Decreto Agosto: risorse per Regioni e Enti locali
Anche con il decreto Agosto prosegue l’azione del Governo a sostegno di Regioni e Enti locali che, a causa dell’emergenza Covid-19, si ritrovano con le casse svuotate di risorse. Il decreto proroga anche fino a fine 2021 lo stato di emergenza per i territori colpiti dal sisma del 2016.
> Cosa prevede il decreto Agosto
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge 126-2020 di conversione del decreto Agosto, prosegue l’azione del Governo per fare in modo che le Regioni e gli Enti territoriali siano in grado di continuare ad erogare servizi ai cittadini, nonostante il calo di risorse dovuto al taglio di tasse e tributi.
La maggior parte delle misure non fanno altro che ampliare le dotazioni di interventi già previsti nel dl Rilancio, ma spunta anche qualche nuova misura come quella per la messa in sicurezza di ponti e viadotti.
Più soldi al Fondo per l'esercizio delle funzioni degli enti locali
Il decreto Agosto aumenta la dotazione del Fondo da 3,5 miliardi previsto dal dl Rilancio per sostenere la realizzazione delle funzioni fondamentali in capo agli Enti locali. Più nello specifico il Fondo viene incrementato di 1.470 milioni di euro per l’anno 2020, di cui:
- 1.020 milioni di euro in favore dei Comuni;
- 450 milioni in favore di Province e Città metropolitane.
L'incremento del Fondo è ripartito con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia, da adottarsi entro il 20 novembre 2020, previa intesa in Conferenza Stato-città ed autonomie locali.
Gli enti locali beneficiari sono tenuti a inviare online, entro il 30 aprile 2021, una certificazione al MEF della perdita di gettito connessa al Covid.
> Enti territoriali: i fondi del dl Rilancio
Incremento ristoro imposta di soggiorno
Sempre con l'obiettivo di sostenere le casse degli Enti locali svuotate dall’emergenza Covid, il decreto Agosto aumenta anche la dotazione del Fondo previsto dal dl Rilancio per il ristoro del mancato versamento dell'imposta di soggiorno.
Con il nuovo decreto, infatti, la dotazione del Fondo per il 2020 viene ampliata di ulteriori 300 milioni di euro. L'incremento è ripartito con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il MEF, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.
> Per approfondire: le misure per turismo
Incremento Fondo per l'esercizio delle funzioni delle Regioni
Quanto a Regioni e Province autonome, il provvedimento incrementa la dotazione del Fondo previsto dal decreto Rilancio per il ristoro della perdita di gettito connessa all’emergenza epidemiologica da Covid-19, da 1,5 miliardi a 4 miliardi e 300 milioni di euro per l’anno 2020, di cui 1,7 miliardi per le Regioni a statuto ordinario e 2,6 miliardi per quello a statuto speciale e per le Province autonome di Trento e di Bolzano.
Più fondi per TPL e progettazione Enti locali
Incrementata di 400 milioni di euro per il 2020, anche la dotazione del Fondo per il trasporto pubblico locale (TPL). Anche in questo caso l'incremento è ripartito con decreto del Ministro delle infrastrutture di concerto con quello del MEF, da adottarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, previa intesa in sede di Conferenza Unificata.
Il decreto aggiunge anche 600 milioni al Fondo per la progettazione degli Enti locali, in modo da permettere lo scorrimento della graduatoria dei progetti ammissibili per l’anno 2020. Più nello specifico le risorse sono incrementate di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021. Gli enti beneficiari sono individuati con comunicato del Ministero dell'interno da pubblicarsi entro il 5 novembre 2020. A quel punto gli enti locali hanno 10 giorni di tempo per confermare l'interesse al contributo e il Ministero provvede a formalizzare le relative assegnazioni tramite un decreto che dovrà essere emanato entro il 30 novembre 2020.
Inoltre, con una modifica approvata in sede di conversione in legge del decreto, si prevede che a decorrere dal 1° gennaio 2021 il Fondo per la progettazione degli enti locali, finalizzato alla redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e dei progetti definitivi degli enti locali per opere destinate alla messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche, consenta il finanziamento degli interventi stessi anziché il cofinanziamento.
1 milione in più al Fondo demolizioni
La legge di conversione ha integrato, per il 2020, anche il Fondo demolizioni con 1 milione di euro in più. In questo modo aumentano le risorse a disposizione dei Comuni per realizzare interventi di demolizione di opere abusive.
> Cosa prevede il Fondo demolizioni
Incentivi per produrre energia sugli edifici pubblici
Il Parlamento ha introdotto anche il nuovo articolo 48-ter che determina nel 100% delle spese ammissibili la misura degli incentivi per gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di incremento dell'efficienza energetica di piccole dimensioni, realizzati su edifici pubblici adibiti a uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere del servizio sanitario nazionale.
Incremento risorse per messa in sicurezza edifici e territorio degli enti locali
Il decreto interviene anche sul Fondo istituito dalla legge di Bilancio 2019 per gli investimenti dei Comuni relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, incrementandone le risorse di 900 milioni di euro per l’anno 2021 e 1.750 milioni di euro per l’anno 2022.
Anche in questo caso le risorse sono finalizzate allo scorrimento della graduatoria delle opere ammissibili per l'anno 2021. Gli enti beneficiari sono individuati con comunicato del Ministero dell'interno (da pubblicarsi entro il 31 gennaio 2021) che, a quel punto, debbono confermare l'interesse per il contributo inviando una comunicazione entro 10 giorni. Le assegnazioni avverranno con decreto del Ministero dell'interno da emanarsi entro il 28 febbraio 2021.
Incremento risorse per piccole opere
Aumentano invece di 500 milioni per il 2021 le risorse assegnate ai Comuni nell'ambito del Fondo per le piccole opere previsto dalla manovra 2020.
L'importo aggiuntivo è attribuito ai Comuni beneficiari con decreto del Ministero dell'interno, entro il 15 ottobre 2020.
Incremento risorse per le scuole di province e citta' metropolitane
Agli interventi di manutenzione straordinaria e incremento dell'efficienza energetica delle scuole di Province e Città metropolitane, invece, sono destinati 90 milioni di euro per l’anno 2020, 215 milioni di euro per l’anno 2021, 625 milioni di euro per l’anno 2022, 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 225 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029.
Risorse per ponti e viadotti di province e città metropolitane
Un nuovo Fondo, con una dotazione di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023, è istituito nello stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e per la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli con problemi strutturali di sicurezza.
L’assegnazione delle risorse avverrà con un decreto del Ministro delle infrastrutture, di concerto con quello dell'economia, da emanare entro il 31 gennaio 2021, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Il riparto avverrà sulla base di un piano che classifichi i programmi di intervento presentati secondo criteri di priorità legati al miglioramento della sicurezza, al traffico interessato e alla popolazione servita.
Piccole opere e interventi contro l'inquinamento
Il decreto prevede anche l’avvio dal 2021 di un programma pluriennale per potenziare gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche a beneficio della collettività, nonché per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. Il programma è volto, pertanto, a stabilizzare i contributi a favore dei Comuni per queste tipologie di interventi. A tale fine, con decreto del Ministro dell’interno, da emanare entro il 15 gennaio di ciascun anno, è assegnato a ciascun comune con popolazione inferiore a 1.000 abitanti un contributo di pari importo, nel limite massimo di:
- 160 milioni di euro per l’anno 2021;
- 168 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023;
- 172 milioni di euro per l’anno 2024;
- 140 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2030;
- 132 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2031 al 2033;
- 160 milioni di euro a decorrere dall’anno 2034.
Il comune beneficiario è tenuto ad iniziare i lavori entro il 15 maggio di ogni anno, pena la revoca dei fondi.
Inoltre, sempre dal 2021, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente, viene istituito un Fondo per migliorare la qualità dell'aria, soprattutto nella Pianura Padana. Parliamo di 1.038 milioni di euro in totale, così ripartiti:
- 41 milioni di euro per l’anno 2021;
- 43 milioni di euro per l’anno 2022;
- 82 milioni di euro per l’anno 2023;
- 83 milioni di euro per l’anno 2024;
- 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2030;
- 73 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2031 al 2033;
- 80 milioni di euro per l’anno 2034;
- 40 milioni di euro a decorrere dall’anno 2035
Sostegno agli enti in deficit strutturale
Per il sostegno agli Enti in deficit strutturale, presso il Ministero dell'Interno è istituito anche un Fondo, con una dotazione di 80 milioni di euro per l'anno 2020 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, da ripartire tra i Comuni che hanno deliberato la procedura di riequilibrio finanziario.
La misura ha l’obiettivo di favorire il risanamento finanziario dei Comuni il cui deficit strutturale è imputabile alle caratteristiche socio-economiche della collettività e del territorio e non a patologie organizzative.
Estensione dei termini per la concessione delle anticipazioni di liquidità agli enti locali per far fronte ai debiti della PA
Estesi anche i termini per la concessione delle anticipazioni di liquidità agli Enti locali per far fronte ai debiti della PA, che possono essere richieste nel periodo compreso tra il 20 settembre 2020 e il 9 ottobre 2020.
Le anticipazioni di liquidità sono concesse entro il 23 ottobre 2020, anche grazie ad un'integrazione della convenzione tra il MEF e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) da farsi entro il 14 settembre 2020.
Procedure per l’assegnazione dei contributi per la rigenerazione urbana
Il decreto modifica alcuni aspetti delle procedure tramite cui verranno assegnati ai Comuni i fondi per la rigenerazione urbana previsti dalla Legge di bilancio 2020. Si tratta - lo ricordiamo - di 8,5 miliardi dal 2021 al 2034 con cui i Comuni potranno fare investimenti in progetti per la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nelle città e nelle periferia.
Il decreto Agosto interviene sul tema, modificando l’individuazione delle modalità procedurali per l’assegnazione dei contributi. A differenza di quanto previsto prima, infatti, la definizione della disciplina procedurale per assegnare i fondi non dovrà più avvenire con un unico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) emanato entro il 31 marzo 2020, bensì con più DPCM da emanarsi entro il 31 marzo dell’anno precedente il triennio di riferimento, ovvero dell’anno precedente il biennio di riferimento per gli anni 2033-2034.
Inoltre, per quanto riguarda i termini per la presentazione delle istanze e per l’emanazione del decreto ministeriale di concessione dei contributi per il triennio 2021-2023, il dl Agosto prevede che:
- Le istanze per la concessione dei contributi dovranno essere presentate entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM (quindi presumibilmente entro una data prossima al 31 dicembre 2020) e non entro il 30 giugno 2020;
- Il decreto di concessione dei contributi dovrà essere adottato entro 150 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM (quindi presumibilmente entro i primi di marzo del 2021) e non entro il 30 settembre 2020.
> Legge di bilancio 2020: 8,5 miliardi per la rigenerazione urbana
Disposizioni in materia di eventi sismici
Il decreto Agosto va infine a prorogare fino al 31 dicembre 2021 lo Stato di emergenza connesso al sisma 2016, incrementando di 300 milioni per il 2021 il Fondo per le emergenze nazionali previsto dall’articolo 44 del Codice della protezione civile.
> Dl Rilancio: arriva la moratoria per le imprese terremotate
> Consulta il testo della legge 126-2020 di conversione del decreto Agosto, pubblicata in GURI