PNRR Spazio, al via la costellazione IRIDE per l'Osservazione della Terra
Sono stati assegnati, nei tempi richiesti dal PNRR, tutti i contratti per la costruzione e i servizi della nuova costellazione satellitare IRIDE. L'iniziativa coinvolge quasi 50 aziende italiane del comparto aerospaziale per la realizzazione di quello che è destinato a diventare il più importante programma per l’Osservazione della Terra in orbita bassa.
Dalla costellazione IRIDE ai lanciatori: cosa prevede la convenzione ESA-ASI
Le imprese che parteciperanno alla nascita della nuova costellazione satellitare IRIDE sono state al centro dell'evento di presentazione del programma spaziale tenutosi ieri, 12 aprile, in occasione della giornata internazionale dell’esplorazione spaziale umana.
"Diamo realtà al progetto IRIDE - ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso nel suo intervento - un risultato che è il primo dei traguardi stabiliti dal PNRR: l’invito ora è di lavorare con costanza e con il massimo impegno affinché l’Italia possa usufruire della costellazione IRIDE dal 2026".
Dal PNRR 1,1 miliardi di euro per realizzare la costellazione IRIDE
A dicembre 2021 il Governo italiano ha affidato all'Agenzia Spaziale Europea l'impegnativo incarico di sviluppare il sistema IRIDE. L'ESA ha raggiunto il primo degli obiettivi programmatici imposti dal PNRR, ovvero l'aggiudicazione di tutti i contratti entro il termine del 31 marzo 2023.
Come è noto, il programma satellitare ha a disposizione un budget complessivo di circa 1,1 miliardi di euro. Secondo le previsioni, il lancio del primo satellite è previsto nel 2025, mentre i primi servizi sono attesi nel 2026.
Il comparto industriale spaziale italiano partecipa al progetto, finanziato grazie ai fondi dedicati allo spazio presenti nel PNRR, con oltre 47 aziende, che costruiranno il sistema e offriranno servizi agli utenti. Nel dettaglio, la squadra delle eccellenze made in Italy annovera nelle sue file Argotech, Ohb Italia, Thales Alenia Space, SITAEL, D-Orbit, e-GEOS.
È rilevante anche l'adesione di oltre 10 Amministrazioni, che rappresentano circa il 23% della superficie italiana, il 37% della popolazione, il 33% del PIL nazionale, che utilizzeranno i dati che IRIDE metterà a disposizione nei prossimi anni.
Cos'è il programma IRIDE?
IRIDE , uno tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei di Osservazione della Terra, sarà realizzata in Italia su iniziativa del Governo grazie alle risorse del PNRR e sarà completata entro il 2026 sotto la gestione dell'European Space Agency (ESA) e con il supporto dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
In considerazione della sua struttura, questo nuovo programma viene considerato come "una costellazione di costellazioni". IRIDE, infatti, è un sistema end-to-end costituito da costellazioni di satelliti LEO (Upstream Segment), dall'infrastruttura operativa a terra (Downstream Segment) e dai servizi destinati alla Pubblica Amministrazione italiana (Service Segment).
Essendo basata su una serie di strumenti e tecnologie di rilevamento diverse, IRIDE sarà unica nel suo genere; spazia dall'imaging a microonde (tramite Radar ad Apertura Sintetica, SAR), all'imaging ottico a varie risoluzioni spaziali (dall'alta alla media risoluzione) e in diverse gamme di frequenza, dal pancromatico, al multispettrale, all'iperspettrale, alle bande dell'infrarosso.
La costellazione, insieme ad altri sistemi spaziali nazionali ed europei, è concepita per servire le Amministrazioni Pubbliche, quali la Protezione Civile e molte altre, per contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell'aria e le condizioni meteorologiche.
Fornirà, infine, dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore. In particolare IRIDE offrirà 8 macro servizi relativi al monitoraggio marino e costiero, alla qualità dell'aria, al monitoraggio dei movimenti del terreno, alla copertura del suolo, all'idro meteo clima, al monitoraggio delle risorse idriche, alla gestione delle emergenze e alla sicurezza.
Gli obiettivi PNRR per lo spazio sono stati centrati nei tempi?