Lo standard MIABE apre la strada al progresso in campo farmaceutico
Spesso, nello studio di composti farmaceutici e biologici, i dati ottenuti non vengono organizzati o vanno persi, con un conseguente spreco di tempo e risorse. Per questo motivo si è giunti alla creazione di uno standard che consenta di descrivere l’effetto di un determinato composto su un’entità biologica.
Lo standard, alla cui introduzione è stato dedicato un report pubblicato sulla rivista Nature Review Drug Discovery, è stato creato da società farmaceutiche, fornitori di dati biologici e esponenti del mondo accademico, capeggiati dal Laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL) dell’Istituto europeo di bioinformatica (EBI).
Si chiama MIABE (Minimum Information About a Bioactive Entity) e ha l’obiettivo di migliorare lo scambio di dati pubblici in caso di successo o insuccesso nella scoperta di farmaci.
La ricerca è stata finanziata anche dal Settimo programma quadro dell'Unione europea, per la somma di quasi 1 milione e mezzo di euro, attraverso il progetto PSIMEx (Proteomics Standards Initiative and International Molecular Exchange), che durerà fino al 2013.
I partner internazionali del progetto intendono sviluppare maggiormente l’attuale standard per le interazioni molecolari, sviluppato dall'iniziativa per gli standard proteomici HUPO nato nel 2002, che definisce norme comunitarie per la rappresentazione dei dati nell'identificazione sistematica di proteine e nella loro caratterizzazione rispetto a struttura, funzione, attività, quantità e interazioni molecolari.
Accade talvolta che alcune molecole non vengano commercializzate a causa per esempio della mancanza di efficacia o di effetti collaterali e tossicità imprevisti; è importante perciò che gli scienziati conoscano i motivi che determinano queste situazioni.
Il dottor John Overington del EMBL-EBI auspica che "MIABE produca un aumento considerevole della quantità di dati disponibili per l'analisi. L'esperienza con altri standard ha mostrato che con l'aumentare dei più gruppi che li adottano, cresce anche la quantità di dati utilizzabili a disposizione dei ricercatori". Inoltre, un altro autore dello studio, il dottor Dominic Clark, ha aggiunto che "avere a disposizione un insieme di principi e standard renderà più semplice l'integrazione dei dati e il controllo dei costi".
Laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL) - Istituto europeo di bioinformatica (EBI)