Cosa prevede il decreto Recovery, il provvedimento che unisce dl governance del PNRR e dl semplificazioni

Decreto Recovery - Foto di energepic.com da PexelsIl cosiddetto decreto Recovery (dl 77-2021) è il provvedimento in cui sono confluiti il decreto governance del Pnrr e il dl Semplificazioni. Si tratta di un testo chiave per realizzare i progetti del Recovery Plan in diversi settori.

Cosa prevede il Recovery Plan: risorse, mission, progetti e riforme

Il decreto 77-2021 è costituito di due parti: la prima reca le disposizioni per la gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che definiscono i ruoli ricoperti dalle diverse amministrazioni coinvolte, le modalità di monitoraggio del Piano e del dialogo con le autorità europee. 

Il testo è stato pubblicato il 29 luglio in Gazzetta ufficiale.

Governance del PNRR

Il provvedimento disegna una gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza su più livelli, che assegna le responsabilità di indirizzo a Palazzo Chigi, quelle di controllo e rendicontazione alla Ragioneria generale e il compito di realizzare gli interventi a ministeri, Regioni ed enti locali.

La governance è incentrata sull'istituzione di una Cabina di regia, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri - alla quale partecipano di volta in volta i Ministri e i Sottosegretari competenti in ragione delle tematiche affrontate in ciascuna seduta - che esercita poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale sull'attuazione degli interventi del PNRR.

È istituito, poi, un Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale composto da rappresentanti delle parti sociali, del Governo, delle Regioni, degli enti locali nonché di Roma capitale come specificato in sede referente e dei rispettivi organismi associativi, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell'università e della ricerca scientifica e della società civile. 

Il dettaglio sul decreto governance

Il decreto Semplificazioni

Nella seconda parte del decreto sono previste misure di semplificazione che incidono in alcuni dei settori oggetto del PNRR, come la transizione ecologica, le opere pubbliche, la digitalizzazione. 

Si tratta di un ampio ventaglio di provvedimenti che incidono su semplificazioni soprattutto amministrative e procedimentali per settori chiave quali le rinnovabili, il digitale, i contratti pubblici.

Rispetto alla prima formulazione del decreto, quella proposta dal Consiglio dei ministri, sono diverse le modifiche apportate nel passaggio del testo in Parlamento. 

L'attenzione è concentrata soprattutto sulle novità riguardanti il superbonus 110, il cui raggio di azione viene ampliato dal decreto Semplificazioni anche agli interventi volti per eliminare le barriere architettoniche.

Con il dl 77 si punta a rendere il superbonus meno rigido: la Comunicazione di Inizio Lavori (CILA) rappresenterà l’unica comunicazione necessaria anche in caso di interventi di tipo strutturale di edifici e prospetti.

Sul fronte della transizione ecologica, il decreto prevede semplificazioni volte ad aumentare la quota di energia rinnovabile, sviluppare un trasporto locale più sostenibile e rivedere le norme sull'end of waste.

Cosa c’è nel decreto Semplificazioni per fotovoltaico, idroelettrico, eolico e biometano

Semplificazioni in arrivo anche per gli investimenti nel Mezzogiorno, con radar puntato in particolare su procedure sulle Zone economiche speciali (ZES) e le aree interne. Inoltre la norma “blinda” la quota minima del 40% degli investimenti del Pnrr al Sud. 

Per saperne di più: consulta il dossier sul decreto 77-2021: volume I e volume II

Il testo del decreto 77-2021 in Gazzetta ufficiale