Green Pass Covid, via libera al passaporto vaccinale UE
In vigore da oggi, 1° luglio, il Green Pass: lo strumento che faciliterà la libera circolazione in sicurezza all'interno dell'Unione e favorirà la ripresa economica del settore turismo.
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Il green pass taglia il traguardo: a soli tre mesi e mezzo dal primo coraggioso ma dibattuto annuncio di Bruxelles, è tutto pronto per l'esordio dello strumento nato per rilanciare il sistema turistico dei 27 Stati membri in vista dell’estate.
Con il via libera, il certificato Covid digitale sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR, a scelta del titolare, o in entrambi i formati.
Il documento attesterà che una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha effettuato un test recente con esito negativo o che è guarita dall'infezione: in pratica, si tratta di tre certificati distinti. Un quadro comune dell'Unione europea renderà i certificati compatibili e verificabili in tutta l'UE, oltre a prevenire frodi e falsificazioni.
Green pass europeo: cos'è e come funziona
Il certificato Covid digitale dell'UE conterrà informazioni fondamentali necessarie quali il nome, la data di nascita, lo Stato membro di rilascio e l'identificativo univoco del certificato. Oltre a ciò:
- per un certificato di vaccinazione: prodotto vaccinale e fabbricante, numero di dosi, data di vaccinazione;
- per un certificato di test: tipo di test (NAAT/RT-PCR o antigenico rapido), data e ora del test, centro di test e risultato;
- per un certificato di guarigione: data del risultato positivo del test, soggetto che ha rilasciato il certificato, data di emissione, data di validità.
Il green pass vaccinale sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo e includerà un codice QR per garantire la sicurezza e l'autenticità del certificato. Verrà predisposto dalla Commissione un gateway di interoperabilità per garantire che tutti i certificati possano essere verificati e aiuterà gli Stati membri nell'attuazione tecnica della misura. Questi ultimi avranno sempre l'ultima parola nel decidere da quali restrizioni sanitarie possano essere esentati i viaggiatori.
I certificati Covid digitali possono essere rilasciati e utilizzati in tutti gli Stati membri dell'UE. Sono ammessi a riceverli gratuitamente tutti i cittadini dell'UE e i loro familiari, così come i cittadini di paesi terzi che si recano in uno Stato membro o vi risiedono e che hanno il diritto di viaggiare in altri Stati membri.
Essere vaccinati non costituirà una condizione preliminare per viaggiare: tutti i cittadini dell'UE, indipendentemente dal fatto che siano stati vaccinati o meno, godono del diritto fondamentale di libera circolazione sul territorio dell'Unione. Lo stesso principio si applica ai diritti dei cittadini di paesi terzi che soggiornano o risiedono in uno Stato membro dell'UE e hanno il diritto di spostarsi in un altro Stato membro.
Il funzionamento del green pass è abbastanza lineare: al momento del controllo si procede alla scansione del codice QR e alla verifica della firma. Ogni organismo di rilascio (ad esempio un ospedale, un centro di test o un'autorità sanitaria) dispone della propria chiave di firma digitale e tutte le chiavi sono conservate in una banca dati protetta in ciascun Paese. Sarà poi compito di Bruxelles predisporre e gestire il gateway, mediante il quale le firme dei certificati potranno essere verificate in tutta l'UE.
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Sei domande sul passaporto vaccinale
I certificati avranno un periodo minimo di validità?
Il certificato Covid digitale è una misura temporanea. Da quando partirà, il prossimo 1° luglio, il sistema di controllo e certificazione rimarrà in vigore per 12 mesi, ma non costituirà una condizione preliminare per la libera circolazione né sarà considerato un documento di viaggio.
Se in possesso di green pass, potrò essere soggetto a restitrizioni di viaggio aggiuntive?
Durante i negoziati tra le istituzioni, gli eurodeputati hanno ottenuto un accordo secondo il quale gli Stati dell’Unione non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati, come ad esempio quarantena, autoisolamento o test, "a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica".
Per accertare l’esistenza di una condizione di straordinarietà si dovrà tenere conto delle prove scientifiche, "compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)". Le misure dovranno essere notificate, se possibile, con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre il pubblico dovrà ricevere un preavviso di 24 ore.
Quale sarà il costo dei certificati Covid digitali?
I certificati saranno gratuiti. Gli Stati membri devono sostenere i costi di realizzazione dell'infrastruttura a livello nazionale. La Commissione erogherà, se necessario, finanziamenti per aiutare gli Stati membri a istituire le infrastrutture necessarie. La Commissione finanzierà la creazione di un gateway a livello dell'UE e aiuterà gli Stati membri nello sviluppo dei software che utilizzeranno i verificatori preposti alla scansione del codice QR.
Quali sono i prezzi dei test Covid-19?
Le istituzione comunitarie invitano i Paesi dell’UE a garantire che i test abbiano prezzi abbordabili e siano ampiamente disponibili. Su richiesta del Parlamento, la Commissione si è impegnata a mobilitare 100 milioni di euro dallo strumento per il sostegno all’emergenza per consentire agli Stati membri di acquistare test per il rilascio di certificati digitali Covid.
Quali vaccini sono validi per ottenere il green pass?
Tutti i Paesi dell'UE devono accettare i certificati di vaccinazione rilasciati in altri Stati membri per i vaccini autorizzati dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA). Spetterà agli Stati membri decidere se accettare anche i certificati per i vaccini autorizzati secondo le procedure nazionali o per i vaccini elencati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l'uso d’emergenza.
Come saranno trattati i dati personali?
Tutti i dati personali devono essere trattati in linea con il regolamento generale sulla protezione dei dati. I certificati saranno verificati offline e non saranno conservati dati personali.
Consulta il Regolamento (UE) 2021/953 del 14 giugno 2021 - Certificato COVID digitale dell'UE per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia