Decreto Ristori: partite IVA e professionisti, rinvio delle tasse e contributi per ripartire
Contributi a fondo perduto a wedding planner, fotoreporter e agenti del commercio, insieme al rinvio delle tasse per i professionisti che hanno registrato un calo rilevante del fatturato. Ecco cosa prevede la legge n. 176-2020 di conversione del decreto Ristori (dl 137-2020) per sostenere le attività economiche colpite dalla crisi Covid-19.
Decreto Ristori e decreto Natale: cosa prevedono
La legge n. 176-2020 ingloba i quattro decreti emanati dal Governo in autunno - Ristori Uno (dl 137-2020), Ristori bis (dl 149-2020), Ristori ter (dl 154-2020) e Ristori quater (dl 157-2020) - con cui il Governo ha progressivamente ampliato la platea dei beneficiari dei contributi a fondo perduto destinati alle categorie più colpite dalle restrizioni imposte per frenare l'aumento dei contagi.
Ristori e partite IVA: chi può accedere ai contributi a fondo perduto?
Nell'allegato 1 del dl Ristori sono inclusi una serie di codici Ateco che interessano direttamente i lavoratori autonomi e le partite IVA, tra cui: fotoreporter, guide turistiche e alpine, wedding planner, traduttori e interpreti. A questi si aggiungono anche i codici Ateco presenti nell'allegato 2 e nell'allegato 4, con altri beneficiari, fra cui: operatori olistici, tatuatori, ambulanti, agenti e rappresentanti del commercio.
Per accedere ai contributi bisogna rispettare due condizioni: l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 deve essere inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019; la partita IVA deve essere aperta prima del 25 ottobre 2020.
Tuttavia non è previsto nessun vincolo di fatturato per coloro che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.
Decreto ristori: fino al 15 gennaio 2021 si possono richiedere i contributi a fondo perduto
Dl Ristori: rinvio delle tasse per i professionisti
Con il decreto Ristori è stato prorogato dal 30 novembre al 10 dicembre il termine per il versamento del secondo acconto o unica rata dell'acconto delle imposte sui redditi e dell'IRAP.
La proroga è estesa al 30 aprile per i soggetti con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Legge n. 176-2020, Gazzetta ufficiale n. 319 del 24 dicembre 2020 - Supplemento Ordinario n. 43