PNRR, il punto sulla riforma degli ITS Academy

Foto di ThisIsEngineering da PexelsÈ attiva da oggi, 24 novembre, la nuova piattaforma digitale nazionale 'ITS Pop Days 365' per promuovere e diffondere il sistema ITS Academy, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) come condizionalità per l’investimento da 1,5 miliardi di euro. Ecco una panoramica sul nuovo strumento digitale e il punto sull'iter di attuazione della riforma degli Istituti tecnologici superiori.

Cosa è previsto nel Recovery Plan per gli ITS

Realizzato da Umana, Confindustria e Indire, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del merito, ITS Pop Days 365 è il nuovo spazio virtuale permanente degli ITS Italiani che mette a disposizione di studenti, famiglie e operatori del settore una mappa digitale per conoscere le opportunità formative degli ITS Academy, la loro storia e le loro eccellenze.

La piattaforma innovativa utile all'orientamento si inserisce nel più ampio contesto della riforma degli Istituti Tecnici Superiori, adottata con la legge n. 99-2022, in vigore dal 27 luglio 2022. Questa normativa rappresenta uno dei punti qualificanti del PNRR per l’Istruzione, un’azione strategica per rendere la formazione terziaria professionalizzante più attrattiva per i giovani e per arricchire l’offerta anche in risposta alle esigenze del mondo del lavoro. 

L'obiettivo della riforma è colmare un gap del nostro Paese, rispetto ai partner europei come Germania e Francia, rafforzando parallelamente la capacità di innovazione promossa dal Piano nazionale Industria 4.0. Di seguito una panoramica completa sulla definizione di ITS, sui punti salienti della riforma, sulle risorse a disposizione degli Istituti. 

La riforma ITS e gli ITS Academy

ITS Academy, dal riparto dei fondi alle istruzioni operative

Il primo passo verso l'operatività della riforma si è compiuto il 26 agosto dello scorso anno con la firma da parte dell'ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi del decreto di riparto di 48,3 milioni di euro riservati agli ITS per l’anno formativo 2022/2023. 

Successivamente, il confronto avvenuto in data 17 novembre 2022 fra il Ministero e la Conferenza delle Regioni ha portato all'accordo sullo sblocco di parte delle risorse a disposizione per gli ITS Academy, concretizzatosi però solo il 29 novembre scorso con l'adozione dal parte dell'attuale ministro Giuseppe Valditara del decreto di riparto di 500 milioni di euro destinati al potenziamento dei laboratori degli Istituti Tecnici Superiori. 

Nel dettaglio, sono stati destinati 450 milioni agli Istituti esistenti, dei quali il 60% agli ITS del Centro-Nord e il 40% agli ITS del Sud, ripartiti per il 60% in base al criterio del numero di iscritti e per il restante 40% in quota fissa. I rimanenti 50 milioni sono accantonati per le nuove Fondazioni che a partire dal 2022 abbiano dato il via ad almeno un percorso formativo. Le eventuali risorse non utilizzate saranno redistribuite fra tutte le Fondazioni ITS Academy.

Si è aggiunto poi un tassello, in data 29 marzo 2023, con la pubblicazione da parte del dicastero delle istruzioni operative per la messa a terra degli interventi di potenziamento dei laboratori degli ITS Academy, con le risorse previste dal PNRR. Il vademecum era accompagnato da una 'Guida alla presentazione dei progetti sulla piattaforma' e dalle 'Indicazioni per la generazione del CUP'. 

PNRR, i primi tre decreti attuativi della riforma ITS 

In data 11 maggio 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome hanno raggiunto l’intesa sui primi tre decreti attuativi della legge 99-2022 sul sistema terziario dell’Istruzione tecnica superiore. 

Più in dettaglio, con il primo decreto si definiscono composizione e funzionamento della commissione per la valutazione delle prove di verifica finale del percorso ITS. Una novità rispetto a quanto attualmente previsto è che la valutazione dell’allievo non sarà esclusivamente basata sulla prova finale: una parte del punteggio sarà attribuita in base alla valutazione dell’intero percorso di studi biennale o triennale. Il decreto contiene anche norme dedicate ad allievi con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento. Le regole contenute nel decreto si applicheranno solo agli iscritti al primo anno dei percorsi ITS a partire dall’anno formativo 2023/24.

Il secondo decreto disciplina il funzionamento del comitato nazionale ITS Academy, che rappresenta l’organo di consulenza del Ministero per lo sviluppo del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. Nel provvedimento vengono individuate le amministrazioni che compongono il comitato e si prevede anche l'apertura a soggetti esterni.

Il terzo decreto fissa gli standard minimi dello Statuto delle Fondazioni ITS Academy. Tra le novità, l’innalzamento del patrimonio minimo che le Fondazioni dovranno avere, da 50mila a 100mila euro, elevabile ulteriormente in caso di ITS operanti su più aree tecnologiche. Con questo decreto viene inoltre valorizzato il ruolo della scuola e del dirigente scolastico: quest’ultimo, infatti, diventa componente di diritto del comitato tecnico scientifico.

Parallelamente all'approvazione dei tre provvedimenti, il ministro Giuseppe Valditara ha firmato un decreto di riparto di risorse per il potenziamento dei laboratori degli Istituti Tecnologici Superiori "ITS Academy" di nuova costituzione che abbiano attivato almeno un percorso formativo nell’anno 2022.

Si tratta dell’assegnazione di 27,6 milioni di euro per i laboratori di 14 Fondazioni ITS di nuova costituzione, che fa parte dell’investimento massimo di 50 milioni previsto dalle istruzioni operative approvate a marzo di quest'anno a favore delle "altre fondazioni ITS che abbiano attivato almeno un percorso formativo a partire dall’anno 2022 o successivamente, e comunque entro la data di adozione dell’ulteriore decreto di riparto, ai fini del rispetto di target e milestone del PNRR". 

ITS Academy: quarto decreto ministeriale su requisiti per il riconoscimento e l’accreditamento

Il 26 luglio 2023 è stata acquisita un'intesa in Conferenza Stato, Regioni e Province autonome in merito al quarto decreto ministeriale relativo alla riforma degli Istituti tecnologici superiori. Nello specifico, il provvedimento riguarda i requisiti e gli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento di ITS Academy, compresi i presupposti e le modalità per la sospensione e la revoca dell’accreditamento.

Le Regioni, nell'ambito dei rispettivi sistemi di accreditamento e programmazione, recepiscono i requisiti e gli standard minimi, stabilendo eventuali criteri aggiuntivi e definendo le procedure per il riconoscimento e l'accreditamento. Gli standard minimi generali per l'accreditamento riguardano i seguenti requisiti: solidità finanziaria ed organizzativa; onorabilità e affidabilità del soggetto giuridico; risorse infrastrutturali, logistiche e strumentali; risorse umane e professionali. 

Nuovo decreto attuativo su aree tecnologiche e figure professionali degli ITS Academy

A circa due mesi dall'adozione, è stato pubblicato il decreto ministeriale n. 230 del 20 ottobre 2023 con le disposizioni concernenti le aree tecnologiche, le figure professionali nazionali di riferimento degli ITS Academy e gli standard minimi delle competenze tecnologiche e tecnico-professionali.

Dalle attuali 6 aree tecnologiche considerate strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del Paese, risalenti al Dpcm del 2008, si passerà a 10, in modo da collegare il mondo dell'istruzione alle attuali evoluzioni dell’industria. Nel dettaglio le 10 nuove aree sono relative a: Energia, Mobilità sostenibile e logistica, Chimica e nuove tecnologie della vita, Sistema Agroalimentare, Sistema Casa e ambiente costruito, Meccatronica, Sistema Moda, Servizi alle imprese e agli enti senza fini di lucro, Tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo, Tecnologia dell’informazione, della comunicazione e dei dati. 

Ciascun ITS Academy si caratterizza per il riferimento a una specifica area tecnologica, a condizione che, nella medesima provincia, non siano già presenti Istituti operanti nella stessa area. Inoltre, gli ITS Academy possono fare riferimento anche a più di una delle aree tecnologiche, a condizione che nelle medesime aree non operino altri ITS situati nella stessa regione.

Un’altra novità del decreto, riguarda l'incremento del numero di figure nazionali di riferimento che passano dalle attuali 29 a 58, per intercettare i nuovi bisogni di competenza emergenti dalle richieste dal tessuto produttivo per le professionalità tecnico-professionali. Il decreto prevede un apposito allegato proprio per definire questi profili professionali, correlati a ciascuna delle aree tecnologiche e ai relativi ambiti. 

Possono accedere ai nuovi percorsi ITS Academy gli studenti in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado o di quello quadriennale Iefp unitamente al certificato di specializzazione tecnica superiore conseguito all’esito dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore della durata di almeno 800 ore. 

Il decreto apre inoltre alla possibilità di far partire percorsi formativi ibridi, i quali si caratterizzano per l’inserimento di alcune 'Unità Formative' atte a declinare e curvare le competenze dell’area tecnologica professionalizzante, il cui peso nel curricolo rientra in un intervallo compreso tra il 10 e il 25 per cento del monte orario complessivo del biennio formativo.

Al superamento delle prove di verifica finale delle competenze acquisite nei percorsi formativi ITS Academy potranno essere rilasciati il diploma di specializzazione per le tecnologie applicate, corrispondente al V livello EQF (European Qualification Framework), e il diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate, corrispondente al VI livello EQF. 

Con la pubblicazione del decreto ministeriale n. 230-2023, ai sensi di quanto previsto dalla riforma degli Istituti Tecnici Superiori e fatto salvo il completamento dei percorsi formativi già avviati, le nuove disposizioni si applicano a partire dall’anno formativo 2024-2025.

Nonostante sia stato aggiunto questo nuovo tassello al sistema degli ITS Academy, per rendere pienamente operativa la legge n. 99-2022 e rilanciare gli Istituti tecnologici superiori coerentemente con quanto previsto dal PNRR c'è ancora molta strada da fare. Al momento, infatti, mancano ancora all'appello diversi decreti attuattivi sui 19 complessivi necessari

700 milioni per le Fondazioni ITS Academy 

A seguito di un nuovo confronto tra il Ministero e la Conferenza delle Regioni, è stato siglato in data 30 maggio 2023 un decreto di riparto di 700 milioni di euro destinati a tutte le Fondazioni ITS Academy accreditate con almeno un percorso di formazione attivo. Fondi che saranno destinati a incrementare l’offerta didattica delle Fondazioni ITS Academy e a rafforzare la partecipazione delle aziende ai processi formativi.

In particolare, il riparto assegna fondi per l’adeguamento delle competenze 4.0, i settori di sviluppo strategici nelle aree tecnologiche, le attività di orientamento in entrata e in uscita, la concessione di borse di studio, il sostegno per lo svolgimento di stage e tirocini anche all’estero, la formazione dei docenti.

Con successivo decreto del Ministro Valditara potranno essere ripartite ulteriori risorse tra le Fondazioni ITS Academy accreditate di nuova costituzione che abbiano attivato almeno un percorso didattico e che non siano state inserite in questo riparto. 

Cosa sono e come cambieranno gli ITS?

Nati nel 2010 come strategia di sintesi delle politiche d'istruzione, formazione e lavoro con quelle industriali, gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono scuole di alta tecnologia, strettamente legate al sistema produttivo, per la preparazione di quadri intermedi specializzati necessari alle aziende per sfruttare il potenziale delle soluzioni di Impresa 4.0.

Nonostante il modello ITS sia vincente e registri dei dati positivi, nel complesso questo tipo di formazione post diploma sembra essere ancora poco attraente per i giovani. Per questo e per superare il mismatch fra domanda ed offerta di lavoro, il Recovery Plan gli riserva un finanziamento di 1,5 miliardi di euro dal 2022 al 2026.

In particolare, la prima componente della Missione 4 relativa al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), vede come obiettivo finale dell'investimento il conseguimento di un aumento degli attuali iscritti a percorsi ITS - 18.750 frequentanti e 5.250 diplomati all’anno - almeno del 100%.

È per raggiungere questa meta che nasce il provvedimento di riforma degli Istituti Tecnici Superiori. L’idea alla base del documento è quella di costituire un canale di formazione biennale post diploma, parallelo a quello universitario, che dovrebbe lavorare in sinergia con le imprese per sopperire alla mancanza di tecnici specializzati. 

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I punti salienti della riforma degli ITS

Con la legge 99-2022, gli ITS acquisiscono il nome di Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) ed entrano a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore.

Ai nuovi ITS è affidato il compito di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. Queste istituzioni avranno, inoltre, il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. 

Chi può iscriversi  

Possono iscriversi a questi percorsi di formazione giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore.  

Come cambia l'offerta formativa

L’offerta didattica sarà finalizzata alla formazione di elevate competenze nei settori strategici per lo sviluppo del Paese, coerentemente con l’offerta lavorativa dei rispettivi territori.

Ogni ITS Academy farà riferimento a una delle specifiche aree tecnologiche definite con decreto del ministro dell'Istruzione, di concerto con il ministro dello Sviluppo Economico, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il ministro dell'Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni.

L'aggiornamento delle aree tecnologiche viene condotto in base alle indicazioni strategiche dei finanziamenti nazionali ed europei che prevedono la destinazione di apposite quote alla formazione professionalizzante e alla creazione di competenze per le aree legate alla sostenibilità ambientale e alla digitalizzazione. Particolare attenzione è stata data quindi a quelle riguardanti: 

  • la transizione ecologica, compresi i trasporti, la mobilità e la logistica;
  • la transizione digitale;
  • le nuove tecnologie per il made in Italy, compreso l'alto artigianato artistico;
  • le nuove tecnologie della vita;
  • i servizi alle imprese e al no profit;
  • le tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo;
  • le tecnologie dell'informazione, della comunicazione e dei dati;
  • l'edilizia.

Gli ITS Academy potranno fare riferimento anche a più di un'area tecnologica tra quelle individuate con il decreto interministeriale, d'intesa con le regioni, a condizione che nelle stesse aree non operino altri Istituti situati nella medesima regione.

L’attività formativa sarà svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro. Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del monte orario, potranno essere svolti anche all’estero e saranno adeguatamente sostenuti da borse di studio.

percorsi formativi degli ITS Academy saranno strutturati in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework - EQF):

  • percorsi di quinto livello EQF, con durata di 4 semestri e almeno 1.800/2.000 ore di formazione, corrispondenti al quinto livello del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente;
  • percorsi di sesto livello EQF, con durata di 6 semestri e almeno 3.000 ore di formazione, corrispondenti al sesto livello del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente.

A conclusione dei percorsi, si consegue, previa verifica e valutazione finale, rispettivamente il diploma di tecnico superiore di primo e di secondo livello. Queste certificazioni costituiranno il titolo per la partecipazione ai concorsi pubblici.

Una nuova governance  

Per dare vita a un nuovo ITS in una provincia sono necessari:

  • almeno una scuola secondaria di secondo grado della stessa provincia con un’offerta formativa attinente;
  • una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una provincia diversa da quella sede della fondazione;
  • una o più imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occuperà l’ITS Academy;
  • un ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un Ente di ricerca. 

Inoltre, le istituzioni AFAM vengono equiparate alle università e non sarà più obbligatoria la presenza degli Enti locali. 

A proposito di nuovi Istituti, tra i principali interventi che modificano la vecchia disciplina relativa agli ITS c'è anche l'introduzione di un sistema di accreditamento iniziale e periodico degli ITS Academy, quale condizione per l'accesso al finanziamento pubblico e per l'abilitazione al rilascio dei diplomi.

L'accreditamento - per ottenere il quale sono indicati gli standard e i requisiti minimi da rispettare con un decreto ad hoc del Ministero dell'Istruzione - avrà una durata quinquennale. Se, per tre anni consecutivi una fondazione riceve, nell'ambito del sistema di monitoraggio e valutazione, un giudizio negativo riferito ad almeno il 50% dei corsi valutati in ciascuno degli anni del triennio precedente, l'accreditamento sarà revocato.

L'orientamento

La riforma definisce anche misure per fare conoscere queste realtà formative ai giovani e alle famiglie e per promuovere scambi di buone pratiche tra ITS Academy.

Sono previste campagne informative, attività di orientamento a partire dalla scuola secondaria di primo grado, anche con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nelle iscrizioni a questi percorsi. Vengono, inoltre, costituite "reti di coordinamento di settore e territoriali", per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse. 

Il testo della legge 99 -2022 nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del del 26 luglio 2022 

Fondo per l'istruzione e la formazione tecnica superiore

A proposito delle modalità di finanziamento del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, è stato istituito nello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione il Fondo per l’istruzione tecnologica superiore con una dotazione di 48.355.436 euro annui a decorrere dal 2022.

I finanziamenti provenienti dal Fondo vengono assegnati alle Regioni, che li ripartiscono tra i singoli istituti. Una quota del 5% è destinata alla realizzazione delle misure nazionali di sistema, tra le quali il monitoraggio e la valutazione. 

Gli ITS utilizzano le risorse per potenziare la propria offerta di competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per consolidare il proprio contributo di sistema allo sviluppo economico e produttivo e per offrire agli studenti una preparazione in linea con le richieste del mondo del lavoro e utile in particolare nei campi della transizione ecologica e digitale. Viene data ampia visibilità, su tutto il territorio nazionale, all’altissimo indice di occupabilità dei diplomati ITS, attraverso attività di orientamento e un maggiore coinvolgimento delle imprese e dei territori. 

ITS Academy, firmato il decreto di assegnazione di 48,3 milioni

In data 21 luglio 2023, il ministro dell’Istruzione e del Merito ha siglato il decreto riguardante l’assegnazione delle risorse del Fondo per l’istruzione tecnologica agli ITS Academy per l’anno formativo 2023/2024, per un importo di 48 milioni e 330.802,09 euro.

"Questo stanziamento è un nuovo passo nell’ottica di potenziare sempre più il sistema dell’istruzione tecnologica superiore e garantire una migliore attuazione della riforma degli ITS Academy e delle misure del PNRR", ha dichiarato il ministro Valditara.

Il Fondo, atteso dalle Fondazioni ITS e dalle Regioni, potrà essere utilizzato nel 2023 per finanziare i corsi e l’offerta formativa e anche per dotare gli ITS Academy di nuove sedi e per potenziare i laboratori e le infrastrutture tecnologicamente avanzate. L’assegnazione delle risorse verrà realizzata entro il prossimo 30 settembre, per consentire alle Regioni di procedere con le programmazioni dell’offerta formativa 2023/2024. 

ITS Pop Days 365, online la piattaforma innovativa per l'orientamento

La piattaforma ITS Pop Days 365 (www.itspopdays.it) rappresenta la versione rinnovata del progetto ITS Pop Day, nato nel 2021 in occasione della prima Fiera virtuale degli ITS e che in tre giorni ha coinvolto più di 16 mila giovani.

Nel 2023, quindi, si è deciso di rendere lo strumento permanente e di introdurre alcuni upgrade. Tra questi una nuova veste grafica, funzioni di ricerca aggiornate e, ancora, un Auditorium rinnovato per fare incontrare virtualmente famiglie e giovani con il mondo delle istituzioni, della formazione tecnica, delle imprese e del lavoro, creato per essere la sede di webinar con focus su formazione, occupazione, futuro delle nuove generazioni.

ITS Pop Day sarà attiva tutto l’anno e sempre aggiornabile dagli ITS aderenti – 127 in questo momento – consentendo ai futuri studenti e alle loro famiglie di scoprire attraverso informazioni, documenti, video e testimonianze tutti i nuovi corsi, gli open day, le agevolazioni e le scadenze per le iscrizioni.

"L’obiettivo di questa piattaforma innovativa è far conoscere ancora di più questi percorsi formativi straordinari", ha affermato Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana. L'importanza della sensibilizzazione dei cittadini sul tema viene confermata anche dall’ultimo monitoraggio dell’Indire, secondo cui gli ITS Academy si delineano come un percorso utile per il successivo inserimento lavorativo: l’86,5% dei diplomati ha infatti trovato lavoro a un anno dal diploma e di questi il 93,6% in un’area coerente con il percorso concluso.

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