Il Parlamento europeo si oppone ai tagli del Consiglio al bilancio UE 2025
La posizione degli Stati membri sul bilancio europeo per il 2025 prevede tagli per oltre 8 miliardi rispetto alla proposta presentata dalla Commissione a giugno. Tagli che impatterebbero anche su Programmi chiave come Horizon Europe, Erasmus Plus e il CEF e che il Parlamento europeo giudica ingiustificati. In vista dei triloghi, la plenaria ha messo a confronto le posizioni della presidenza ungherese del Consiglio, dei relatori per il Parlamento UE e della Commissione, tutti concordi sulla necessità di trovare un compromesso entro novembre.
Per approfondire: Cosa prevede la revisione del QFP 2021-2027
La posizione del Consiglio sul bilancio UE 2025 è prudente e realistica, nella misura in cui prende in considerazione la guerra in Ucraina e altre crisi che impattano sull'Unione, tiene conto del contesto macroeconomico e della necessità di dare risposte idonee alle priorità dell'Unione, lasciando margini per gestire circostanze impreviste e i costi collegati al rimborso dei prestiti Next Generation EU. Così, a nome della presidenza ungherese, il sottosegretario di Stato alle Finanze pubbliche dell'Ungheria Péter Benő Banai ha sintetizzato al Parlamento europeo, riunito in plenaria a Strasburgo, le ragioni dei tagli per oltre 8 miliardi approvati all'unanimità dai Ventisette il 13 settembre scorso.
Una posizione ritenuta ingiusticata dai relatori per il Parlamento europeo, Victor Negrescu (S&D) e Niclas Herbst (PPE), che in Aula hanno criticato i tagli del Consiglio. "La proposta del Consiglio non è accettabile, è troppo lontana da quel che chiede il Parlamento nelle sue linee guida e va contro l'accordo sulla revisione del Quadro finanziario pluriennale", ha detto senza mezzi termini il relatore S&D. Tagliare i programmi di finanziamento UE - dal CEF a Erasmus, passando per Horizon - contrasta anche, per Negrescu, con il messaggio che emerge dalle recenti elezioni europee: servono finanziamenti per un'Europa basata sulla solidarietà e per migliorare la vita dei cittadini in tempi difficili. Anche i tagli alle spese per l'amministrazione non convincono: se si affidano nuovi compiti alle istituzioni europee occorre che ci sia organico sufficiente a portarli avanti, ha precisato Herbst.
Il compito di mediare tra i due legislatori dell'UE per facilitare un compromesso è affidato al commissario al Bilancio Johannes Hahn, che ha difeso come equilibrata la proposta iniziale della Commissione e confermato che i tagli proposti dal Consiglio vanno al di là dell'accordo raggiunto nella mid term review del QFP 21-27, a cominciare dai 643 milioni sottratti alla rubrica 1 "Mercato unico, innovazione e digitale". Rubrica che, tra l'altro, ha sottolineato il presidente della commissione Budget del PE Johan Van Overtveldt (ECR), identifica alcuni dei temi chiave al centro del rapporto Draghi, nel quale si afferma chiaramente la necessità di assicurare finanziamenti adeguati al perseguimento degli obiettivi dell'UE per "proteggere la prosperità dell'Unione".
Nonostante le distanze l'obiettivo resta un accordo in tempi brevi, entro il mandato dell'attuale Commissione europea.
La proposta di bilancio UE 2025 della Commissione europea
La proposta di bilancio UE 2025 presentata a giugno dalla Commissione prevede impegni (cioè il finanziamento che può essere concordato nei contratti in un dato anno) per 199,7 miliardi di euro e pagamenti (cioè il denaro effettivamente erogato) per 152,7 miliardi.
La Commissione riserva al settore primario la quota maggiore di risorse: 53,8 miliardi di euro per la PAC, cui si aggiungono 900 milioni per il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA). Risorse destinate ad agricoltori e pescatori europei e a rafforzare la resilienza dei settori agroalimentare e della pesca, fornendo anche il necessario margine per la gestione delle crisi.
Seconda voce, da 49,2 miliardi, è quella relativa a Sviluppo regionale e Coesione, per sostenere la coesione economica, sociale e territoriale, nonché la realizzazione di infrastrutture a sostegno della transizione verde e progetti prioritari dell'Unione.
Per quanto concerne la proiezione esterna dell’UE, nel bilancio 2025 della Commissione sono previsti 16,3 miliardi di euro per sostenere gli interessi europei nel mondo, tra cui:
- 10,9 miliardi di euro nell'ambito dello Strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale — Europa globale (NDICI — Europa globale),
- 2,2 miliardi di euro per lo Strumento di assistenza preadesione (IPA III)
- 0,5 miliardi di euro per la Growth Facility per i Balcani occidentali,
- 1,9 miliardi di euro per gli Aiuti umanitari (HUMA).
La Commissione ha poi proposto di destinare 4,3 miliardi alle sovvenzioni previste nell'ambito dell'Ukraine Facility, integrati da 10,9 miliardi di euro in prestiti.
La voce Ricerca ed innovazione vale complessivamente 13,5 miliardi di euro. Di questi, la quota maggiore (12,7 miliardi) è destinata ad Horizon Europe, il programma quadro per la ricerca dell'Unione. Il progetto di bilancio include anche il finanziamento dell'European Chips Act nell'ambito di Horizon Europe e tramite ridistribuzione da altri programmi.
Per gli investimenti strategici sono previsti 4,6 miliardi di euro, suddivisi in più filoni. Ad esempio 2,8 miliardi sono destinati al Meccanismo per collegare l'Europa per migliorare l'infrastruttura transfrontaliera, 1,1 miliardi di euro al programma Europa digitale e 378 milioni di euro a InvestEU per le priorità chiave (ricerca e innovazione, doppia transizione verde e digitale, settore sanitario e tecnologie strategiche).
Ricco anche il portafoglio dedicato allo spazio. Parliamo infatti di 2,1 miliardi di euro, destinati principalmente al Programma spaziale europeo, che riunirà l'azione dell'Unione in questo campo strategico. A questi si sommano 196 milioni di euro per connessioni satellitari sicure nell'ambito del nuovo programma di connettività sicura dell'Unione.
Rilevante anche il budget dedicato al capitolo “difesa” per il quale sono previsti 1,8 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi per sostenere lo sviluppo delle capacità e la ricerca nell'ambito del Fondo europeo per la difesa (EDF) e 244,5 milioni di euro per sostenere la mobilità militare. Al budget per la difesa si sommano poi altri 784 milioni di euro per la sicurezza, di cui in particolare 334 milioni di euro per il Fondo per la sicurezza interna (ISF), che combatte il terrorismo, la radicalizzazione, la criminalità organizzata e la criminalità informatica.
Quanto a “resilienza e valori”, in tutto sono previsti 11,8 miliardi di euro, ripartiti tra più voci di spesa come Erasmus+ (4 miliardi). Ammonta invece a 5,2 miliardi di euro la proposta per i costi di prestito collegati a NGEU, mentre 352 milioni di euro sono destinati a sostenere artisti e creatori in tutta Europa e 235 milioni di euro ai finanziamenti per giustizia, diritti e valori.
Per l'ambiente e l'azione per il clima la proposta di bilancio 2025 della Commissione prevede 2,4 miliardi di euro di cui:
- 771 milioni di euro per il programma LIFE a sostegno della mitigazione e dell'adattamento ai cambiamenti climatici,
- 1,5 miliardi di euro per il Fondo per una transizione giusta per garantire che la transizione verde funzioni per tutti.
Altri 2,7 miliardi di euro sono destinati invece alla protezione dei confini europei, tra cui 1,4 miliardi di euro per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere (IBMF) e 997 milioni di euro (contributo totale dell'UE) per l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex). A questi si sommano poi 2,1 miliardi di euro per la spesa relativa alla migrazione all'interno dell'UE, di cui 1,9 miliardi di euro per sostenere migranti e richiedenti asilo.
Per garantire il funzionamento del mercato unico il bilancio 2025 prevede invece 977 milioni di euro, di cui 613 milioni destinati al Programma per il mercato unico e 205 milioni di euro per lavori su antifrode, fiscalità e dogana.
Ammonta infine a 583 milioni di euro la dotazione prevista per EU4Health, per garantire una risposta sanitaria completa alle esigenze delle persone, e a 203 milioni quella destinata al Meccanismo di protezione civile dell'Unione (RescEU), per poter dispiegare rapidamente assistenza operativa in caso di crisi.
Per maggiori informazioni, consulta i documenti ufficiali UE
La posizione negoziale del Consiglio sul bilancio europeo 2025
Rispetto a questo quadro, la posizione del Consiglio sul bilancio UE 2025 prevede impegni per 191,53 miliardi e pagamenti per 146,21 miliardi.
Il prospetto che segue indica in dettaglio le allocazioni concordate in sede Coreper a luglio, e poi confermate il 13 settembre dai Ventisette all'unanimità, con riferimento a ciascuna rubrica.
Il neo eletto Parlamento europeo deve invece ancora approvare la sua posizione, attesa entro il mese di ottobre. Solo a quel punto potranno partire i negoziati tra le istituzioni UE, per arrivare a un accordo entro la fine di quest'anno. L'obiettivo è raggiungere un compromesso entro novembre, durante l'attuale mandato della Commissione europea.