Nucleare: possibili semplificazioni in arrivo per gli impianti
Sul referendum del 1987 Guidi afferma: “La scelta che si è fatta vent'anni fa fu troppo ideologica e in qualche modo fu smantellata anche la possibilità di investire sui cervelli, sulle teste, sulle tecnologie. Riteniamo che puntare sull'innovazione possa diventare una eccezionale opportunità per le nostre imprese per diventare esportatrici di prodotti ad alto contenuto tecnologico per competere nell'arena internazionale. L'energia nucleare oggi è qualcosa di cui anche l'Italia si deve dotare perchè è l'unica che può garantire in qualche modo un mix energetico adatto ad un Paese che vuole competere con una volatilità dei costi che sia quella di una Paese moderno".
Sulla migliore tecnologia da scegliere per le nuove centrali da progettare, Guidi ha spiegato: “Partirei con la tecnologia esistente dando la possibilità alle nostre imprese di investire per migliorarla ancora di più ed entrare far parte di quella competizione internazionale che appunto compete sulla tecnologia, anche sulla tecnologia nucleare”. Da preferire, secondo Guidi la strada della defiscalizzazione, rispetto agli incentivi statali a pioggia, troppo spesso utilizzati in passato.
La risposta dell’opposizione alle affermazioni del presidente dei giovani di Confindustria non ha tardato ad arrivare: “Il nucleare potrebbe anche starci nel ''mix energetico'' dell'Italia, ma ad alcune condizioni, come la consapevolezza che questa fonte non è risolutiva per risolvere i problemi dell'energia nell'immediato”. Ad affermarlo è stato il deputato del Pd ed imprenditore della prima ora, Matteo Colaninno che ha spiegato la “controproposta” del Pd, fatta innanzitutto di una diversificazione delle fonti e di uno sviluppo delle infrastrutture, come rigassificatori e gasdotti, in modo che l'Italia possa diventare un “hub di transito” per il trasporto di gas. L’altra proposta del Pd consiste nel dar vita a un nuovo mercato europeo del petrolio, che nei prossimi decenni continuerà ad essere essenziale nell'economia del continente.
Sempre in tema di nucleare, un ulteriore tassello si è aggiunto al progetto di legge del governo con le disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese ed in materia di energia, attualmente all'esame della Commissione Attività produttive di Montecitorio (1441-ter). Si tratta della proposta relativa alla delega al governo in materia nucleare. Con un emendamento si stabilisce un regime di semplificazione, in previsione che la costruzione e l'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare siano considerate attività di preminente interesse statale. Le modifiche introdotte dagli emendamenti dell'esecutivo al progetto di legge n° 1441 riguardano l’agevolazione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
(Alessandra Flora)