Private equity e venture capital: Preqin, le sfide del 2015
Raccolta fondi, valutazioni, performance e regolamentazione. Sono alcune delle sfide maggiori indicate dai gestori dei fondi di private equity e venture capital, secondo il rapporto 2015 realizzato da Preqin.
Nel '2015 Preqin Global Private Equity & Venture Capital Report' la società di ricerca e consulenza Preqin ha realizzato un sondaggio rivolgendosi a 260 gestori di fondi di private equity e venture capital, per individuare le tematiche che interessano il settore e tracciare le prospettive per l'anno in corso.
Fra le sfide maggiori indicate dagli intervistati, le questioni riguardanti il fundraising, le valutazioni, le performance e la regolamentazione del settore.
In particolare, sono state indicate la regolamentazione e la valutazione come le sfide più importanti per il futuro, anche alla luce della proposta di direttiva in materia di gestori di fondi alternativi (AIFMD), che prevede l’applicazione di condotta, trasparenza informativa e requisiti patrimoniali, organizzativi e di controllo del rischio analoghi a quelli previsti per le società di gestione di fondi comuni armonizzati.
Direttiva che non manca di sollevare dubbi fra gli addetti ai lavori: a preoccupare maggiormente i gestori dei fondi di private equity e venture capital, i costi (41%), i rischi crescente legati all'incertezza normativa o alla mancanza di assistenza (28%), la complessità crescente del mercato (28%) e la riservatezza delle informazioni segnalate al regolatore (5%).
In generale, la regolamentazione del settore è percepita come un elemento di confusione per il 45% dei manager, secondo cui i cambiamenti apportati alla situazione esistente finirebbero solo per peggiorarla, aumentando i livelli della burocrazia.
Quanto ai livelli d'investimento, il 57% degli intervistati ritiene che siano cresciuti nel corso dei 12 mesi precedenti, soprattutto in Nord America e in Europa, aree geografiche in cui tradizionalmente i gestori dei fondi ricercano maggiormente i capitali.
E in base alle previsioni fornite dai manager intervistati, non mancheranno nuovi investimenti nel corso del 2015: il 35% prevede investimenti equivalenti a quelli svolti nel 2014, il 26% investirà leggermente di più, mentre il 29% prevede investimenti significativamente più alto nel 2015. slo il 10% degli intervistati prevede investimenti al ribasso rispetto all'anno precedente.
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