MUR: Programma nazionale per la ricerca 2021-2027
Il Programma nazionale per la ricerca (PNR), previsto dal D.Lgs. 204/1998, è il documento che orienta le politiche della ricerca in Italia, alla realizzazione del quale concorrono le amministrazioni dello Stato con il coordinamento del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Con riferimento alla dimensione europea e internazionale della ricerca e tenendo conto delle iniziative, dei contributi e delle realtà regionali, il PNR 2021-2027 rappresenta il luogo di sintesi delle linee d’intervento in materia di ricerca portate avanti dalle amministrazioni pubbliche centrali e regionali che contribuiscono al sistema nazionale della ricerca e innovazione in funzione delle loro competenze e specificità, nel pieno rispetto del riparto di competenze normative e amministrative.
Il PNR mira a favorire una maggiore sintonia e un più efficace coordinamento delle politiche di ricerca a livello europeo, nazionale e regionale e a rafforzare la presenza e la competitività dei ricercatori italiani nello Spazio europeo della ricerca e sulla scena globale.
Il PNR 2021-27 è articolato in priorità di sistema, grandi ambiti di ricerca e innovazione e relative aree d’intervento, piani nazionali e missioni.
Priorità di sistema
Le 9 priorità di sistema sono:
- sostenere la crescita diffusa e inclusiva del sistema della ricerca;
- consolidare la ricerca fondamentale;
- rafforzare la ricerca interdisciplinare;
- garantire la centralità della persona nell’innovazione;
- valorizzare la circolazione di conoscenza e competenze tra ricerca e sistema produttivo;
- accompagnare lo sviluppo di una nuova generazione di ricercatori e professionisti del trasferimento di conoscenza;
- promuovere la dimensione internazionale dell’alta formazione e della ricerca;
- assicurare il coordinamento della ricerca nazionale, europea, internazionale;
- verso i nuovi orizzonti della ricerca.
Grandi ambiti di ricerca e innovazione e relative Aree di intervento
I grandi ambiti di ricerca e innovazione e le relative aree d’intervento rispecchiano le sei aggregazioni (clusters) di Horizon Europe, il programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione 2021-27, e considerano gli ambiti della Strategia di specializzazione intelligente. La consultazione della comunità scientifica nazionale, condotta dal MIUR nel 2018-19, ha prodotto un quadro dettagliato dello stato e delle prospettive del sistema nazionale della ricerca e dell’innovazione.
I 6 ambiti di ricerca e innovazione sono:
- Salute
- Cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, società dell’inclusione
- Sicurezza per i sistemi sociali
- Digitale, industria, aerospazio
- Clima, energia, mobilità sostenibile
- Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente
Gli obiettivi e relative azioni di supporto messi in evidenza state ricondotti ai grandi ambiti di ricerca e innovazione del PNR 2021-27. In analogia al programma Horizon Europe, i grandi ambiti di ricerca e innovazione sono articolati ad un livello di granularità più fine (28 aree d’intervento) e declinati in coerenza con gli indirizzi del Ministero dell’Università e della Ricerca e con le specificità del contesto nazionale messe in evidenza dalla suddetta consultazione e dai contributi delle amministrazioni coinvolte.
Piani nazionali
Il Programma nazionale per la ricerca 2021-2027 include 2 piani nazionali:
- il primo - Piano nazionale per le infrastrutture di ricerca - dedicato al potenziamento e al consolidamento del complesso delle infrastrutture di ricerca di livello nazionale ed europeo,
- il secondo - Piano nazionale per la scienza aperta - dedicato ad approfondire le tematiche di diffusione di processi compatibili con il più ampio accesso possibile ai dati e ai risultati della ricerca (open science) e dell’innovazione (open innovation).
Missioni
Le iniziative di R&I mission-oriented sono politiche pubbliche sistemiche che attingono alla conoscenza di frontiera per raggiungere obiettivi specifici e rilevanti, combinando un approccio top-down volto a fornire una direzione e bottom-up per sviluppare le attività necessarie al buon esito della missione.
Con le missioni del PNR 2021-2027 si intende stimolare un processo guidato da scelte strategiche del governo e alimentato da attività di ricerca e innovazione di metodi, strategie e tecnologie, capaci di sviluppare al meglio il potenziale creativo a disposizione nel nostro Paese.
Attuazione, governance, monitoraggio e aggiornamento
Nel PNR è proposto un sistema di governance che punta a dare maggiore sintonia e un più efficace coordinamento delle politiche di ricerca e innovazione fra i livelli europeo, nazionale e regionale. Il sistema mira a rafforzare e dare continuità al dialogo interistituzionalecon le amministrazioni centrali e regionali per attuare in maniera efficace priorità e tematiche strategiche del PNR 2021-2027. Previsto, inoltre, il coinvolgimento dei portatori di interesse pubblici e privati, oltre all'identificazione e realizzazione di azioni coerenti, convergenti e, quando possibile, congiunte fra le diverse amministrazioni.
Il sistema di monitoraggio, infine, punta a stimolare una riflessione dedicata per l’individuazione di Key Performance Indicators, ma anche ad accoglie i risultati/impatti conseguiti, analizzandoli in una visione unitaria e coordinata. Il meccanismo funge da ausilio per supportare, attraverso una logica di evidence-basedpolicies, l’aggiornamento annuale del PNR, il miglioramento continuo delle politiche a supporto della ricerca, dell’alta formazione e dell’innovazione, in coerenza con le priorità definite attraverso i documenti di programmazione nazionali e le linee d’indirizzo europee e internazionali.
Budget
Il PNR costituisce la cornice entro la quale si delineano le linee strategiche attraverso cui il sistema Paese sostiene il mondo della ricerca. Le fonti di finanziamento utilizzate a tale scopo sono molteplici e di diversa natura e possono essere aggregate in quattro grandi categorie:
FONDI DI DIRETTA COMPETENZA DEL MUR
Si tratta di finanziamenti strutturali iscritti nel bilancio del Ministero fra i quali rientrano:
- a) il Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE), stabilito dall’art. 4 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213 (e ss.mm.ii.). Il fondo finanzia le spese di gestione degli enti pubblici vigilati dal MUR e le attività di ricerca ritenute strategiche perché in linea con le priorità di interesse nazionale individuate nel PNR e/o legate allo sviluppo di tecnologie chiave abilitanti;
- b) il Fondo di finanziamento ordinario delle università (FFO), istituito con l’art. 5 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e destinato alla copertura delle spese istituzionali, tra cui i costi di personale e di funzionamento;
- c) il Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR) che finanzia “specifici interventi di particolare rilevanza strategica, indicati nel PNR”;
- d) il Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), istituito dall’art. 1, comma 870, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che è destinato a finanziare in particolare interventi a sostegno della ricerca fondamentale (diretti cioè a sostenere l’avanzamento della conoscenza), interventi orientati prevalentemente alla ricerca industriale (orientati cioè a favorire la specializzazione del sistema industriale nazionale), azioni di innovazione sociale, interventi integrati di ricerca, infrastrutturazione, formazione di capitale umano, trasferimento tecnologico e spin-off (finalizzati allo sviluppo dei cluster tecnologici), e progetti di ricerca inseriti in accordi e programmi comunitari e internazionali;
- e) Fondi per interventi speciali quali il Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), il Programma nazionale di ricerca in Antartide (PNRA) e il Programma di ricerche in Artico (PRA).
FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI
I Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) rappresentano il principale strumento della politica di investimenti della UE e possono essere definiti fondi indiretti, in quanto la gestione delle risorse è delegata agli Stati membri. Questa forma di gestione concorrente opera, infatti, attraverso un sistema di responsabilità condivisa tra la Commissione Europea e le autorità centrali e regionali degli Stati membri che concordano uno o più Programmi operativi nei quali sono stabilite le priorità di finanziamento.
FONDI NAZIONALI DESTINATI ALLA POLITICA DI COESIONE
Nell’ambito della politica di coesione, alle risorse rese disponibili dai Fondi SIE si aggiungono le risorse nazionali stanziate dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e le risorse del Fondo di rotazione (art. 5 della legge 183/1987).
Il FSC, previsto dal decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, detta disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, con la finalità di dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi al finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese, secondo la chiave di riparto 80% nelle aree del Mezzogiorno e 20% in quelle del Centro-Nord. Tali risorse sono aggiuntive, ovvero non sostituiscono le spese ordinarie del bilancio dello Stato e degli enti decentrati, in coerenza con l’analogo criterio dell’addizionalità previsto per i fondi SIE. Il Piano Stralcio “Ricerca e Innovazione” utilizza il FSC per interventi specifici.
Per quanto concerne il Fondo di rotazione, lo stesso ha una duplice veste: da un lato, infatti, nel rispetto del principio di addizionalità, assicura alle amministrazioni titolari di Programmi operativi la quota di finanziamento a carico del bilancio dello Stato destinata a coprire il cofinanziamento degli stessi e dall’altro, costituisce la fonte di finanziamento della politica ordinaria convergente. In tale ambito, il MUR gestisce il Programma operativo complementare al PON.
PROGRAMMI EUROPEI A GESTIONE DIRETTA
Si tratta di linee di finanziamento gestite direttamente dalla Commissione Europea che, attraverso le sue Direzioni generali o Agenzie esecutive si occupa della pubblicazione delle linee programmatiche e dei bandi, della selezione dei progetti e del loro monitoraggio, erogando i fondi ai beneficiari senza ulteriori passaggi intermedi. Per la programmazione 2021-27 sono previsti i seguenti programmi a gestione diretta: Horizon Europe, InvestEU, Europa digitale, Erasmus+, Europa Creativa, LIFE. In particolare, il Programma quadro per la ricerca e innovazione, Horizon Europe, vede un ruolo attivo del MUR attraverso la nomina dei rappresentanti nazionali italiani nelle configurazioni del Comitato di Programma, chiamati a negoziare a livello europeo le priorità del nostro Paese espresse nel PNR.
FONDI PER IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI E PER LO SVILUPPO INFRASTRUTTURALE DEL PAESE – SETTORE RICERCA
Con le leggi di bilancio 2017, 2018, 2019 e 2020 sono stati disposti significativi stanziamenti pluriennali che coprono un arco temporale fino al 2034 a favore del settore della ricerca. Nello specifico, si fa riferimento ai seguenti fondi:
- Fondo da ripartire per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, di cui all’art. 1 comma 140 della legge 232/2016;
- Fondo da ripartire per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, di cui all’art. 1 comma 1072 della legge 205/2017;
- Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, di cui all’art. 1 comma 95 della legge 145/2018;
- Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato allo sviluppo del Paese, di cui all’art. 1 comma 14 della legge 160/2019.
Le risorse sono state assegnate alle università e agli enti e alle istituzioni pubbliche di ricerca vigilati dal MUR. In particolare, si è trattato di interventi a carattere innovativo, con ampia sostenibilità e forte impatto sociale, di effettiva cantierabilità e con capacità di attivare finanziamenti europei. La tabella che segue dimostra la distribuzione temporale degli stanziamenti assegnati e mette in evidenza quelli per il periodo 2021-27 coincidente con quello del PNR.