Le proposte della Commissione UE per finanziare le Pmi

EuroAl vertice europeo che prenderà il via domani a Bruxelles la Commissione europea arriva con una serie di proposte per finanziare la ripresa economica: un nuovo strumento ideato per chi vuole investire in aziende e progetti a lungo termine denominato European Long-Term Investment Funds (ELTIFs) e delle misure, concertate con la Banca europea degli investimenti, per consentire alle pmi di ottenere finanziamenti a partire dai fondi europei, con un effetto leva che secondo le stime può arrivare fino a 100 miliardi di euro.

ELTIFs

I fondi privati europei di investimento a lungo termine proposti dalla Commissione dovrebbero essere disponibili per tutti i tipi di investitori europei, istituzionali e non, che vogliono investire in società non quotate dell'Ue e in attività a lungo termine, tra cui progetti infrastrutturali, nei trasporti, nell'energia sostenibile.

La misura era stata annunciata dalla Commissione nella Single Market Act II communication nell'ottobre 2012 e nel Green paper on Long-Term Financing of the European Economy ed è stata oggetto di un'ampia consultazione con una vasta gamma di organizzazioni e di una valutazione d'impatto, che si è conclusa nel 2013, sulle opzioni strategiche per massimizzare il finanziamento a lungo termine, assicurando nel contempo un solido quadro di misure di protezione degli investitori.

Gli ELTIFs sono progettati per soddisfare le esigenze degli investitori istituzionali e privati che sono disposti a vedere il loro denaro legato ad attività a lungo termine in cambio di un reddito costante, come fondi pensione e compagnie di assicurazione, e devono assicurare alle imprese che gli investitori non preleveranno il denaro fino alla data finale specificata dall'investimento.

Credito alle pmi

Un'altra proposta, anticipata dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, disporebbe di circa 10 miliardi di euro di fondi strutturali e fondi d'investimento europei più 420 milioni di euro dai programmi Cosme e Horizon 2020. A seconda del tipo di strumento finanziario utilizzato e della sua struttura, si potrebbe ottenere un primo effetto leva di 1 a 5 con 55-58 miliardi a beneficio di 580mila pmi, un secondo di 1 a 6 per 65 miliardi destinati a 650mila di imprese di piccola dimensione, mentre con la terza opzione, dove si creerebbe una struttura centralizzata in cui condividere i rischi, ma mantenendo la ripartizione geografica, si avrebbe il massimo effetto leva di 1 a 10, arrivando a 100 miliardi di euro a vantaggio di 1 milione di pmi.

Youth Guarantee

Altro tema caldo del Vertice di giovedì e venerdì, le misure per contrastare la disoccupazione, in primo luogo giovanile. La proposta principale dell'Esecutivo in tal senso consiste nello stanziamento di 6 miliardi di euro per la Garanzia per i giovani. Fondi che Bruxelles vorrebbe concentrare nel 2014 e 2015, anziché spalmarli nell'arco dei 7 anni del quadro finanziario pluriennale.

Links

Single Market Act II communication

Green paper on Long-Term Financing of the European Economy