Via libera della plenaria al potenziamento del bilancio UE 2022
Gli eurodeputati hanno approvato la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 2/2022 che iscrive nel budget di quest'anno l'eccedenza dell'esercizio 2021, pari a oltre 3,2 miliardi. Ulteriori risorse, per 400 milioni di euro, sono state previste dalla Commissione europea per il finanziamento dei costi di accoglienza delle persone in fuga dall'Ucraina.
Fondi europei 2014-20 e React EU per accoglienza rifugiati da Ucraina
La risoluzione adottata il 13 settembre dalla plenaria, con 565 voti a favore, 15 contrari e 24 astenuti, permette di iscrivere nel bilancio europeo 2022 risorse per 3 miliardi e 227,1 milioni di euro, imputabili per lo più alle entrate in eccesso - 2 miliardi e 574,8 milioni collegati a dazi doganali superiori al previsto - e per i restanti 652,3 milioni a una sottoesecuzione delle spese.
I 400 milioni per l'accoglienza dei rifugiati dall'Ucraina, già approvati a giugno, sono invece veicolati attraverso il Fondo Asilo, migrazione e integrazione (FAMI) e lo Strumento per la gestione delle frontiere e i visti (Border Management and Visa Instrument – BMVI).
Quanto vale il bilancio UE 2022?
La proposta di bilancio UE 2022 presentata dalla Commissione a giugno 2021 prevedeva impegni (cioè i finanziamenti che possono essere stabiliti nei contratti in un determinato anno) per 167,8 miliardi di euro e pagamenti (cioè gli importi effettivamente erogati) per 169,4 miliardi di euro, da integrare con sovvenzioni per un totale di circa 143,5 miliardi nel quadro di Next Generation EU.
La posizione del Consiglio ha ridotto gli impegni per il 2022 a 167,7 miliardi e ritoccato al rialzo i pagamenti a 170 miliardi.
Con la risoluzione adottata dalla plenaria il 20 ottobre dello scorso anno, il Parlamento ha alzato l'asticella sia rispetto alla proposta della Commissione, che alla posizione del Consiglio: gli eurodeputati hanno chiesto infatti stanziamenti in impegni per 171,8 miliardi di euro e pagamenti per 172,5 miliardi di euro, sollecitando risorse aggiuntive anzitutto per Horizon Europe, il Meccanismo per collegare l'Europa, il programma LIFE, il programma Erasmus+ e per l'attuazione del Sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili. Gli eurodeputati hanno inoltre chiesto aumenti per gli aiuti umanitari e per il Fondo asilo, migrazione e integrazione (FAMI), soprattutto alla luce della situazione in Afghanistan.
Da qui è partito, come da prassi, il periodo di conciliazione di tre settimane, che il 15 novembre 2021 si è chiuso con un accordo: un bilancio UE 2022 da 169,5 miliardi per gli impegni e 170,6 miliardi per i pagamenti.
Nello specifico, l'accordo raggiunto riconosce:
- 49,7 miliardi in impegni per sostenere la ripresa attraverso investimenti nella coesione economica, sociale e territoriale;
- 53,1 miliardi per la Politica agricola comune (PAC) e 971,9 milioni per il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA);
- 12,2 miliardi per il programma quadro per la ricerca e l'innovazione Horizon Europe e 613,5 milioni per il Single Market Programme, il programma per il mercato unico;
- 839,7 milioni per il nuovo programma dedicato alla salute e al settore sanitario EU4Health;
- 1,2 miliardi per la transizione climatica attraverso il Just Transition Fund e 755,5 milioni per il programma LIFE per ambiente e clima;
- 2,8 miliardi per il Connecting Europe Facility, il Meccanismo per collegare l'Europa attraverso infrastrutture in materia di energia, digitale e trasporti;
- 3,4 miliardi per il programma di mobilità Erasmus+ e 406 milioni per il sostegno ai settori culturale e creativo attraverso Creative Europe;
- 1,1 miliardi per il Fondo asilo, migrazione e integrazione (FAMI) e 809,3 milioni per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere, che comprendono 25 milioni per la protezione delle frontiere con la Bielorussia;
- 227,1 milioni per il Fondo di sicurezza interna e 945,7 mililioni per il Fondo europeo per la difesa;
- 15,2 miliardi per la cooperazione internazionale e allo sviluppo, in particolare attraverso il Neighbourhood, Development and International Cooperation Instrument (NDICI) e il programma per gli aiuti umanitari.
Dopo il via libera dei 27 e della plenaria all'accordo, il 24 novembre il bilancio UE è stato firmato dall'allora presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. In occasione del voto sul bilancio UE per il 2022 le istituzioni europee hanno approvato anche le proposte di modifica al bilancio 2021 che erano state presentate dalla Commissione a inizio anno con l'obiettivo di aumentare gli aiuti umanitari per i rifugiati siriani in Turchia e nella regione e di accelerare le vaccinazioni globali fornendo ulteriori 200 milioni di dosi per i paesi a basso reddito attraverso il programma COVAX.
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3,2 miliardi in più per il bilancio europeo 2022
Il 13 settembre la plenaria del PE ha confermato la posizione del Consiglio sul bilancio rettificativo n. 2/2022, proposto dalla Commissione UE il 12 aprile scorso per iscrivere in bilancio l'eccedenza 2021, pari a oltre 3,2 miliardi. Oltre ad approvare il testo, che ora approderà in Gazzetta ufficiale europea, il Parlamento UE ha ribadito la necessità di attivare tutti gli strumenti di bilancio disponibili dell'Unione, compresa l'eccedenza, per continuare a fornire il massimo sostegno economico e finanziario possibile all'Ucraina e ai paesi in prima linea e per rafforzare ulteriormente le capacità di solidarietà dell'Unione per far fronte alle conseguenze sociali, energetiche, agricole ed economiche per l'Unione e i suoi cittadini della guerra.
A tal fine la Commissione europea ha presentato già il 22 aprile scorso un ulteriore progetto di bilancio rettificativo, il n. 3/2022, per il finanziamento dei costi di accoglienza delle persone in fuga dall'Ucraina.
400 milioni per accoglienza rifugiati Ucraina
Il bilancio rettificativo n. 3/2022, approvato dalla plenaria il 23 giugno 2022, confermando la posizione del Consiglio, prevede infatti un incremento di 99,8 milioni di euro in impegni e di 176 milioni di euro in pagamenti per sostenere, attraverso i fondi europei del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (FAMI) e dello Strumento per la gestione delle frontiere e i visti (Border Management and Visa Instrument – BMVI), l'accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.
Queste risorse aggiuntive a titolo del FAMI e del BMVI andranno a sommarsi all'utilizzo di fondi già previsti dal bilancio UE 2022 che possono essere redistribuiti e destinati alla gestione delle frontiere e alla prima accoglienza dei rifugiati ucraini. Complessivamente questa ulteriore modifica al bilancio europeo, permetterà di mobilitare 400 milioni di euro.
I finanziamenti del FAMI serviranno a garantire che le persone in fuga dall'Ucraina possano beneficiare di un'adeguata prima accoglienza, di cibo, alloggio, servizi igienico-sanitari, vestiti e medicinali. I fondi europei serviranno inoltre a fornire servizi di assistenza legale, traduzione, psico-sociali, per rintracciare i familiari, oltre a quelli relativi alla loro registrazione in uno degli Stati membri. Le risorse del BMVI, invece, saranno utilizzate per agevolare l'applicazione delle procedure alle frontiere esterne o in prossimità delle stesse (identificazione, rilevamento delle impronte digitali, registrazione, controlli di sicurezza, screening medico e della vulnerabilità dei cittadini di paesi terzi), nonché per esigenze di accoglienza immediate durante lo svolgimento di queste procedure.
Per approfondire: Emergenza Ucraina, iniziative e fondi per l'accoglienza dei profughi
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