Anche l'Italia messa in mora dalla UE per violazioni sui mercati dell'energia
I paesi già messi in mora sono Grecia, Polonia, Portogallo, Romania, Bulgaria e Lituania per aver mantenuto un sistema di prezzi regolamentati in violazione delle direttive UE in materia di elettricità e gas.
Le principali violazioni delle disposizioni che garantiscono una concorrenza equa nell'interesse dei consumatori individuate dalla Commissione sono:
- la mancanza di informazioni fornite dagli operatori dei sistemi di trasmissione del gas e dell'elettricità che ostacola un effettivo accesso dei fornitori alla rete;
- l'inadeguatezza dei sistemi di attribuzione della capacità di rete per ottimizzare l'uso di quest'ultima per il trasporto di elettricità e gas negli Stati membri;
- la mancanza di coordinamento e cooperazione transfrontaliera tra gli operatori di sistemi di trasmissione di elettricità e le autorità nazionali, necessari per distribuire meglio la capacità di rete nelle interconnessioni transfrontaliere, in modo da ottimizzare a livello transnazionale ed europeo (e non solo nazionale) l'uso della rete elettrica esistente;
- gli sforzi inadeguati degli operatori dei sistemi di trasmissione del gas per rendere disponibile il massimo di capacità al fine di ottimizzare le opportunità di ingresso sul mercato e la concorrenza. Ciò interessa in particolare la capacità di breve termine, che altrimenti rimane inutilizzata, e la capacità nella direzione opposta a quella in cui il gas fisicamente fluisce (capacità di "backhaul");
- l'assenza di interventi efficaci delle autorità nei casi di violazione dei regolamenti UE e la mancanza di sistemi di sanzione efficaci a livello nazionale;
- la persistenza di prezzi regolamentati, soprattutto a beneficio dei grandi clienti, che ostacola l'ingresso di nuovi operatori nel mercato;
- l'assenza di adeguate procedure di composizione delle controversie per i consumatori a livello nazionale.
Andris Piebalgs, Commissario responsabile per l'energia, ha dichiarato che "in questo periodo di crisi economica e finanziaria è semplicemente inaccettabile che le imprese e i consumatori europei debbano sopportare il peso del cattivo funzionamento del mercato dell'energia. La Commissione è determinata a intraprendere tutti i passi necessari per garantire che i consumatori europei possano beneficiare di una reale possibilità di scelta, di prezzi migliori e di una maggiore sicurezza dell'approvvigionamento che solo un mercato aperto e competitivo è in grado di garantire".