Innovation Fund, via al nuovo bando per progetti su piccola scala
Vale 100 milioni di euro la nuova call dell'Innovation Fund mirata alla realizzazione di progetti su piccola scala incentrati su tecnologie green fondamentali per la decarbonizzazione.
Dopo il successo della prima e della seconda call lanciate nell'ambito del Fondo per l'innovazione, si apre oggi il terzo bando rivolto a progetti di piccola scala, promosso dalla Commissione europea e gestito dall’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA).
Cos'è l'Innovation Fund?
L'Innovation Fund è uno dei programmi più rilevanti a livello mondiale per la dimostrazione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio, finanziato dai proventi dell'asta di quote del sistema di scambio delle quote di emissione dell'UE.
Gestito dalla DG Clima dell'Esecutivo europeo, il Fondo per l'innovazione finanzierà tecnologie innovative per le energie rinnovabili, le industrie ad alta intensità energetica, lo stoccaggio di energia e la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, al fine di contribuire alla ripresa dell'Europa in chiave sostenibile e favorire la transizione a un'economia a zero emissioni entro il 2050.
Le call relative a questo strumento comunitario si differenziano in base alla grandezza dei progetti, prevedendo diverse opportunità ogni anno per progetti su larga scala e per progetti su piccola scala.
La call per progetti su piccola scala
L'iniziativa comunitaria mira a raggiungere un duplice obiettivo. Da un lato, vuole sostenere lo sviluppo di progetti innovativi, modelli di business o prodotti/servizi 'maturi' dotati di un significativo potenziale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Dall'altro, si punta ad offrire un sostegno finanziario adeguato alle esigenze del mercato e ai profili di rischio dei progetti ammissibili, per attivare risorse pubbliche e private extra.
La call si rivolge ad enti pubblici e privati o organizzazioni internazionali, in forma singola o in consorzio, e le azioni dovranno svolgersi sul territorio di uno o più Stati membri dell’UE, Norvegia o Islanda.
Il budget complessivo a disposizione ammonta a 100 milioni di euro per le sovvenzioni e 5 milioni per l'attività di 'Project Development Assistance' (PDA). Quest'ultima cifra, infatti, sarà utile per supportare fino a massimo di 20 progetti valutati come promettenti ma non sufficientemente maturi per beneficiare di un 'grant'.
I progetti ammissibili devono avere con un costo compreso tra 2,5 e 7,5 milioni di euro, per sostenere le attività dedicate a:
- Innovazione di tecnologie e processi a basse emissioni di carbonio nei settori elencati nell’Allegato I della Direttiva 2003/87/CE, tra cui la cattura e l’utilizzo sicuro del carbonio (CCU) e i prodotti sostitutivi;
- Progetti mirati alla cattura e allo stoccaggio geologico della CO2 (CCS) in modo sicuro per l’ambiente;
- Tecnologie innovative per le energie rinnovabili e lo stoccaggio di energia.
I fondi saranno messi a disposizione sotto forma di lump sum grant. Come spiegato in questo articolo, il lump sum è un meccanismo di finanziamento che non si basa sui costi reali e viene erogato al completamento delle attività. Nello specifico, inoltre, la call prevede un tasso di finanziamento fisso al 60%.
Le domande di partecipazione alla call possono essere presentate esclusivamente online entro il 19 settembre 2023.