Emilia Romagna: incentivi per il precariato

La Regione ha previsto una serie di interventi per la stabilizzazione occupazionale di alcune specifiche categorie di lavoratori che presentano difficoltà nel mercato del lavoro, stanziando 15mln di euro. Le domande dovranno essere presentate alla Provincia sul cui territorio è instaurato il rapporto di lavoro entro il 31 ottobre 2008.

Dei 15mln di euro di risorse pubbliche messe a disposizione, 10mln sono per i contributi alle assunzioni e 5mln per le iniziative di formazione e di sostegno al reddito.

Gli incentivi sono destinati a:

  • Lavoratori precari e disoccupati
    Per incentivare l’assunzione dei disoccupati di lunga durata, cioè senza occupazione da almeno 12 mesi, e dei precari che abbiano percepito meno di 35 mila euro lordi negli ultimi due anni pur avendo lavorato per almeno 18 mesi e con contratti diversi dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato, la Regione mette a disposizione 8mln di euro di contributi alle imprese.
    L’incentivo per le aziende che assumono a tempo indeterminato queste due categorie, è pari al 10% della retribuzione lorda annua del lavoratore; una percentuale che sale al 20% se si assume una donna o un ultracinquantenne. I lavoratori assunti con questa modalità potranno anche seguire un percorso formativo, con un contributo fino a 1.800 euro, finanziati da risorse del Fondo sociale europeo.
  • Genitori soli con figli a carico e persone svantaggiate
    Per favorire l’occupazione di genitori soli e con uno o più figli a carico e dei disoccupati svantaggiati, cioè con alle spalle percorsi certificati dai servizi socio-sanitari di dipendenza o di carcere, il Ministero del lavoro attraverso il Programma Pari (Programma d’azione per il reimpiego) mette a disposizione per l’Emilia Romagna complessivamente 4 milioni e 960 mila euro. Le aziende che assumono a tempo indeterminato persone con queste caratteristiche, beneficeranno di un contributo pari al 20% della loro retribuzione lorda annuale, fino a un massimo di 5 mila euro. Inoltre il lavoratore potrà usufruire di assegni formativi individuali fino a un massimo di 5 mila euro, e per consentirgli di frequentare la formazione è stato previsto anche un sostegno al reddito di 450 euro al mese per un massimo di 5 mesi, un’indennità rapportata a quella della disoccupazione ordinaria.

L’istruttoria sull’ammissibilità degli interventi sarà realizzata dalle Province, che successivamente invieranno i risultati alla Regione. La Regione procederà all’approvazione degli interventi in un´unica graduatoria regionale e trasferirà alle Province le risorse per l’erogazione dei finanziamenti concessi.
(Fonte: Regione Emilia Romagna)