Fondi europei, EuroHPC: inaugurato il supercomputer Leonardo

Rendering supercomputer Leonardo - Photo credit CINECASituato presso il Tecnopolo di Bologna, il supercomputer EuroHPC pre-exascale Leonardo - gestito dal Cineca - svilupperà nuove applicazioni in diversi settori, dalla medicina personalizzata alle fonti di energia rinnovabili, grazie anche alle sinergie con gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel campo del supercalcolo. 

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La cerimonia di inaugurazione del supercomputer Leonardo si è svolta oggi, 24 novembre, presso il cantiere del Tecnopolo Bologna alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e di altre autorità italiane, regionali ed europee e della comunità della ricerca nazionale e internazionale.

Supercomputer Leonardo: una risorsa per la ricerca e l'industria europea ed italiana

Il supercomputer europeo Leonardo installato nel Tecnopolo di Bologna, è uno dei tre sistemi pre-exascale dell’impresa comune EuroHPC Joint Undertaking (EuroHPC JU), finanziata dall'UE - tramite Horizon Europe, il Meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility - CEF) e Digital Europe - e dagli Stati membri che aderiscono all'iniziativa.

Leonardo è frutto di un investimento congiunto di 120 milioni di euro, stanziati per metà dalla Commissione europea e per metà dal Ministero dell'università e della ricerca e dal consorzio CINECA.

Il progetto fa parte delle azioni che l’UE sta mettendo in atto per sostenere la diffusione del calcolo ad alte prestazioni (High Performance Computing) come forza trainante per la crescita e l’innovazione. Il 50% della potenza di calcolo generata da Leonardo sarà infatti a disposizione degli istituti di ricerca e delle università italiane; il resto sarà utilizzato dai ricercatori europei. 

Quanto è potente il supercomputer Leonardo?

Con una performance Linpack (HPL) di 174,7 petaflop (174,7 milioni di miliardi di calcoli al secondo), Leonardo ha raggiunto pochi giorni fa la quarta posizione nella classifica Top500 dei supercomputer più potenti al mondo, un traguardo che premia gli oltre 50 anni di impegno del CINECA a sostegno della ricerca attraverso il calcolo ad alte prestazioni e conferma il ruolo dell'Italia come asset strategico nella costruzione dell'ecosistema HPC europeo.

Una volta pienamente operativo, il supercomputer raggiungerà una potenza di calcolo di circa 250 petaflop, mettendo insieme soluzioni di supercalcolo e intelligenza artificiale per svolgere compiti sempre più complessi.

Cosa può fare Leonardo per la ricerca e l'industria? Partecipa alla fase di pre-produzione

Insieme agli altri supercomputer dell'impresa comune EuroHPC JU, Leonardo è accessibile ai ricercatori europei del mondo accademico, degli istituti di ricerca, delle autorità pubbliche e dell'industria con sede negli Stati membri dell'UE o in un paese associato a Horizon, per sviluppare nuove applicazioni in aree come: intelligenza artificiale e medicina personalizzata, fonti di energia rinnovabile, progettazione di farmaci e materiali, bioingegneria, previsioni meteorologiche e lotta al cambiamento climatico.

Tra le prime imprese che sfrutteranno la potenza di calcolo di Leonardo c'è Dompé farmaceutici, che in occasione della cerimonia di inaugurazione a Bologna ha siglato con CINECA un accordo per l’utilizzo delle risorse del supercomputer per accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci e la risposta precoce alle pandemie attraverso la sua piattaforma proprietaria Exscalate che combina intelligenza artificiale e supercalcolo.

A partire da fine marzo Leonardo diventerà pienamente operativo per gli utenti, ma già da ora è possibile aderire alla fase di pre-produzione partecipando al bando Leonardo early access program (LEAP), lanciato nei giorni scorsi.

In questa prima fase verranno selezionati progetti, senza limiti di nazionalità, che gireranno sul modulo Booster di Leonardo. È una fase molto importante, poiché permette a scienziati e ricercatori di usufruire della piena potenza computazionale del modulo Booster di Leonardo, equipaggiato con 3456 nodi di calcolo, ciascuno dotato di quattro GPU basate su NVIDIA Ampere guidate da una singola CPU Intel Ice Lake a 32 core. Permetterà inoltre di testare la funzionalità della macchina a pieno regime.

La call LEAP è rivolta a progetti con un elevato impatto scientifico, in grado di sfruttare una disponibilità estremamente ampia di risorse computazionali; i ricercatori di tutti i settori della scienza, dell'industria e del settore pubblico possono presentare le loro proposte, indipendentemente dalla loro nazionalità. I progetti selezionati avranno accesso al sistema da gennaio 2023.

Consula la call LEAP

Consumi ed efficienza energetica: quanto è sostenibile il supercomputer Leonardo?

Nella co-progettazione di un'architettura potente ed efficiente CINECA ha fatto una scelta green, puntando sulle fonti di energia rinnovabile.

Tutte le soluzioni tecnologiche utilizzate sono state valutate anche dal punto di vista del loro impatto ambientale, in particolare, le tecnologie utilizzate per il raffreddamento delle sale del supercomputer e del datacenter.

Sinergie con il PNRR

Il supercomputer Leonardo è frutto del lavoro congiunto di numerose realtà presenti sul territorio nazionale - tra cui MUR, CINECA, Regione Emilia-Romagna, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), enti locali, università e imprese - che in collaborazione con l'UE hanno aggregato le risorse necessarie per dar vita all'ecosistema di supercalcolo europeo.

In questa direzione si muove anche il Centro nazionale per il supercalcolo, finanziato dal PNRR, che metterà in rete e a sistema i soggetti, le conoscenze e le competenze per supportare la ricerca scientifica e il mondo produttivo verso le tecnologie del futuro, affermando la leadership italiana nel campo del supercalcolo.

Photo credit CINECA