Agenda digitale: fondi Ue finanzieranno anche banda larga

Banda larga - foto di William Hook L'Italia vuole investire il 10% dei fondi strutturali per il periodo 2014-2020 nello sviluppo delle infrastrutture digitali. Lo ha detto a Bruxelles il premier Enrico Letta.

Durante il Consiglio europeo, nel corso della sessione dedicata all'Agenda Digitale, il presidente del Consiglio Letta ha comunicato ai leader europei l'intenzione dell'Italia di investire nella promozione di sistemi infrastrutturali digitali e, in particolare, nello sviluppo della banda larga..

Sempre in tema di banda larga si è espresso ieri il viceministro allo Sviluppo economico con delega alle telecomunicazioni Antonio Catricalà. Parlando in commissione Lavori pubblici e Comunicazioni al Senato, il viceministro ha infatti mostrato soddisfazione per la norma, inserita nella Legge di Stabilità, che prevede il recupero di risorse pari a 20,75 milioni di euro per portare la connessione veloce fino a 7 megabits al 100% della popolazione.

Dei fondi stanziati, il 70% è a carico delle Regioni e il 30% deriva da investimenti privati. Gli oltre 20 milioni di euro erano stati sottratti da un fondo di 150 milioni di euro destinato a eliminare il digital divide nel centro-nord e investiti per sostenere il settore dell'emittenza televisiva locale. Con l'integrazione di queste nuove risorse, sarà dunque possibile completare il Piano nazionale banda larga, portando a conclusione le procedure di gara in accordo con le Regioni.

"Quello che ci aspettiamo dal Vertice dei capi di Stato e di Governo dell'Ue in corso a Bruxelles - ha dichiarato Catricalà esprimendosi sulle aspettative per il prossimo settennato europeo - è che una congrua percentuale dei 300 miliardi di euro dei fondi strutturali europei sia destinata all'ICT, affinchè in Italia si possa giungere puntuali alla scadenza prevista dall'Agenda Digitale europea".