Spazio, dall'UE due nuove call per le attività orbitali

IOD/IOV - Foto di SpaceX da PexelsLa Commissione europea ha pubblicato due nuovi inviti a manifestare interesse per raccogliere gli esperimenti relativi al servizio di In-Orbit Demonstration and Validation (IOD/IOV) per il triennio 2023-2026. 

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L'In-Orbit Demonstration and Validation (IOD/IOV) service permette di testare nuove tecnologie in orbita grazie a servizi di aggregazione e di lancio e servizi operativi. Oltre ad aumentare competitività globale del settore spaziale europeo, l'iniziativa imprime un forte impulso alle startup in Europa e accelera i tempi di commercializzazione dei loro prodotti.

In questa cornice, sono aperti parallelamente due inviti a manifestare interesse: il primo mirato a raccogliere tecnologie e componenti che necessitano di aggregazione; il secondo focalizzato sui satelliti 'Ready to Fly'. 

Spazio, gli esperimenti IOD/IOV e i satelliti 'Ready to Fly' 

Le due manifestazioni di interesse sono rivolte a qualisasi entità giuridica - persone fisiche, enti pubblici o privati - stabilita in uno degli Stati membri dell'UE, compresi i paesi e territori d'oltremare, in uno dei Paesi associati o che si stanno associando al programma Horizon Europe.

Per quanto riguarda la prima call, si ricercano 'esperimenti IOD/ IOV', ossia tecnologie innovative, i prodotti, le idee, i progetti e le tecniche operative che richiedono dimostrazione/convalida in orbita. Gli esperimenti possono essere strumenti, attrezzature, tecnologie, esperimenti di sistema, missioni, da aggregare su un veicolo spaziale dedicato o condiviso. Sono ammissibili gli esperimenti IOD/IOV che hanno raggiunto un livello di maturità sufficiente pari a TRL 5/6, che hanno l'obiettivo di raggiungere TRL 7. 

A proposito del secondo invito, per satelliti "Ready to fly" IOD/IOV si intendono i lanciatori con un payload o un set di payload - ad esempio una schiera di satelliti o strumentazioni di vario tipo, come telescopi o antenne - che richiedono dimostrazione/convalida in orbita. Saranno presi in considerazione solo i satelliti che hanno raggiunto un livello di maturità sufficiente. 

Gli inviti hanno un totale di sei cut-off date: 31 maggio 2023; 15 marzo 2024; 2 settembre 2024; 15 marzo 2025; 1° settembre 2025; 15 marzo 2026.

UE, entro la fine dell'anno partirà la 'Flight Ticket Initiative'

Le manifestazioni di interesse sono un passaggio propedeutico per il lancio della 'Flight Ticket Initiative', un'iniziativa congiunta tra Commissione europea e Agenzia spaziale europea (ESA) che sarà operativa alla fine del 2023. Gli obiettivi di questa iniziativa sono:

  • Stimolare nuovi sistemi e soluzioni di lanciatori europei attraverso una gara per l'approvvigionamento di servizi di lancio;
  • Fornire opportunità di servizi di lancio accessibili per i satelliti IOD/IOV europei 'Ready to Fly';
  • Sostenere la nascita di servizi di lancio convenienti e reattivi per altre missioni IOD/IOV dell'UE e per le missioni istituzionali dell'UE.

Il progetto stimolerà la disponibilità di nuovi sistemi di lanciatori tramite la prenotazione preventiva dei servizi di lancio. La Commissione europea svolgerà il ruolo di cliente di riferimento per le esigenze in materia di servizi di lancio delle missioni IOD/IOV selezionate a seguito delle manifestazioni d'interesse.

La Flight Ticket Initiative utilizzerà esclusivamente lanciatori fabbricati in Europa, cofinanziati dal programma comunitario Horizon Europe e dal programma Boost! dell'ESA.

Tecnologie UE in orbita nel contesto del programma CASSINI

Il servizio IOD/IOV è uno strumento chiave della Commissione europea mirato a sostenere l’innovazione e le startup, che si inserisce nell’ambito del programma CASSINI, uno dei pilastri delle attività di ricerca spaziale nel quadro di Horizon Europe.

Il programma CASSINI ha una duplice natura: da un lato, sostiene le imprese spaziali nell’UE, e dall'altro favorisce lo sviluppo di eccellenze scientifiche comunitarie, attraverso la promozione di università e istituti di ricerca.

L'iniziativa, inoltre, favorisce la competitività del settore spaziale europeo, sostiene l’indipendenza dell’UE dagli altri competitor globali e mira a fare sì che gli ingegneri europei compiano esperienze pratiche nei programmi spaziali. 

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