Mobile payment: in Italia acquisti per 700 milioni di euro

Mobile payment - foto di Matthew (wmf)Sono 23 milioni gli italiani che nel 2011 hanno fatto acquisti via cellulare. Un mercato, quello dell'm-payment, che nel nostro paese vale 700 milioni di euro. Un giro d'affari all'apparenza notevole, ma che potrebbe fruttare molto di più. L'Italia, infatti, pur essendo fra i primi paesi al mondo per diffusione di cellulari, è tra gli ultimi, almeno in Occidente, per utilizzo di mobile payment. Lo rivela una ricerca dell’Osservatorio Nfc & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano, che prevede una crescita dell'm-payment fino a 14 miliardi di euro nel 2015. I primi passi di consorzi e aziende.

News, musica, giochi. Questi gli acquisti più frequenti in modalità mobile. I contenuti digitali pagati con il cellulare valgono 500 milioni di euro. Altri 80 milioni vengono dal mobile commerce di beni e servizi, che registra una forte espansione, spesso come estensione di progetti di eCommerce. Ancora limitata la diffusione del proximity payment, modalità di pagamento che sfrutta la tecnologia NFC, Near Field Communication.

Sono 23 milioni gli italiani che nel 2011 hanno effettuato almeno un pagamento via dispositivo mobile. Metodo ancora poco apprezzato. Stando a una stima della Banca d'Italia (2010) il 90% degli italiani preferisce i contanti. E ciò dà vita a un'eccezione tutta italiana: malgrado per numero e diffusione di dispositivi cellulari siamo fra i primi al mondo, lo stesso non si può dire per i pagamenti via mobile. Che comunque, stando alle previsioni dell’Osservatorio Nfc & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano, dovrebbe crescere esponenzialmente da qui al 2015, quando si dovrebbe toccare quota 14 miliardi di euro.

Esempi di mobile payment Italia ci sono. A partire da Movincom, un consorzio che raggruppa e rappresenta realtà commerciali, aziende ed enti interessati ad attivarsi sul fronte del pagamento di beni e servizi tramite telefono cellulare. A questi si aggiungono tentativi per avvicinare il pagamento remote a quello proximity, coprattutto attraverso soluzioni che usano il QRcode. Si vedano l'applicazione PlainPay di Auriga, Up Mobile di banca Sella e BeMoov, sempre del consorzio Movincom.

Links

Movincom

Plainpay Auriga

Up Mobile Banca Sella

BeMoov