Lo Stato aperto al pubblico: un libro contro la burocrazia

BurocraziaIl difficile rapporto tra burocrazia, cittadini e imprese è al centro di un nuovo libro edito dal Il Sole 24 Ore, dal titolo: "Lo Stato aperto al pubblico - Trasparenza, ora o mai più: la Riforma della PA alla prova del cittadino".

Il saggio è scritto da due professionisti della comunicazione: Sergio Talamo, direttore della Comunicazione e dei servizi al cittadino di Formez PA e Marco Barbieri, responsabile ufficio stampa Inps. Con questo libro gli autori propongono un vero e proprio “decalogo”: 10 punti che potrebbero diventare azioni concrete da adottare per migliorare le azioni di trasparenza, comunicazione e prevenzione e contrasto della corruzione nella PA, ma non solo.

Così il costituzionalista Michele Ainis nella prefazione: "Il libro di Barbieri e Talamo utilizza la trasparenza per disegnare uno Stato nel quale il principio democratico trovi la sua adeguata e completa realizzazione. I due autori guidano il lettore attraverso un percorso di analisi dei modi più efficaci per implementare quella che loro chiamano “trasparenza comunicativa”, sia nell’organizzazione sia nel funzionamento dei pubblici uffici".

Il saggio, che trae ispirazione delle parole del Ministro per la Semplificazione e la PA Maria Anna Madia (“Vogliamo un’amministrazione semplice, più ordinata, organizzata secondo il criterio del risultato"), contiene, inoltre, le testimonianze di chi lotta quotidianamente per trasformare la Pubblica Amministrazione in una vera casa di vetro, utile e accessibile a tutti.

Un decalogo per cambiare la PA italiana

  1. La trasparenza è comunicazione. Il ruolo del comunicatore pubblico va rilanciato come figura di raccordo delle politiche di trasparenza dell'amministrazione.
  2. La trasparenza è accountability. L'obiettivo non è la documentazione in sè, ma la possibilità di verificare - rendicontandola - quanta spesa sia stata finalizzata alle esigenze dei cittadini.
  3. La trasparenza non è solo premessa per l'Anticorruzione. La patologia della corruzione va contrastata in ogni modo, ma la trasparenza non può essere solo uno strumento per la lotta alla corruzione.
  4. La trasparenza è partecipazione. Negli Stati Uniti la direttiva in vigore sull'Open Government lega indissolubilmente trasparenza, partecipazione e collaborazione.
  5. Urp: una vecchia parola, nuove funzioni. Il vecchio ufficio relazioni con il pubblico deve diventare il motore della riforma amministrativa. Dopo oltre 20 anni è possibile ripensarne la funzione in termini concreti.
  6. Cittadini e PA, un unico standard di servizio. Deve essere adottato uno standard di di servizio nelle prestazioni comunicative rese agli utenti, basato sui criteri di ascolto, personalizzazione e presa in carico.
  7. Cittadini e PA: ascolto e soddisfazione. Devono essere adottati strumenti condivisi di customer satisfaction, anche a costo zero.
  8. Cittadini e PA: la nuova relazione nasce dalla semplificazione. La semplicità è la condizione necessaria per la crescita economica, a cominciare dall'attrazione degli investimenti nel nostro paese, che sono frenati dalla macchina burocratica.
  9. La nuova programmazione unificata per misurare la PA. Le iniziative della PA (anticorruzione, trasparenza, comunicazione) devono convergere in un piano generale della performance.
  10. Dalla rete agli open data: la tecnologia è un servizio. Gli open data sono una condizione per collaborare al progetto di open government, ma sono uno strumento, non l'obiettivo.

"Lo Stato aperto al pubblico - Trasparenza, ora o mai più: la Riforma della PA alla prova del cittadino", Il Sole 24 Ore,  2014