Ursula von der Leyen confermata come presidente della Commissione UE per altri 5 anni

Photocredit: European ParliamentCon 401 voti a favore (41 in più della soglia necessaria) oggi il Parlamento UE ha riconfermato Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea per altri 5 anni. A votarla l’asse popolari-socialisti, insieme a Renew Europe e al gruppo dei Verdi/Ale. Contrari invece i Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), il cui voto è stato in bilico fino all’ultimo. La riconferma è arrivata dopo il lungo discorso di questa mattina di von der Leyen, che ha messo al centro la competitività e la sicurezza dell’UE, insieme ad altri temi, tra cui spicca l’edilizia abitativa per la quale dovrebbe arrivare un Commissario ad hoc.

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A distanza di due giorni dalla riconferma di Roberta Metsola alla guida dell’Eurocamera, dunque, arriva anche il voto a favore dell’altra donna che in questi ultimi anni ha guidato l’Unione Europea. In questo modo, dopo le elezioni europee di giugno, i vertici dell’UE non ricevono grandi scossoni, assicurando una certa continuità con il passato, pur all'insegna delle nuove priorità, a cominciare dal peso crescente dei temi legati alla difesa.

Il Parlamento europeo conferma Ursula von der Leyen alla Commissione UE

In bilico fino all’ultimo, la conferma di von der Leyen come presidente della Commissione europea è arrivata con il voto a favore di 401 eurodeputati, su 719 che compongono l’emiciclo.

I voti contrari sono stati 284, mentre le schede bianche o nulle sono state 22.

Numeri alla mano, a portare alla rielezione di von der Leyen è stata una maggioranza centrista e trasversale composta dal Partito popolare europeo (Ppe), lo stesso a cui appartiene von der Leyen e quello da cui, negli ultimi giorni, si temevano franchi tiratori.

A votare per la rielezione di Ursula von der Leyen è stato poi il gruppo dei Socialisti&Democratici (S&D) in cui siede anche il PD italiano, e il gruppo di Renew. Fondamentale però è stato alla fine il supporto del gruppo dei Verdi/Ale che, con i suoi 53 membri, ha di fatto blindato il sostegno del Parlamento a von der Leyen, evitando la necessità di dover avere il supporto anche della destra estrema.

Una destra che infatti nelle sue tre conformazioni (“Conservatori e riformisti”, “Patrioti per l'Europa” e “Europa delle Nazioni sovrane”) ha votato sostanzialmente contro la sua rielezione, insieme al gruppo “La Sinistra”.

Le nuove priorità di Ursula von der Leyen

Il voto per l'elezione del nuovo presidente della Commissione europea è arrivato dopo un lungo discorso che von der Leyen ha tenuto questa mattina.

Tra le iniziative chiave annunciate da von der Leyen figura anzitutto un nuovo Clean Industrial Deal per incentivare la decarbonizzazione e la crescita industriale e un Fondo europeo per la competitività per stimolare l'innovazione. Due misure che strizzano l’occhio alle richieste arrivate in questi mesi dal mondo produttivo europeo, che ad esempio in Italia, con Confindustria, ha chiesto un maggior equilibrio sui temi della transizione green onde evitare una perdita di competitività dell’industria europea.

L’altro tema caldo al centro del discorso di von der Leyen è stato poi la sicurezza. Su questo fronte la neo-eletta presidente della Commissione europea ha annunciato l'intenzione di raddoppiare il personale di Europol e triplicare il numero delle guardie costiere e di frontiera europee. Ha inoltre proposto uno scudo europeo per la democrazia per contrastare la manipolazione delle informazioni e le ingerenze straniere.

Insieme alla sicurezza non poteva evidentemente mancare anche il tema della difesa: un settore la cui importanza è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni a seguito della guerra in Ucraina. Su questo fronte, quindi, von der Leyen ha proposto di creare un nuovo incarico di Commissario per la difesa per guidare l'Unione europea della difesa e ha chiesto un sistema di difesa aerea globale – uno scudo aereo europeo – per proteggere lo spazio aereo dell'UE e come "simbolo forte dell'unità europea in materia di difesa".

Tra le novità che dovrebbero figurare nell'agenda della prossima Commissione europea vi è invece il tema dell’edilizia abitativa, che von der Leyen propone di affrontare con la nomina di un Commissario dedicato alla crisi abitativa del continente e con un piano europeo per alloggi a prezzi accessibili.

Tra gli altri temi al centro del discorso di oggi non poteva mancare ovviamente l'agricoltura, che negli ultimi mesi prima delle elezioni europee ha tenuto banco nell’agenda mediatica e politica con la protesta dei trattori. Per questo settore, quindi, von der Leyen ha proposto un piano per l'agricoltura volto ad affrontare la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici.

Infine, tra le altre proposte presentate dalla presidente della Commissione europea figurano una tabella di marcia per i diritti delle donne, un'agenda per le nuove generazioni, che affronti temi quali la salute mentale, le problematiche legate al tempo trascorso davanti allo schermo e ai social media, le dipendenze. In questo quadro dovrebbe collocarsi anche la nomina di un Commissario per l'equità intergenerazionale così da garantire che le politiche europee tengano conto delle esigenze delle generazioni future.

Per maggiori informazioni: il discorso completo di Ursula von der Leyen

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