Coronavirus: congedo parentale, bonus baby sitter, legge 104. Misure per le famiglie in vigore

Coronavirus: aiuti per le famiglieDal congedo parentale al voucher baby sitter da 600 euro: il decreto Cura Italia, ufficialmente convertito in legge dopo l'ok alla Camera, assicura un ventaglio di provvedimenti straordinari per aiutare le famiglie italiane nel pieno dell'emergenza coronavirus.

Coronavirus: dal fisco al lavoro, il testo del decreto Cura Italia

Stop ai mutui casa per chi è in difficoltà, congedi straordinari per i genitori o voucher per babysitter, e ancora fondi per l'istruzione a distanza. Sono queste alcune delle misure per contrastare le conseguenze sociali ed economiche della diffusione in Italia del coronavirus, parte di quella che è stata definita come una vera e propria manovra, approvato in via definitiva dalla Camera, da 25 miliardi di euro.

Introdotti in sede di conversione l'accesso alla Carta Famiglia per chi ha almeno tre figli su tutto il territorio nazionale e la sospensione semestrale dei pignoramenti sulla prima casa.

Manovra: novita' sul pacchetto famiglia e misure per disabilita'

Stop ai mutui casa 

Sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche agli autonomi, senza necessità di presentare l'Isee. Il sostegno alla liquidità prevede l'uso di strumenti come il Fondo Gasparrini, attualmente riservato alle famiglie in difficoltà per la perdita del lavoro, morte o non autosufficienza anche a lavoratori autonomi o liberi professionisti che presentano autocertificazione di un calo di oltre un terzo del fatturato per l'emergenza. Previsto anche un fondo a garanzia di 500 milioni di euro e altre forme di garanzia pubblica che estendono finanziamenti.  

> Come richiedere la sospensione del mutuo prima casa

Carta famiglia estesa a tutti

Il portale per il rilascio www.cartafamiglia.gov.it è online dal 18 marzo. Ma, a causa dell’emergenza Covid-19 in corso, dal 31 marzo lo strumento pensato solo per le famiglie numerose (con almeno tre figli) è stato esteso a tutti i nuclei familiari con figli conviventi minori di 26 anni, anche adottivi.

Sul sito al momento sono solo 196 i negozi che hanno aderito all’iniziativa, offrendo sconti maggiori di quelli solitamente praticati sul mercato. Non si trovano grandi catene o marchi, ma ci sono molte farmacie, negozi di articoli per bambini e attività locali.

Congedo parentale

Si tratta di un congedo straordinario che consente a uno dei genitori lavoratori di restare con i figli minori di 12 anni, rimasti a casa dopo la decisione di chiudere le scuole fino a aprile, prorogata successivamente. 

L'indennità sarà di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà non contemporaneamente, e sarà pari al 50% della retribuzione. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni. È riconosciuto anche se il lavoro viene svolto in modalità smart.

Nel caso di famiglie monogenitoriali, all’unico genitore viene comunque riconosciuto un periodo di congedo parentale di 15 giorni.

Voucher baby sitter

L'alternativa al congedo è la fruizione di un buono pari a 600 euro al mese per pagare la baby sitter, regolarmente assunte, con la formula del libretto famiglia. A poterlo chiedere sono i genitori di bambini con meno di 12 anni, rimasti a casa per la chiusura delle scuole, nel caso in cui siano entrambi lavoratori. Non sono previste soglie di reddito e si può fare richiesta anche in caso di smart working.

La cifra del buono, inoltre, potrà arrivare fino a 1.000 euro nel caso di famiglie monogenitoriali in cui l’unico genitore appartiene alle categorie del personale sanitario e tecnico, ovvero dei ricercatori presso centri e istituti di ricerca impegnati a contrastare il diffondersi del Covid-19. Il gesto, come spiega la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, rappresenta un segno di gratitudine per il grande lavoro svolto in questa straordinaria situazione di emergenza. 

Per il 2020, il decreto Cura Italia prevede due cifre considerevoli: una riserva economica pari a massimo 1.261,1 milioni di euro da dedicare alla misura per i nuclei familiari comuni; mentre una dotazione di 30 milioni di euro per i nuclei che includono personale coinvolto nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

Per approfondire: misure per le famiglie, INPS, come presentare domanda

Aiuti per anziani e disabili

Il voucher baby sitter potrà essere affiancato da un voucher caregiver del valore di 500 euro, per le badanti che assistono anziani non autosufficienti, ma solo se queste persone di giorno erano assistite da strutture pubbliche che proprio a causa dell’emergenza sanitaria sono state momentaneamente chiuse. 

Inoltre, il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico sono stati sospesi fino al 31 maggio 2020. Le operazioni dovranno poi essere effettuate entro il 10 giugno 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi. 

A chi assiste persone disabili potrà chiedere fino a 24 giorni in più di permesso nei prossimi due mesi. I permessi previsti dalla legge 104 potranno essere aumentati da 3 a 12 giorni sia nel mese di marzo che nel mese di aprile.

Lavoro agile per la PA

Nel pacchetto del decreto, sono presenti anche ulteriori provvedimenti per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione, che consentiranno ad esempio ai dirigenti scolastici di organizzare le attività da remoto e lasciare le scuole aperte solo per le attività “indifferibili”. Fino alla ripresa delle lezioni sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici. La presenza del personale ATA (Ausiliario, tecnico, amministrativo), sarà prevista solo nei casi di stretta necessità, che saranno individuati dai dirigenti scolastici stessi.

Data l'urgente necessità di alleggerire i carichi amministrativi di enti ed organismi pubblici nell’attuale contesto di emergenza sanitaria, il decreto Cura Italia prevede, inter alia, il differimento del termine previsto per l’adozione dei rendiconti o dei bilanci d’esercizio relativi all’esercizio finanziario 2019, ordinariamente fissato al 30 aprile 2020. Quindi, secondo questo principio: 

  • entro il 15 maggio 2020, le scuole devono predisporre il conto consuntivo e la relazione illustrativa da sottoporre all’esame dei revisori dei conti;
  • entro il 15 giugno 2020, i revisori dei conti esprimeranno il parere di regolarità amministrativo contabile sul conto consuntivo con apposita relazione;
  • entro il 30 giugno 2020, le scuole provvederanno all’approvazione del conto consuntivo.

Inoltre, sono sospese le visite dei revisori presso le istituzioni scolastiche, in quanto non si individuano attività indifferibili da rendere in presenza; le verifiche ed i controlli di competenza dei revisori, la trasmissione e la ricezione della relativa documentazione dovrà avvenire mediante l'uso di strumenti informatici; la pianificazione delle visite annuali dovrà essere riprogrammata.

Continuerà ad essere operativo il servizio Help Desk Amministrativo Contabile (HDAC), il canale ufficiale di assistenza, consulenza e comunicazione fra l’amministrazione e le istituzioni scolastiche su tematiche amministrativo contabili. 

Nello specifico, al fine di potenziare la comunicazione continuativa e reciproca tra gli uffici ministeriali e le istituzioni scolastiche, è stata attivata all’interno del servizio di helpdesk un’apposita sezione dedicata alla gestione dell’"emergenza Covid-19". Nell’ambito di questa area, a partire da oggi, i dirigenti scolastici, i direttori dei servizi generali ed amministrativi e il personale amministrativo abilitato su tutto il territorio nazionale potranno formulare richieste di chiarimento o di supporto.

Fondi per didattica a distanza

Proprio in attuazione del decreto Cura Italia, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato il decreto ministeriale per distribuire alle scuole 85 milioni euro per il potenziamento della didattica a distanza. La somma messa a disposizione dal Governo per l’anno 2020 sarà destinata a:

  • consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione (10 milioni di euro);
  • mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme sopracitate, nonché per la necessaria connettività di rete (70 milioni di euro);
  • formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza. A tal fine, può essere utilizzato anche il Fondo per l’innovazione digitale e la didattica laboratoriale (5 milioni di euro).

Nello specifico, i 70 milioni per gli studenti con difficoltà economiche saranno distribuiti fra le scuole tenendo conto del numero totale di alunni dell’istituto (per il 30% del totale dell’importo), ma anche dell’indicatore Ocse Escs (per il 70% del totale dell’importo), che consente di individuare le aree dove ci sono famiglie più bisognose e dove sono meno diffuse le dotazioni digitali.

Il provvedimento firmato stabilisce anche:

  • le modalità per ripartire fra le scuole i mille assistenti tecnici informatici previsti dal decreto Cura Italia che potranno dare supporto ai docenti per la didattica a distanza. Saranno assegnati alle istituzioni scolastiche del primo ciclo, dove oggi queste figure non esistono
  • l'incremento del Fondo per le emergenze educative del Ministero di 2 milioni di euro, anche questi utilizzabili per le esigenze delle scuole per fronteggiare l’emergenza Coronavirus sul piano della didattica.

In arrivo, inoltre, per le scuole 8,2 milioni di euro per potenziare la didattica a distanza, attraverso la figura dell’animatore digitale. Questa nuova figura professionale, strategica per la diffusione dell’innovazione a scuola, introdotta nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale, potrà promuovere tra i colleghi la conoscenza di nuove metodologie didattiche, sperimentare insieme agli altri insegnanti forme di insegnamento a distanza e coinvolgere l'intera comunità scolastica.

Ogni scuola riceverà un contributo di mille euro che potrà essere utilizzato per la formazione dei docenti, anche online, su modalità didattiche innovative. 

“Questo stanziamento è un contributo che si aggiunge agli 85 milioni previsti nel decreto-legge approvato di recente dal Governo per il potenziamento della didattica distanza e del digitale. Tutti gli sforzi che stiamo facendo oggi, anche grazie al grande senso di responsabilità della scuola, li raccoglieremo alla fine di questa emergenza: dobbiamo trasformare questa fase critica in una opportunità per migliorare ancora il nostro sistema di istruzione”, ha affermato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Sottoscritto dalla ministra Azzolina anche il provvedimento che garantirà altri 43,5 milioni di euro per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici. Si usufruirà di queste risorse nel momento in cui verranno riaperte le scuole, data ancora da definirsi in base all'andamento dell'emergenza sanitaria. 

Per gli affidamenti il cui valore sia inferiore a 40mila euro, le istituzioni scolastiche potranno procedere agli acquisti tramite affidamento diretto, anche senza previa consultazione di due o più operatori economici. La dotazione economica erogata potrà essere utilizzata per acquistare materiali per le pulizie, ma anche saponi e gel igienizzanti.

“Questi fondi vanno incontro alle richieste che ci stanno pervenendo dalle scuole e dalle famiglie. Stiamo ascoltando tutti. E la nostra task force è al lavoro ogni giorno per rispondere a piccole e grandi esigenze che emergono dagli istituti di tutta Italia”, ha affermato la ministra Azzolina.

Coronavirus: i contributi delle Regioni per famiglie e imprese