Legge europea sui dati: accordo tra Consiglio e Parlamento UE
Si tratta del Data act, la normativa che intende garantire in Europa l'accesso e l'utilizzo equo ai dati per favorire la creazione di un mercato unico dove i dati possano circolare liberamente tra i vari settori, a vantaggio di imprese, amministrazioni pubbliche e cittadini. Ecco cosa prevede.
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A fine giugno, il Consiglio e l'Europarlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla nuova legge europea sui dati (Data act), che si inquadra nell'ambito della strategia europea per i dati presentata all'inizio del 2020 dalla Commissione UE.
Cosa prevede il Data act?
La legge europea sui dati definisce una serie di regole per rendere i dati più accessibili tra i diversi attori del digital market, con l'obiettivo di stimolare la competitività all'interno del mercato unico dei dati.
Nel dettaglio, sono previste disposizioni per:
- consentire ai clienti di cambiare fornitori di servizi di trattamento dei dati sul cloud, contrastando il trasferimento illegale di dati
- lo sviluppo di standard di interoperabilità allo scopo di garantire il riutilizzo dei dati tra i vari settori
- prevenire l'abuso di squilibri contrattuali nella condivisione dei dati
- assicurare la protezione dei segreti commerciali e dei diritti di proprietà intellettuale
Il Data act garantirà sia ai consumatori che alle imprese un maggiore controllo sui loro dati attraverso un diritto di portabilità rafforzato, con la possibilità di decidere cosa fare con i dati generati dai dispositivi connessi (smart home, macchine industriali, ecc) grazie all'Internet of things (IoT).
Inoltre, la normativa fornisce agli enti pubblici, alla Commissione UE, alla Banca centrale europea e agli organismi dell'UE i mezzi per accedere e utilizzare i dati in possesso del settore privato in circostanze eccezionali, in particolare in caso di emergenza pubblica (inondazioni, incendi, ecc).
L'accordo provvisorio sul Data act deve ora essere formalmente approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
Dai big data alle competenze digitali: cosa c'è nella strategia UE per i dati
Attraverso la strategia europea per i dati, l'Unione europea intende affermare la propria leadership nel campo della data economy, in continua crescita.
Ogni giorno, infatti, aumenta il numero di dispositivi elettronici che utilizziamo, mentre i processi di produzione diventano più digitalizzati. Questo significa che quotidianamente viene generata una vasta quantità di dati digitali nell’economia e tramite le attività personali e sociali degli individui.
In base alle stime della Commissione europea il numero totale dei dati crescerà del 530% entro il 2025 rispetto al 2018.
Per affrontare questo cambiamento, fondamentale per la digital transition dell'UE, la strategia europea per i dati prevede una serie di azioni raggruppate in 4 pilastri:
- Un quadro di governance intersettoriale per l'accesso ai dati e il loro utilizzo
- Abilitatori: investimenti nei dati e rafforzamento delle infrastrutture e delle capacità europee per l'hosting, l'elaborazione e l'utilizzo dei dati, l'interoperabilità
- Competenze: fornire strumenti alle persone, investire nelle competenze e nelle PMI
- Spazi comuni europei di dati in settori strategici e ambiti di interesse pubblico
Consulta la comunicazione 'Una strategia europea per i dati'
1. Data governance act e Data act
Il quadro normativo di riferimento per la strategia europea sui dati si fonda su due proposte della Commissione UE:
- il Data governance act
- il Data act
Consulta la proposta sul Data act
2. Le infrastrutture della data economy
Il secondo pilastro, invece, prevede una serie di interventi da realizzare entro il 2022, tra cui: un progetto ad alto impatto su spazi europei di dati, l'avvio di un mercato europeo dei servizi cloud e la creazione di un codice dell'UE di (auto)regolamentazione del cloud.
3. Le competenze digitali
Le digital skill di cittadini e imprese sono al centro del terzo pilastro, che intende promuovere investimenti nelle competenze e nell'alfabetizzazione ai dati, con misure ad hoc per PMI e startup.
In questa direzione si muovono gli investimenti che l'UE sta realizzando nell'ambito del programma Digital Europe, che prevede bandi ad hoc sulle competenze digitali.
4. European data spaces
Il quarto pilastro, infine, sostiene la realizzazione di spazi comuni europei di dati in settori economici strategici e ambiti di interesse pubblico. A tale scopo verrà realizzato un quadro per la misurazione dei flussi di dati e la stima del loro valore economico in Europa, e tra l'Europa e il resto del mondo.