Mezzogiorno: opinioni a confronto sui risultati del rapporto Svimez 2010

Mezzogiorno - Immagine di MateolaIl primo quaderno di quest'anno a cura della Svimez, l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, è dedicato al dibattito sul Rapporto 2010 sull'economia meridionale, che ha avuto luogo a Roma nel luglio scorso presso la sede dell'Associazione Bancaria Italiana e che ha visto a confronto esponenti del mondo politico, tra i quali il Ministro degli affari regionali Raffaele Fitto, il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola e quello della Regione Basilicata Vito De Filippo.

Quali politiche per le imprese europee?

Industry - Foto di BaytownbertE' stato presentato ieri nel corso di un evento a Bruxelles il volume "Industrial policies in Europe. Public supply and private demand", a cura della MET - Monitoraggio Economia e Territorio. Lo studio raccoglie i risultati di una ricerca condotta da Raffaele Brancati e Andrea Maresca sul tema delle politiche industriali in Europa con particolare riferimento all'Italia, alla Francia, alla Germania e alla Spagna.

Sviluppo economico: Rapporto annuale 2009 sugli interventi nelle Aree sottoutilizzate

Il Mezzogiorno - foto di MateolaIl Ministro per i rapporti con le Regioni e la coesione territoriale ha presentato al Parlamento la Relazione di sintesi sugli interventi realizzati e sui risultati conseguiti nelle aree sottoutilizzate nel corso del 2009, allo scopo di riferire sulle tendenze economiche e sociali che hanno caratterizzato i territori del Mezzogiorno e del Centro-Nord, sulle risorse finanziarie e sulle politiche regionali destinate allo sviluppo.

Il Rapporto annuale Cotec evidenzia il gap italiano nell'Innovazione

 Nei giorni in cui il dibattito politico si riaccende sul caro vecchio posto fisso, per lungo tempo rimasto in disparte neanche fosse una scarpa demodé, il rapporto annuale sull’Innovazione del Cotec mette in risalto alcune gravi lacune del nostro sistema produttivo e la fatica con cui le imprese italiane e l’intero sistema-paese tengono il passo con il resto dell’Europa e del mondo nel campo dell’innovazione. Nonostante l’incremento degli investimenti degli ultimi anni, resta irrisolto il nodo centrale per lo sviluppo di una duratura competitività tecnologica dell’impresa italiana: il capitale umano.