eu', mira a sostenere lo sviluppo di nuovi casi d’uso e applicazioni emergenti nei 14 ecosistemi industriali europei, nonché nel settore pubblico. Le aree di applicazione includono la robotica, la salute, la biotecnologia, la produzione, la mobilità, il clima e i mondi virtuali.
A queste azioni si aggiunge anche la decisione per l’istituzione di un ufficio AI all’interno della Commissione europea, che garantisce lo sviluppo e il coordinamento della politica AI a livello europeo, oltre a supervisionare l’attuazione e l’applicazione dell’AI Act.
L'Esecutivo UE ha istituito con alcuni Stati membri, due consorzi europei di infrastrutture digitali (EDIC): l’Alleanza per le tecnologie linguistiche ('ALT-EDIC'), per sostenere lo sviluppo di grandi modelli linguistici europei; e l’EDIC 'CitiVERSE', che applica strumenti di intelligenza artificiale all’avanguardia per sviluppare e migliorare i digital twin locali per le comunità intelligenti e le smart city, aiutando le città a simulare e ottimizzare i processi, dalla gestione del traffico alla gestione dei rifiuti.
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