Internazionalizzazione: nasce la Banca asiatica di investimento per le Infrastrutture
Firmato a Pechino il memorandum d'intesa per la creazione della Banca asiatica di investimento per le Infrastrutture. L'istituto di credito si occuperà dello sviluppo di strade, ferrovie, impianti energetici e telecomunicazioni.
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Si è tenuta nelle scorse ore a Pechino la cerimonia per il riconoscimento formale della costituzione della Banca asiatica di investimento per le Infrastrutture (Asian Infrastructure Investment Bank, AIIB). Attualmente, sono 22 i Paesi partecipanti: Bangladesh, Birmania, Brunei, Cambogia, Cina, Filippine, India, Indonesia, Kazakistan, Kuwait, Laos, Malesia, Mongolia, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Singapore, Sri Lanka, Thailandia, Uzbekistan e Vietnam.
La banca nasce da un'iniziativa della Cina, che nel 2013 aveva proposto la creazione di un istituto internazionale di finanziamento per lo sviluppo del settore infrastrutturale dell'area asiatica. L'ultimo Paese a diventare partner dell'AIIB è l'India, che a giugno era stata esortata ad aderire da Pechino. In quella stessa occasione la Cina aveva proposto un aumento del capitale sociale iniziale della banca da 50 miliardi di dollari a 100 miliardi di dollari.
Al memorandum d'intesa - siglato dai rappresentanti dei Paesi partecipanti nella Grande Sala del Popolo, sede del parlamento di Pechino - seguirà ora una fase di negoziati, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2015.
La AIIB sarà la seconda banca internazionale di iniziativa asiatica. Già dal 1966, infatti, è attiva nelle regioni dell'Asia e dell'Estremo Oriente la Banca Asiatica di Sviluppo (Asian Development Bank, ADB). Nata con l'obiettivo di combattere la povertà e migliorare la qualità di vita della popolazione favorendo la crescita e la cooperazione economica, l'ADB conta attualmente 67 Paesi membri, tra asiatici e non, e un capitale sociale - secondo i dati relativi al 2013 - di 174 miliardi di dollari.
La Cina e l'India sono - insieme a Brasile, Russia e Sudafrica - membri fondatori della nascente Banca di Sviluppo dei BRICS che promuoverà lo sviluppo dei cinque Paesi emergenti.
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