PON Cultura, MIC a caccia di proposte
Gli istituti centrali e periferici del Ministero della Cultura hanno tempo fino al 10 marzo per presentare delle proposte progettuali da finanziare nell’ambito del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020. Da questa procedura discenderanno le nuove gare per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
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Con la circolare n. 6 del 24 febbraio 2023, il Ministero della Cultura ha avviato la procedura di selezione di specifici interventi da finanziare e realizzare nel quadro del Programma Operativo Nazionale “Cultura e Sviluppo” FESR 2014-2020.
Il PON Cultura e Sviluppo, dotato di risorse per complessivi 490,9 milioni di euro, si rivolge alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e punta alla valorizzazione del territorio attraverso progetti di conservazione del patrimonio culturale, potenziamento del sistema dei servizi turistici e sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore.
PON Cultura, la selezione dei progetti e le future gare
In linea generale, la circolare n. 6/2023 si basa su quanto disposto dall’art.65 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 che consente alle Autorità nazionali dei programmi operativi FESR ed FSE di ammettere spese relative a operazioni non portate materialmente a termine o completamente attuate.
Il MIC è alla ricerca di tutte le strutture localizzate nelle Regioni interessate dal Programma, in uno degli Attrattori di rilevanza strategica a titolarità statale.
La procedura di selezione è rivolta a tutti i beneficiari dell’Asse 1 del PON Cultura e Sviluppo che abbiano progetti infrastrutturali e/o di valorizzazione in corso di esecuzione. Nello specifico, "le lavorazioni non devono risultare tutte ultimate ovvero i servizi e le forniture non devono risultare completamente attuati". Inoltre, "non deve essere stato emesso il certificato di ultimazione lavori ovvero di ultimazione del servizio/fornitura".
Tre le caratteristiche fondamentali che gli interventi devono rispettare:
- valore complessivo del progetto ammissibile al sostegno del FESR deve essere inferiore o uguale a 10 milioni di euro (il massimale è innalzato a 20 milioni nel caso delle infrastrutture considerate patrimonio culturale ex. Art. 1 convenzione Unesco);
- le spese devono essere sostenute (pagate e quietanzate) entro il termine ultimo del 31 dicembre 2023;
- l’iter tecnico-amministrativo-contabile deve essere conforme alla normativa comunitaria e nazionale in materia di contratti pubblici per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture, nonché al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e s.m.i. e, in generale, alle norme interessate dal procedimento.
Tutti gli investimenti proposti dagli istituti centrali e periferici del MIC dovranno essere orientati alla realizzazione di interventi strategici, in grado di migliorare le condizioni e gli standard dell'offerta e della fruizione del patrimonio culturale, rafforzando la capacità di attrazione dei luoghi della cultura, coerentemente con gli obiettivi del Programma.
Le proposte possono essere presentate entro il 10 marzo 2023, secondo il “modello di scheda per la presentazione del progetto da candidare” da inviare compilato via posta elettronica all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Sulla base delle proposte presentate verranno selezionati gli interventi che saranno in futuro oggetto di gare e avvisi pubblici di prossima pubblicazione.
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Foto di salvatore galle da Pixabay