UE: il CESE sulla politica energetica europea

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha discusso tre progetti di parere esplorativo relativi a questioni fondamentali nel quadro dell'attuale dibattito sulla politica dell'UE in materia di energia e di cambiamenti climatici: il mix energetico nei trasporti, l'efficienza energetica degli edifici e il possibile impatto sulla competitività dei maggiori vincoli ambientali ed energetici.

Sul tema Mix energetico nel trasporto il relatore ha affermato che il futuro dei trasporti dovrà necessariamente basarsi su una progressiva decarbonatazione dei carburanti, che si deve dare la priorità all'uso dell'energia elettrica e che continua a valere il principio "chi inquina paga". Per le potenzialità dell'idrogeno come vettore energetico per i trasporti, l'autore conclude che un suo utilizzo più ampio di quello attuale dipenderà dal sostegno che le autorità nazionali ed europee accorderanno alla ricerca nel settore, precisando che l'opzione ottimale di produzione sarebbe quella a partire da fonti rinnovabili come la biomassa, la fotolisi, l'energia solare, eolica o idroelettrica. Considerate le fonti energetiche esistenti e il futuro potenziale delle fonti alternative, non c'è molto da essere ottimisti sul futuro di un approvvigionamento di energia elettrica "pulita".

Per l'Efficienza energetica degli edifici - contributo degli utilizzatori finali  si è ricordato che il consumo di energia connesso agli edifici equivale a circa il 40% del consumo energetico totale dell'UE. Il relatore, dopo aver raccomandato tutta una serie di misure che potrebbero contribuire a rendere gli utilizzatori più attenti all'efficienza energetica in generale, e a quella degli edifici in particolare, si è soffermato sugli ostacoli che si frappongono ad una promozione ed effettiva implementazione dell'efficienza energetica degli edifici in Europa, indicando in particolare le barriere tecniche, economiche, finanziarie, giuridiche, amministrativo-burocratiche, istituzionali, gestionali e socio-comportamentali.

Sul tema Eventuali effetti positivi o negativi dei maggiori vincoli ambientali ed energetici sulla competitività dell'industria europea è stato evidenziato che la risposta migliore al problema dei consumi energetici e della sicurezza degli approvvigionamenti è l'efficienza energetica. Il principio guida della politica comunitaria in materia di energia e di cambiamenti climatici dovrebbe essere quello di favorire la cooperazione, e talvolta anche dei partenariati, fra il settore pubblico e quello privato. Il relatore conclude che, nonostante l'urgenza dei problemi climatici, il ritmo dei cambiamenti e degli adeguamenti necessari in materia di approvvigionamento e di consumi di energia non deve e non può sopravanzare la capacità di adattamento dell'economia e della società.
(Fonte: Europe Press Release)