Finanziamenti Nuove Imprese a Tasso Zero - 190 milioni per startup giovanili e femminili
Tanti i fondi previsti da recenti decreti per finanziare senza interessi nuove imprese giovanili e femminili in tutta Italia.
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Finanziamenti a tasso zero, fino al 75% degli investimenti, per avviare un micro o piccola impresa condotta da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne. E' la ricetta proposta dalla misura Nuove imprese a tasso zero per stimolare l'autoimprenditorialità in Italia, con un budget di tutto rispetto: 190 milioni di euro, disponibili per l'intero territorio nazionale.
Lo strumento ha già permesso di finanziare 171 progetti, ma a muoversi per ottenere finanziamenti finora sono state solo poche Regioni, con Campania, Lazio e Sicilia a spartirsi da sole la fetta più grande della torta. Nelle altre Regioni, invece, i candidati scarseggiano, e in alcune, soprattutto al Nord, non risultano ancora progetti finanziati.
Cos'è Nuove imprese a tasso zero
Nuove imprese a tasso zero rappresenta il restyling della misura Autoimprenditorialità di cui al decreto legislativo n. 185 del 2000, Titolo I, ma a differenza di questa, oltre che ai giovani tra i 18 e i 35 anni, si rivolge anche alle donne, senza limiti di età.
I progetti d'impresa finanziabili possono riguardare la produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, la fornitura di servizi alle imprese e alle persone, il commercio di beni e servizi e il turismo. In più, se di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile, possono essere ammessi anche progetti imprenditoriali nella filiera turistico-culturale, dalla valorizzazione del patrimonio al miglioramento dei servizi di ricettività e accoglienza, e nel campo dell'innovazione sociale.
I finanziamenti coprono fino al 75% delle spese sostenute, entro un tetto massimo di 1,5 milioni investiti, e sono concessi a tasso zero per un periodo di otto anni. Il 25% residuo può essere garantito con risorse proprie o mediante finanziamenti bancari. Tra l'altro, grazie alla convenzione sottoscritta da Ministero dello Sviluppo economico, Invitalia e ABI, le agevolazioni possono erogate anche sulla base di fatture di acquisto non quietanzate tramite l’utilizzo di conti correnti vincolati.
Le agevolazioni possono essere richieste sia da persone fisiche pronte a costituire una società entro 45 giorni dall'ammissione all'aiuto, che da società costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda.
190 milioni di euro per l'avvio d'impresa
Dall'apertura dello sportello per la presentazione delle domande, il 13 gennaio 2016, Nuove imprese a tasso zero ha già permesso di finanziare 171 progetti.
A disposizione, però, ci sono ancora circa 190 milioni di euro, disponibili per iniziative imprenditoriali in tutta Italia. L'avviso, partito con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro, è stato infatti rifinanziato con oltre 100,9 milioni di euro a valere sul Programma operativo nazionale Sviluppo imprenditoriale locale (PON SIL) 2000-2006 e con risorse del Piano di Azione e Coesione Campania.
Ulteriori fondi sono stati previsti dalla Legge di Bilancio 2017, che ha destinato al regime di aiuto 47,5 milioni di euro per l'annualità in corso, portando le disponibilità totali a circa 190 milioni di euro. In più, sempre in legge di Bilancio sono stati previsti altri 47,5 milioni a favore della misura per garantire la continuità dei finanziamenti anche nell'annualità 2018.
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Campania, Lazio e Sicilia sul podio per finanziamenti ottenuti
Le iniziative finanziate, alla data del 1° marzo 2017, sono 171, per un totale di 42 milioni di agevolazioni concesse, che hanno permesso di attivare investimenti per complessivi 65 milioni di euro.
Se si guarda alle tipologie di investimento a prevalere sono i settori della manifattura intesa come produzione di beni (59 progetti) e dei servizi alla persona (48), seguiti dal commercio (25) e dal turismo (22). Più contenuti gli investimenti nei settori dei servizi alle imprese (7), della trasformazione agricola (6), delle attività turistico-culturali (3) e dell'innovazione sociale (1).
La fascia di età più attiva è quella compresa tra i 25 e i 36 anni, con 106 iniziative proposte da uomini e 73 da donne. Segue la fascia 36-50 anni, in cui però il rapporto si inverte, con 90 donne beneficiarie e 40 uomini. Più modesta la partecipazione nelle fasce under 25 (28 uomini e 26 donne) e over 50 (23 uomini e 36 donne).
A livello territoriale, si distingue principalmente la Campania con 76 progetti finanziati, seguita dal Lazio (25 progetti) e dalla Sicilia (23). Complessivamente al Sud fanno riferimento 126 dei 171 progetti finanziati, contro i 45 del Centro Nord, dove alcune Regioni risultano ferme a quota zero: è il caso della Liguria, del Piemonte, del Trentino Alto Adige e della Valle d'Aosta, ma anche dell'Umbria e delle Marche. Le altre Regioni hanno portato a casa qualche risultato, ma si tratta di numeri contenuti, dagli 8 progetti finanziati in Lombardia a uno solo in Friuli Venezia Giulia.
Oltre alle 171 iniziative imprenditoriali già ammesse ai finanziamenti, il soggetto gestore della misura, Invitalia, ha ancora in esame 363 domande in corso di valutazione, mentre 784 business plan non sono stati ammessi e 177 istanze risultano sospese.
L'assegnazione dei finanziamenti, infatti, non si arresta fino all'esaurimento delle risorse finanziarie: il bando è sempre aperto e le domande vengono valutate in base all'ordine di presentazione entro 60 giorni dalla data di presentazione o di completamento in caso di successive integrazioni.
> Link per richiedere i finanziamenti: Nuove imprese a tasso zero - Invitalia