Aiuti di Stato: verso la revisione del regolamento de minimis per i SIEG
La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica in vista dell'aggiornamento delle norme UE sugli aiuti di modesta entità per i servizi di interesse economico generale (SIEG).
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La consultazione fa seguito ai risultati della valutazione, avviata nel giugno 2019 e presentata nel dicembre 2022, sull'efficacia delle attuali norme sugli aiuti de minimis per i SIEG. Verifica che nel complesso ha promosso le regole UE, in vigore dal 2012, ma ha anche evidenziato la necessità di nuove semplificazioni e posto la questione di un possibile aumento del massimale al di sotto del quale gli aiuti de minimis alle imprese che erogano i SIEG non sono considerati aiuti di Stato.
La valutazione delle norme sugli aiuti de minimis per i SIEG
Le attuali norme UE sugli aiuti di Stato relative ai SIEG applicabili ai servizi sanitari e sociali, come l'assistenza medica fornita dagli ospedali e l'edilizia sociale, servono a garantire che i finanziamenti pubblici concessi per l'erogazione di questi servizi non falsino indebitamente la concorrenza nel mercato unico.
Le norme relative agli aiuti de minimis per i SIEG stabiliscono invece che le misure di compensazione degli obblighi di servizio pubblico che non superano i 500mila nell'arco di tre anni sono esenti dall'applicazione delle norme UE sugli aiuti di Stato, perché l'importo è considerato troppo modesto per incidere sulla concorrenza o sugli scambi tra i paesi UE.
Il processo di valutazione del quadro regolatorio si è concentrato sull'adeguatezza delle norme in vigore dal 2012, alla luce delle evoluzioni nei settori di applicazione e nella giurisprudenza della Corte di giustizia, e sull'individuazione di eventuali problemi incontrati dagli Stati membri in fase di attuazione.
Nel complesso, l'analisi ha concluso che le regole europee hanno funzionato, anche contribuendo a ridurre gli oneri amministrativi per le autorità che affidano i SIEG. Lo sforzo di semplificazione, però, dovrebbe andare avanti, per chiarire ulteriormente alcuni concetti – ad esempio di "attività economica e non economica", "incidenza sugli scambi tra Stati membri", "margine di utile ragionevole", "fallimento del mercato" e "edilizia sociale" - e ridurre ancora gli oneri amministrativi per gli Stati membri quando compensano le imprese che prestano SIEG.
Quanto alle norme sugli aiuti de minimis per i SIEG, secondo la valutazione la soglia massima per gli aiuti di modesta entità – e quindi non considerati aiuti di Stato - alle imprese che erogano i SIEG dovrebbe essere aumentata. E il regolamento de minimis in materia di SIEG dovrebbe essere allineato al regolamento de minimis generale.
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La consultazione pubblica sulla revisione del regolamento UE 360/2012
La consultazione lanciata dalla Commissione europea il 19 aprile verte sulla bozza della proposta di revisione dell'attuale Regolamento sugli aiuti de minimis per i servizi di interesse economico generale. Dopo la valutazione pubblicata a dicembre dalla Commissione, il Regolamento, in scadenza il 31 dicembre 2023, era già stato sottoposto a una prima call for evidence in vista della sua revisione, che ha permesso di raccogliere 28 contributi di stakeholder alla data del 9 gennaio 2023.
La nuova consultazione riguarda l'opportunità di modificare l'attuale soglia per l'esenzione dalla notifica dell'aiuto a Bruxelles, oggi fissata a un massimo 500 mila euro per fornitore di SIEG nell'arco di tre anni, per adattarla all'attuale contesto economico. Sul tavolo anche l'allineamento ad alcuni concetti del Regolamento de minimis generale e il miglioramento dei requisiti di trasparenza, ad esempio introducendo un registro obbligatorio dei beneficiari, che ridurrebbe anche gli oneri amministrativi per le imprese che attualmente utilizzano un sistema di autodichiarazione.
I soggetti interessati, in particolare le autorità nazionali che concedono aiuti de minimis ai SIEG, possono presentare le proprie opinioni sulla revisione dal 19 aprile al 1° giugno 2023.