UE: meno burocrazia per le microimprese
- totale dello stato patrimoniale di 500 mila euro;
- importo netto del volume di affari di 1 milione di euro;
- numero dei dipendenti occupati in media durante l'esercizio uguale a 10.
La Commissione ha stimato che ogni impresa spende in media 1.558 euro per rispettare gli obblighi in materia di informativa finanziaria imposti dalle direttive contabili e che in assenza di obblighi di legge spenderebbe comunque circa il 25% di detta somma per soddisfare esigenze in materia di informazione dei dirigenti e dei terzi. Pertanto il restante 75%, ossia 1.169 euro, rappresenta una stima dell'onere generato dagli obblighi contabili a carico dalle imprese. Se tutti gli Stati membri esentassero le microimprese senza imporre obblighi aggiuntivi, la stima dei potenziali risparmi consentiti dalla proposta sarebbe pari a 6,3 miliardi di euro.
La proposta di esonerare le microentità dalla compilazione dei conti annuali dovrebbe tuttavia essere concordata dagli Stati membri dell’UE e dal momento che il numero di imprese elegibili all’esenzione varierà molto da uno Stato all’altro i governi dovrebbero tenere conto del differente impatto che la misura potrebbe avere a livello nazionale.
Inoltre, per evitare il rischio che l’esenzione ostacoli l’organizzazione interna e riduca la trasparenza e l’accesso alle informazioni, la Commissione ha chiarito che le microimprese dovrebbero essere comunque soggette all’obbligo di registrazione delle proprie transazioni e della situazione finanziaria in generale, garantendo l'informazione delle parti in causa, ma attraverso obblighi adeguati alle reali necessità di gestione.