Tutto ciò che c’è da sapere sui bonus per la ricostruzione post-sisma. La guida del Fisco
A distanza di due anni dall’ultima edizione, il Fisco e il Commissario al sisma pubblicano la nuova guida sugli incentivi per la ricostruzione che, oltre a spiegare la cumulabilità tra il contributo alla ricostruzione e il superbonus, riporta le domande più frequenti dei cittadini e una serie di definizioni utili per orientarsi nella giungla normativa.
Le novità sul DDL per la ricostruzione post-calamità
La guida “Ricostruzione post sisma Italia Centrale e superbonus 110%” aggiornata ad ottobre 2023, arriva “alla luce degli sviluppi normativi intervenuti e dall’approvazione del Testo unico della ricostruzione privata, nonché dell’esperienza acquisita in seguito alla prima applicazione congiunta delle due discipline” spiegano le due istituzioni redattrici del documento.
“A seguito delle modifiche normative apportate alla disciplina della detrazione prevista dall’articolo 119 del decreto legge n. 34 del 2020 (cd. Superbonus) - si legge infatti nella guida - le spese sostenute per la ricostruzione degli edifici privati delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpite dal sisma del 2016, possono beneficiare fino al 2025, in aggiunta al “contributo sisma”, anche del citato Superbonus nella misura del 110%, con la possibilità di optare per le modalità alternative di fruizione della detrazione con il cd. sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta”.
Cumulabilità superbonus - contributo alla ricostruzione sisma
Fino al 31 dicembre 2025 gli interventi edilizi che si svolgono nelle aree terremotate possono avvalersi non solo dei contributi previsti per la riparazione o ricostruzione degli edifici danneggiati da eventi sismici, ma anche del superbonus al 110%. In particolare l’agevolazione al massimo della sua aliquota (il 110%) spetta per la parte di spesa eccedente il contributo concesso per gli interventi di riparazione o ricostruzione post sisma.
Inoltre, a differenza di altre casistiche, per tali interventi viene mantenuta la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione nella dichiarazione dei redditi, in deroga alle limitazioni introdotte dal DL 11/2023.
Per poter beneficiare del superbonus nelle aree terremotate, il contribuente deve però rispettare una serie di condizioni in materia ad esempio di asseverazioni o computo metrico, ben dettagliate all’interno della guida.
Il documento si sofferma anche sul c.d. “superbonus rafforzato” previsto dal comma 4-ter dell’articolo 119 del decreto Rilancio che ha infatti stabilito l’aumento del 50% del limite di spesa ammesso al superbonus spettante per interventi di efficienza energetica o antisismici, nel caso di interventi di ricostruzione riguardanti i fabbricati danneggiati dal sisma nei Comuni. Si tratta però, ricorda la guida, di una detrazione alternativa al contributo previsto per la ricostruzione o riparazione degli edifici danneggiati dal sisma, che opera per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Nella sostanza, quindi, l’intervento è soggetto alla disciplina ordinaria per l’accesso al Superbonus, anziché a quella per la ricostruzione.
Oltre a riportare la cronistoria delle agevolazioni per la ricostruzione dei territori terremotati e i link alle pertinenti normative, la guida contiene anche una quindicina di FAQ che si soffermano su aspetti come i canali di trasmissione della domanda di contributo, i requisiti urbanistici per poter accedere al superbonus oppure come comportarsi in caso di varianti in corso d’opera.
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