Fondi europei 2014-2020: quasi 50 miliardi mobilitati dagli strumenti finanziari

Fondi europei - Photo credit: Foto di NakNakNak da Pixabay Nel 2021 gli strumenti finanziari cofinanziati dai fondi UE 2014-2020 hanno visto crescere impegni e pagamenti ai beneficiari finali. Con l'Italia che, in base all'ultimo report della Commissione UE, registra il maggiore aumento delle risorse impegnate rispetto al 2020.

Fondi europei: boom di impegni e pagamenti per gli strumenti finanziari

Prestiti, garanzie ed equity sono le principali forme di strumenti finanziari attivate dai Paesi UE per massimizzare, attraverso effetto leva e rotatività, l'impatto delle risorse del bilancio dell'Unione, attirando capitali privati e rimettendo in circolo i fondi europei rimborsati a vantaggio di nuovi beneficiari.

Nel 2021 queste forme di sostegno, distinte dalle tradizionali sovvenzioni, ma sinergiche grazie a regole semplificate per la combinazione di contributi e strumenti finanziari, sono cresciute significativamente, arrivando a mobilitare quasi 50 miliardi di euro di finanziamenti a beneficio dell'Unione europea.

Secondo l'ultima relazione della Commissione europea, pubblicata il 5 dicembre, alla fine dello scorso anno 12,9 miliardi del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo di Coesione (FC) sono stati versati ai destinatari finali o accantonati per prestiti garantiti erogati ai beneficiari, mobilitando un totale di 48,3 miliardi, quasi quattro volte l'importo iniziale (leva di 3,7).

Per approfondire: Fondi europei: i consigli di Commissione e BEI sugli strumenti finanziari

I risultati degli strumenti finanziari cofinanziati dai fondi europei 2014-2020

In base al report di Bruxelles gli strumenti finanziari (SF) sono stati attuati utilizzando tutti i fondi strutturali e di investimento europei (SIE) in 25 Stati membri, Regno Unito incluso. Alla fine del 2021 i contributi impegnati a favore degli SF ammontavano a quasi 31 miliardi (contro i 29 miliardi della fine del 2020), di cui 23 miliardi a valere sui fondi SIE, mentre le risorse versate hanno superato quota 23 miliardi (a fronte dei 18,4 miliardi della fine del 2020), di cui 17,6 miliardi di fondi SIE.

Circa 19 miliardi di euro (di cui 13,8 miliardi di fondi SIE) sono stati investiti o impegnati nei destinatari finali (13,8 miliardi alla fine del 2020), mobilitando 49,3 miliardi di investimenti (+29% di variazione su base annua).

Nonostante il ritmo vari considerevolmente tra gli Stati membri, le autorità di gestione e gli intermediari finanziari sono riusciti a progredire nell'attuazione degli strumenti finanziari nel corso del 2021, aumentando il tasso di esborso di tutti i fondi SIE dal 72% al 78%.

I destinatari finali assistiti sono aumentati di quasi 122mila unità, raggiungendo quota 678mila, con le PMI a costituire il gruppo più numeroso, in tutto 592.500, di cui 452mila qualificate come microimprese.

Andando al dettaglio dei singoli fondi, gli strumenti finanziari FESR hanno messo a disposizione quasi 7 miliardi per il capitale circolante per le PMI nel contesto della crisi COVID-19, che è il doppio di quanto gli Stati membri hanno stanziato per il capitale circolante sotto forma di sovvenzioni, sostenendo 592.500 PMI, di cui 452mila qualificate come microimprese. Gli strumenti finanziari FSE, invece, hanno sostenuto l'economia sociale in Europa versando 247 milioni di euro a favore di 10.800 destinatari finali tra microimprese e privati.

Anche l'attuazione degli strumenti finanziari FEASR procede bene, tenendo conto del fatto che il periodo di ammissibilità è stato prorogato fino alla fine del 2025 e - nonostante le sfide che hanno segnato il 2021 - i pagamenti ai destinatari finali degli strumenti finanziari FEAMP sono comunque aumentati del 6%.

A livello territoriale, invece, è l'Italia a registrare il maggiore aumento delle risorse impegnate (oltre 900 milioni di fondi aggiuntivi), seguita da Francia, Ungheria e Polonia (oltre 100 milioni di euro ciascuna). L'Italia spicca anche per l'entità dei finanziamenti mobilitati (17,3 miliardi), seguita da Grecia (6,1 miliardi) e Spagna (4,3 miliardi) e, insieme all'Ungheria, per l'incremento della quota di pagamenti ai destinatari finali, con oltre 700 milioni di fondi SIE aggiuntivi versati a fine 2021.

Consulta l'Annual Summary Report on the Implementation of Financial Instruments