Aiuti di Stato: UE, ok ai risarcimenti per operatori commerciali del trasporto ferroviario

Aiuti di stato: sostegno treni commercialiLa Commissione europea ha approvato una misura italiana a sostegno sia del settore del trasporto ferroviario di merci che del settore del trasporto ferroviario commerciale di passeggeri, messa in atto nel contesto della pandemia di coronavirus. Secondo Bruxelles, le misure rispettano le norme del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato.

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Arriva una nuova decisione nell'ambito del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato: la Commissione europea ha infatti approvato lo schema di aiuto nazionale, per la cifra complessiva di 270 milioni di euro, a sostegno degli operatori del trasporto ferroviario di merci e degli operatori commerciali del trasporto ferroviario di passeggeri colpiti dalle misure anti-Covid. 

Questa nuova decisione fa seguito al via libera al regime italiano, per la cifra complessiva di 511 milioni di euro, concessi per indennizzare i fornitori di servizi commerciali di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga percorrenza per i danni subiti tra l'8 marzo e il 30 giugno 2020 a causa della pandemia di Covid-19 e delle misure restrittive attuate per limitare la diffusione del contagio.

"Anche nel contesto della pandemia di coronavirus è importante mantenere la competitività degli operatori del trasporto ferroviario di merci e degli operatori commerciali del trasporto ferroviario di passeggeri rispetto alle altre modalità di trasporto, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo. Continuiamo a collaborare con tutti gli Stati membri per garantire che le misure di sostegno nazionali possano essere attuate nel modo più rapido ed efficace possibile, in linea con le norme dell'UE", ha detto la commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager

L'impatto delle restrizioni Covid-19 sul trasporto ferroviario

Nel periodo compreso tra l'8 marzo e il 30 giugno 2020, il Governo italiano ha attuato una serie di misure volte a limitare la diffusione del coronavirus, tra cui, fino al 3 giugno 2020, un divieto generale di spostamento tra le regioni. Altre restrizioni sono rimaste in vigore anche nel mese di giugno, in particolare un sistema obbligatorio di prenotazione a posti alternati che ha ridotto del 50% i posti disponibili. Tali restrizioni obbligatorie hanno gravemente colpito i fornitori di servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga percorrenza.

Nel periodo marzo-giugno 2020, il numero di passeggeri è diminuito di una percentuale che in alcuni casi ha raggiunto il 100% rispetto al 2019, con un conseguente calo significativo delle entrate per i fornitori di servizi di trasporto ferroviario di passeggeri. Inoltre, gli operatori dei trasporti hanno continuato a sostenere diversi costi, in particolare le spese supplementari per rafforzare le misure sanitarie e igieniche, che hanno provocato gravi problemi di liquidità che rischiano di far uscire gli operatori dei trasporti dal mercato.

Aiuti di stato: via libera ai risarcimenti per i treni merci e passeggeri

Considerato questo quadro generale, l'Italia ha notificato un regime di aiuto di 270 milioni, che consente di esentare gli operatori del trasporto ferroviario di merci e gli operatori commerciali del trasporto ferroviario di passeggeri da una parte dei costi relativi ai canoni di accesso alle linee ferroviarie - vale a dire le quote che le imprese ferroviarie devono versare per l'utilizzo della rete ferroviaria - nel periodo dal 10 marzo al 31 dicembre 2020.

Questo schema nazionale supporta gli operatori ferroviari, affinché possano far fronte alla difficile situazione causata dall'emergenza Covid-19, evitando di cedere quote di mercato agli operatori stradali e conservando i benefici del trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia conseguito prima della pandemia.

La Commissione ha ritenuto che la misura fosse:

  • da un lato vantaggiosa per l'ambiente e la mobilità, poiché favorisce il trasporto ferroviario, meno inquinante del trasporto su strada, riducendo nel contempo la congestione stradale;
  • dall'altro proporzionata e necessaria per conseguire l'obiettivo perseguito, vale a dire sostenere il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia, senza provocare indebite distorsioni della concorrenza.

Infine, la riduzione dei canoni di accesso all'infrastruttura è in linea con il regolamento (UE) n. 2020/1429, che permette agli Stati membri di autorizzare temporaneamente la riduzione, l'esenzione o il differimento dei canoni di accesso all'infrastruttura ferroviaria al di sotto dei costi diretti.

Quindi, la Commissione ha riscontrato che il regime italiano soddisfa le condizioni stabilite nel Temporary framework. In particolare, il regime è ritenuto conforme alle linee guida della Commissione del 2008 sugli aiuti di Stato alle imprese ferroviarie.

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